venerdì, ottobre 25, 2013

Il mistero degli Angeli.

Il Signore darà ordine ai suoi angeli di proteggerti ovunque tu vada. Essi ti porteranno sulle loro mani e tu non inciamperai contro alcuna pietra. Camminerai su vipere e serpenti, metterai sotto i tuoi piedi leoni e draghi.” (Salmi, 91, 11-13)



Ricchi di mistero e magia, da sempre gli angeli sono presenti nelle nostre tradizioni e nella nostra vita. Alcuni li scorgono nelle azioni di un buon samaritano, altri li avvertono presenti nel momento del bisogno, ma per la religione sono i messaggeri della parola di Dio pronti a proteggere l'uomo.
Risplendono della luce divina, dell'aura dell'Uno. Ci aiutano a sopravvivere e ad incanalare la pace e l'energia.
Diverse sono le loro classificazioni, come l'interpretazione del loro potere.

In base alla tradizione cristiana, ripresa da quella ebraica, vengono organizzati in cori angelici, ovvero delle sfere contenenti al loro interno tre ordini. La Prima gerarchia pone i più potenti, i più vicini al Trono di Dio: Serafini, Cherubini e Ophanim. La Seconda: le Dominazioni (l'esercito dell'Apocalisse), le Potestà e le Virtù, custodi della conoscenza e osservatori degli uomini. Infine nella Terza i guardiani delle nazioni, i Principati, i famosi Arcangeli e i più comuni Angeli. Essendo prossimi all'essenza del Creatore i Serafini appaiono così splendenti e pervasi dalla luce da non risultare visibili agli occhi umani a differenza degli Ophanim che invece sono circondati da mille sfaccettature di colore.
Nella classica iconografia sono rappresentati con le ampie ali (non sempre candide), vesti dorate e l'aureola sacra sul capo, armati di spade o folgorati dalla luce divina. Ma molte altre correnti di pensiero ritengono che in realtà un angelo sia un'entità presente nella nostra anima attraverso i suoi doni, un'essenza capace di lasciare parti di se stessa dentro di noi. Per ravvivarci o permetterci di conoscere anche le ombre più nascoste dello spirito.
Insomma dei magnifici aiutanti dell'uomo.

Kimberly Marooney all'interno del suo libro “Sotto le ali degli angeli” racconta di aver avuto il primo contatto con queste creature durante la convalescenza per una lunga malattia e di essere riuscita a rinascere grazie alla loro forza, di aver imparato a controllare le emozioni e le energie per combattere e raggiungere la verità. Ispiratosi agli scritti di Ceanne DeRohan, rivisita la vecchia classificazione, proponendoci delle schede dei vari angeli, con nomi e caratteristiche. Al primo posto, i più importanti Arcangeli o detti anche Grandi Arcangeli con, oltre ai conosciuti Michele, Gabriele e Raffaele, anche Jophiel, Chamuel, Uriele e Zadkiel. La Protezione e la Resurrezione della nostra dimensione spirituale rappresentano il loro fine ultimo, attraverso l'aiuto degli altri angeli minori esponenti di molte qualità intellettive e sentimentali dell'uomo. Ritroviamo poi gli Arcangeli Inferiori, molto più gioiosi dei primi e in grado di poter trasmettere il pensiero dell'Eterno. La Marooney divide le restanti creature in ordini: gli angeli del Cuore, della Manifestazione, quelli Interiori, quelli della Madre, i Serafini e i Cherubini e infine gli Angeli della Luce Dorata, differenti dai primi per il colore che emanano, da bianco ad appunto dorato, e per fornire l'equilibrio magnetico a tutti gli altri.

Questi angeli sono mossi da un fuoco interiore, un fuoco eterno in grado di bruciare all'interno di ognuno di noi, di smuovere la nostra anima e di trasformarci, per approdare a un livello più alto, più puro. Nathaniel è colui o colei che rappresenta questo elemento, viene anche chiamato Dono di Dio e portatore di un potere purificatore capace di spegnere il fuoco del demone Baal, capo degli Harab Seraphel, i corvi della morte.
Eppure in molte storie la linea tra angelo e demone appare sottile. Spesso una creatura di Dio è descritta con lucenti ali nere e una creatura del Diavolo appare limpida e priva di punti oscuri. Oppure per volere divino queste creature sono decadute, relegate sulla Terra o lasciate negli Inferi.

Le possibilità sono davvero infinite. Ma è importante ricordare che un Angelo potrà o essere caduto, sperduto, indifeso fra creature malvagie o meraviglioso nei Cieli, avrà sempre nel suo profondo qualcosa che spesso noi uomini dimentichiamo di poter possedere: l'Amore.


Amare per amore di essere amati è umano, ma amare per amore di amare è angelico.” (Alphonse de Lamartine)

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