Guida galattica per gli autostoppisti
Douglas Adams
Mondadori
Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione...
Avete mai sognato di salire su una astronave per visitare tutte le galassie più distanti da noi? Magari con una guida turistica su cui cerchiare i posti dove vogliamo andare, che ci dica ogni singolo dettaglio del pianeta che stiamo sorvolando, e gli usi e costumi dei bizzarri abitanti?
"Guida galattica per gli autostoppisti" di Douglas Adams esaudirà il vostro sogno. In compagnia di Arthur, l'umano insoddisfatto, e Ford, l'alieno arrivato sulla terra per le ricerche per la famosa guida galattica, vedremo la terra incenerirsi, conosceremo varie popolazioni aliene, vivremo una avventura al limite della guerra spaziale, e scopriremo che in realtà la Terra è stata fatta costruire da due topi che vogliono conoscere il senso della vita. Surreale ed ironico, scritto in maniera accattivante, vi lascerà attaccati alla sedia e potreste finirlo anche in un paio d'ore.
I dialoghi sono talmente sinceri da farvi dimenticare a tratti che si tratta di un viaggio spaziale, come le descrizioni dei vari abitanti delle galassie, talmente dettagliate da sembrare reali.
Mi ha colpito il modo in cui nostri gesti, tic, manie, abitudini quotidiane vengono modellati su alieni ed umanoidi.
Vi sembrerà di essere li, vi sembrerà di imparare davvero ad usare la guida galattica per gli autostoppisti, sentirete un senso di vuoto come Arthur quando realizzerà davvero che la Terra non esiste più, e avrete la stessa curiosità di Ford. È semplicemente geniale immaginare i nostri due eroi che fanno l'autostop in giro nello spazio, nei trenta secondi di autonomia di respiro che hanno ogni volta che vengono scaricati da un'astronave. A questa prima tappa del viaggio si uniscono l'eclettico Zaphod e l'intelligente Trillian, unica figura femminile della storia.
Questo è solo il primo viaggio dei nostri amici a bordo del Cuore d'Oro, e per ora si son fermati al Ristorante al Termine dell'Universo, ma questo ve lo racconto la prossima volta...
Douglas Adams
Mondadori
Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione...
Avete mai sognato di salire su una astronave per visitare tutte le galassie più distanti da noi? Magari con una guida turistica su cui cerchiare i posti dove vogliamo andare, che ci dica ogni singolo dettaglio del pianeta che stiamo sorvolando, e gli usi e costumi dei bizzarri abitanti?
"Guida galattica per gli autostoppisti" di Douglas Adams esaudirà il vostro sogno. In compagnia di Arthur, l'umano insoddisfatto, e Ford, l'alieno arrivato sulla terra per le ricerche per la famosa guida galattica, vedremo la terra incenerirsi, conosceremo varie popolazioni aliene, vivremo una avventura al limite della guerra spaziale, e scopriremo che in realtà la Terra è stata fatta costruire da due topi che vogliono conoscere il senso della vita. Surreale ed ironico, scritto in maniera accattivante, vi lascerà attaccati alla sedia e potreste finirlo anche in un paio d'ore.
I dialoghi sono talmente sinceri da farvi dimenticare a tratti che si tratta di un viaggio spaziale, come le descrizioni dei vari abitanti delle galassie, talmente dettagliate da sembrare reali.
Mi ha colpito il modo in cui nostri gesti, tic, manie, abitudini quotidiane vengono modellati su alieni ed umanoidi.
Vi sembrerà di essere li, vi sembrerà di imparare davvero ad usare la guida galattica per gli autostoppisti, sentirete un senso di vuoto come Arthur quando realizzerà davvero che la Terra non esiste più, e avrete la stessa curiosità di Ford. È semplicemente geniale immaginare i nostri due eroi che fanno l'autostop in giro nello spazio, nei trenta secondi di autonomia di respiro che hanno ogni volta che vengono scaricati da un'astronave. A questa prima tappa del viaggio si uniscono l'eclettico Zaphod e l'intelligente Trillian, unica figura femminile della storia.
Questo è solo il primo viaggio dei nostri amici a bordo del Cuore d'Oro, e per ora si son fermati al Ristorante al Termine dell'Universo, ma questo ve lo racconto la prossima volta...
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Guida galattica per gli autostoppisti.
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Oleh
spiceboy88