venerdì, marzo 29, 2013

Ore 12 - Lene Marlin's sitting down here...

Bene. Da una settimana all'altra siamo passati da un emisfero all'altro. Infatti se sette giorni fa abbiamo fatto una capatina in Indonesia, oggi torniamo nell'emisfero nord...e anche parecchio a nord; più precisamente ci spostiamo nella fredda Norvegia, in quel di Tromsø, oltre il Circolo Polare Artico.


È tra il ghiaccio e il gelido vento del nord che è cresciuta un'artista che, ormai due decenni or sono, fece capolino nel panorama musicale internazionale. A dire la verità, anche io l'avevo un po' dimenticata, e in testa mi era rimasto il ritornello di una sua canzone, ma non ne ricordavo bene nemmeno le parole. Poi, grazie al mio nuovo telefono (ci manca solo che facciano il caffè!), ho svelato l'arcano mistero: si trattava di Sitting Down Here, capolavoro di Lene Marlin. Quando poi ho notato che era anche scandinava, e data la mia preferenza assoluta per il Nord Europa, non ho potuto far altro se non apprezzare ancora di più tutta la sua discografia.

 
In Italia, Lene Marlin ha avuto un ottimo esordio, per poi vedere la propria fama sbiadire con il passare del tempo. Per cui oggi "riabilitiamo" la bella norvegese che era seduta proprio qui.

Lene Marlin Pedersen nasce a Tromsø nell'Agosto del 1980. A soli 18 anni, nel 1998, è presente nella colonna sonora del film francese Mauvaises Fréquentations (il titolo inglese è Bad Company), che ha un ottimo riscontro di vendite in Francia, Italia, Regno Unito, Svezia e Nuova Zelanda, oltre che nella sua natìa Norvegia. Il brano si intitola Where I'm Headed, e fa presagire lo stile tipico della cantante: chitarra, un po' di batteria e una voce melodiosa, dolce e simpatica che mette buonumore già dopo pochi secondi.
Il successo riscosso da Where I'm Headed sostiene anche quello, ancora più clamoroso di Unforgivable Sinner e Sitting Down Here, che per mesi spopolano nelle classifiche di tutta Europa, e in particolare in quelle italiane, dove l'album che contiene i suddetti brani, Playing My Game, viene riconosciuto triplo disco di platino (riconoscimento superato solo in Norvegia dove diventa addirittura quintuplo). Il pop spensierato e sincero di Lene Marlin piace sia da questa parte dell'Atlantico che dall'altra, e i riconoscimenti arrivano nel corso del 1999, quando viene proclamata "Migliore Artista Nordico" da MTV, e del 2000. Ecco a voi gli ultimi due singoli menzionati: la malinconica Unforgivable Sinner e la movimentata Sitting Down Here!


"You know where you've sent her, you sure know where you are
You're trying to ease off, b
ut you know you won't get far
And now she's up there, s
ings like an angel

But you can't hear those words, and now she's up there
Sings like an angel, unforgivable sinner" (Lene Marlin - Unforgivable Sinner)



"I'm sitting down here, but hey you can't see me
Kinda invisible, y
ou don't sense my stay
Not truly hiding, not like a shadowJust thought I would join you for one day" (Lene Marlin - Sitting Down Here)

Dopo i grandi successi del suo primo album, Lene torna tre anni dopo con una nuova raccolta di inediti, e il primo Paese in cui la pubblica è proprio l'Italia, che sembra apprezzare di buon grado la musica della cantante scandinava. Successivamente il CD viene rilasciato anche nel resto d'Europa, con il titolo Another Day. Inutile dire che il successo commerciale è stato immediato, a conferma del suo grande potenziale artistico. Le tracce dell'album mostrano una serietà e una maturità evidenti, ma non stravolgono lo stile introdotto in Playing My Game e nonostante i testi siano un po' più impegnativi, la Marlin sfoggia un sorriso sereno e non dà mai l'impressione di essere troppo tragica o disperata: praticamente una vera scandinava.
I singoli estratti sono Another Day, You Weren't There e, in esclusiva per l'Italia (cosa insolita, ma dato il forte legame tra Lene e i suoi fan italiani), Sorry. Tutti brani che meritano di essere ascoltati...e infatti sono qui in basso!



