Ore 12 - La cultura delle ragazze Gilmore.

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"Mia madre non mi ha mai fatto pensare che non avrei potuto fare quello che volevo o diventare ciò che volevo essere. Ha riempito la casa di amore, divertimento, libri e musica, costantemente attenta a darmi dei modelli di vita, da Jane Austen a Eudora Welty a Patti Smith. E mi ha guidata attraverso questi incredibili diciotto anni. Non so se si è mai accorta che la persona alla quale vorrei assomigliare è lei."

(dal discorso di Rory al diploma)

Di telefilm ne seguo e ne ho seguiti parecchi, eppure credo che ben pochi possano eguagliare Una mamma per amica per coerenza, piacevolezza e livello culturale. Ricordo ancora i dvd delle sette stagioni impilati accanto al televisore, ed io e mia madre che buttiamo giù puntate su puntate insieme al tè, il pomeriggio.

Ciò che più mi colpisce, in questo telefilm, è il substrato culturale che lo sostiene e gli dà sostanza. Fateci caso: sono moltissime le citazioni letterarie/cinematografiche/musicali che ritroviamo attraverso le sette stagioni e, per di più, ogni personaggio rappresenta un diverso "tipo culturale". Un esempio? Basti pensare alle tre donne principali: Lorelai, Rory ed Emily.

Lorelai Gilmore - amante del caffè e del cibo da fast-food, incapace di cucinare anche solo un uovo al tegamino ma perfettamente in grado di gestire un albergo con le sue forze, Lorelai è il prototipo della donna che ha dovuto lottare strenuamente per poter trovare il proprio posto nel mondo. E' amante di un tipo di cultura che potremmo definire - e non in senso dispregiativo - "popolare": adora le serate trascorse guardando la televisione e mangiando una pizza e quando infine prende con sé un cane, lo battezza Paul Anka; il suo film preferito, tuttavia, resta sempre e comunque Casablanca. La sua cultura non è manifesta come quella di Rory, ma emerge nei momenti che contano. D'altronde, è stata lei a crescere, da sola, una futura giornalista laureatasi a Yale.

Rory Gilmore - Sicuramente la più colta della famiglia - forse di tutta Stars Hollow - non è né presuntuosa né esageratamente ambiziosa. Anche nei momenti di maggior successo personale, non dimentica mai di ringraziare chi le ha permesso di diventare ciò che è: sua madre e i suoi nonni. La sua cultura affonda le radici nella Letteratura di tutti i tempi, dai classici alla narrativa contemporanea, nonché nel cinema e nell'arte. Non disdegna le "serate-tv" con sua madre e ama ascoltare i cd che le passa la sua amica Lane, batterista rock. Ciò che caratterizza Rory dall'inizio alla fine del suo percorso, infatti, è l'umiltà: l'umiltà di accettare i consigli altrui, di lasciarsi guidare quando è necessario, di dire grazie. E se è vero ciò che una volta sentii dire al grande sceneggiatore Giorgio Arlorio - che "imparare è come sedersi" - allora è anche vero che Rory non si siede mai e, con sempre viva curiosità, porta avanti la sua ricerca culturale, perché non si può, in fondo, finire di imparare.

Emily Gilmore - Nonna Gilmore è il prototipo della signora di buona famiglia che non cucina, non lava, non stira ma delega tutto ciò che può delegare alle sue domestiche. Tuttavia, l'ineccepibile educazione ricevuta in gioventù le ha permesso di diventare una donna dal gusto impeccabile, che indossa tailleur elegantissimi anche solo per incontrare la figlia e la nipote - alla faccia delle mie e vostre ciabatte - e che ascolta musica classica durante la cena. La nostra cara Emily, infatti, nutre una forte passione per la buona musica in generale, e stupirà sua figlia - nonché noi - quando dimostrerà di adorare anche i musicals e di conoscerne a memoria le canzoni. Unica pecca nella sua perfetta educazione culturale? Non è neppure in grado di accendere un computer, ma questo, in fondo, non lo sa fare nemmeno mio padre.

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4/ 5

Oleh Unknown

Unknown martedì, marzo 26, 2013 2 commenti