 

"Another day goes by, will never know just wonder why
You made me feel good, made me smile
I see it now, and I can say it's gone.
That would be a lie,

Cannot control this, this thing called love
Always have to move on, to leave it all behindGo along with time..."
(Lene Marlin - Another Day)

"You weren't there, distant, far away
It's like this every day, they see you in their heads

Wonder if you'll come

Afraid to close their eyes, and miss you once again
Cannot turn back time, a wish yet to come true
They're making up these stories about you" (Lene Marlin - You Weren't There)

"I'm sorry, it's just too late to get it all back, get back what we hadI'm sorry, it's just not rightWe both know it wasn't meant to be like this at all
Time won't change this,
change the way I feel" (Lene Marlin - Sorry)



Nel 2005 Lene Marlin torna con un nuovo album, dal titolo Lost In A Moment. A dirla tutta, questa raccolta segna l'exploit della norvegese...in Asia! Infatti, durante un tour promozionale in Cina e Taiwan, nel 2006, Lost In A Moment va incontro a un successo di vendite inimmaginabile, diventando a fine anno uno degli album europei più venduto nell'Estremo Oriente. Tutto ciò anche grazie alla presenza del brano Still Here, cover di una canzone dell'apprezzatissima (almeno in Asia) cantante Faye Wong. In Europa, al contrario, non è stato accolto così bene come i due precedenti lavori, e oltre al solito estratto esclusivo per l'Italia, palcoscenico preferito della Marlin (What If), è stato rilasciato un solo brano, How Would It Be. Il timbro vocale della cantante è un po' cambiato, ormai ha 25 anni e non è più una teenager, ma riesce comunque a trasmettere emozioni a chi la ascolta. Di questo album propongo How Would It Be e My Lucky Day, che è stata usata, inoltre, come sottofondo per uno spot pubblicitario del Kinder Sorpresa.




"I know you must be happy
Thrilled that I'm not there
Yet I know that I will make it,

Make it good for me out here
And soon I will be smiling,
Everything will be okay
I'll not worry anymore,
that will be my lucky day" (Lene Marlin - My Lucky Day)


"And now, I won't see you again
The moment was there but we lost it

Time changed it all
And we let it, we let it happen
And now,
I wonder how it would beIf things stayed the same and we liked it

The end of a search 'cos we found it..."
(Lene Marlin - How Would It Be)


Al momento, l'ultimo album di inediti pubblicato da Lene Marlin è quello del 2009, che si chiama Twist The Truth. Il disco ha ottenuto un buon piazzamento in Norvegia e ha confermato il gradimento del pubblico orientale, mentre nel resto d'Europa ha tirato parecchio il fiato, offuscato dalla miriade di artisti emergenti in quel periodo, e poi anche dalla risalita dei dischi di Michael Jackson, morto tre mesi dopo la pubblicazione del CD. Here We Are è il primo (e unico) estratto dall'album, che viene purtroppo trasmesso, seppur con numerosi apprezzamenti, solo nel suo Paese natale, mentre all'estero passa inosservato. Ancora una volta lo stile della Marlin è semplice e lineare, senza grandi elaborazioni o uso di sintetizzatori o di artifici per migliorare la qualità della sua voce. La sobrietà la fa da padrona (e forse anche un po' troppo, aggiungerei), ma la qualità dei brani rimane molto alta. Ecco, quindi, Here We Are, nella speranza che Lene Marlin ritorni presto con un nuovo disco di inediti (al momento è stata pubblicata una compilation con i suoi più grandi successi, dal titolo Here We Are - Historier så langt, solo in Norvegia però).


"Now you wanna hold my hand
You chose to take it

The truth is that I never really thought we’d make it

Here we are
No chance I’m leaving
Ideas of love and life for sure can be deceiving
Here we are now" (Lene Marlin - Here We Are)

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4/ 5
Oleh