lunedì, novembre 04, 2013

ᗅᗺᗷᗅmania - Il decennio d'oro del pop

Spesse volte mi capita di guardare al presente della musica per tentare di immaginarne il futuro. Purtroppo la maggioranza di quelle volte provo alquanto orrore per come la situazione si sta evolvendo. A quel punto mi rifugio in un mondo che ormai non è più, ma che è ancora capace di regalare gigantesche emozioni (e soddisfazioni dell'animo) in soli 3 o 4 minuti di ascolto. Di quel mondo fa parte un gruppo che ha segnato profondamente la storia della musica per un decennio, ed è diventato l'icona del suo Paese più popolare all'estero.

C'era(no) una volta...gli ᗅᗺᗷᗅ. 
La formazione al completo.
Da sinistra: Frida Lyngstad, Björn Ulvaeus, Agnetha Fältskog e Benny Andersson.
Tra il 1972 e il 1982 hanno fatto impazzire i fan di Europa, Giappone, Australia e Americhe con le loro hit accattivanti e ben costruite, la versatilità nell'uso delle lingue (esistono versioni svedesi, tedesche e spagnole di molti loro brani) ed una condotta nella vita pubblica e privata davvero esemplare: mai colti dalla stampa scandalistica in stato di ebbrezza, mezzi nudi o pieni di lividi all'uscita di un night club. 
In Australia l'ABBAmania è stata così forte che il loro brano Fernando rimase in cima alle classifiche per 14 settimane di fila, eguagliando Hey Jude dei Beatles. In Inghilterra quasi ogni loro singolo finiva in testa alla hit parade, così come in quasi tutti i Paesi europei. In Italia, al contrario, il successo rimase limitato alla sola Mamma Mia, mentre Waterloo fu accolto come un lavoro "di nicchia", per pochi.
Alla faccia dei pochi! Gli ABBA vendono ancora qualche milione di dischi l'anno, e sono arrivati finora alla allettante cifra di 370.000.000 di copie. Gli italiani a volte sono incomprensibili nelle loro scelte, ma tant'è.



Tre svedesi (Agnetha, Benny, Björn) e una norvegese (Frida), con l'aiuto del loro manager Stig Anderson, hanno dato lustro ad una nazione che, fino a quel momento, non aveva dato un minimo contributo alla musica mondiale, quale era la Svezia. La chiave del successo fuori dal Mar Baltico stava nella lingua inglese: cantare in svedese andava bene per il mercato interno (e infatti Bjorn & Benny, Agnetha & Anni-Frid, come si facevano chiamare prima del 1974, riscuotevano buone critiche, sia da solisti che in gruppo), ma all'estero nessuno li avrebbe compresi. Il risultato fu sconvolgente: dopo aver modificato - e compresso - il nome in ABBA, il quartetto vince il più importante concorso musicale nazionale, il Melodifestivalen, con un brano che, nella sua versione inglese, sbancherà anche l'Eurovision Song Contest di quell'anno: Waterloo. Vestiti con abiti strettissimi in cui non riuscivano a muoversi più di tanto, gli ABBA conquistarono subito i telespettatori di tutta Europa, oltre che le giurie nazionali del concorso, che quell'anno si teneva a Brighton, nel Regno Unito. Riascoltiamo le note movimentate e spensierate di Waterloo.


Dopo alcuni mesi di difficoltà, il loro nome nel Vecchio Continente si impone prepotentemente, nel 1975-76, grazie a SOS (curiosamente, il primo singolo dal titolo palindromo di una band dal nome palindromo che riscuote successo nella storia della musica) e, ancor di più, Mamma Mia. L'enorme popolarità si deve anche grazie alla contemporanea diffusione dei videoclip musicali, che potevano essere messi in onda facilmente dalle TV di tutto il mondo nel giro di pochi giorni; i mezzi non erano un granché, e nemmeno le due ragazze del gruppo non sembravano molto a loro agio con le telecamere (e forse nemmeno i cameraman), ma complessivamente le melodie allegre e trascinanti di Mamma Mia e della dolce ballata Fernando hanno fatto passare in secondo piano questi piccolissimi difetti.  



Apparizioni ovunque, decine di concerti tutti esauriti, il più memorabile dei quali a Sydney, sotto una pioggia torrenziale davanti a ventimila persone, nel 1977, certificazioni oro, platino e multiplatino anche in USA, un mercato molto difficile da conquistare (specie se la tua lingua natale non è l'inglese). Il loro nome arriva anche in America Latina, e vengono pubblicate versioni spagnole dei loro brani più belli: Reina Danzante, Fernando, Conociendome-Conociendote (Knowing Me, Knowing You). Il mondo impazzisce ad ogni loro nuovo disco, che contiene lavori inediti più qualche pezzo già uscito in precedenza ma "rimesso a nuovo". Del periodo 1976-1978 sono Money, Money, Money e Dancing Queen.



Gli ultimi quattro anni di vita del quartetto svedese sono caratterizzati da colpi di scena eclatanti: all'inizio del 1979 viene annunciato il divorzio tra Agnetha e Björn (i "biondi"); ciò non ha comunque un grandissimo effetto sulla loro produzione artistica, che dà alla luce hit dance come Voulez-Vous e Gimme! Gimme! Gimme! (A Man After Midnight), la cui intro è stata usata anche in Hung Up di Madonna a quasi tre decenni di distanza. Continuano, peraltro, i pienoni ai concerti e le classifiche li danno quasi sempre nelle prime posizioni. Ma qualcosa inizia a cambiare: cominciano a sorgere nuovi generi musicali, mentre il glam pop viene visto sempre più come qualcosa di mieloso e datato; inoltre anche il secondo matrimonio, quello tra i "mori", Benny e Frida, giunge al termine nel 1981, e i sentimenti di nostalgia per i tempi d'oro e per l'infanzia dei loro figli ormai cresciuti si fa sentire. Le atmosfere di questi brani sono malinconiche e disilluse, ma toccano punte di una raffinatezza davvero assoluta: ne sono esempio The Winner Takes It All, Happy New Year e One Of Us.





Gli ABBA annunciano una "pausa indefinita" nel 1982, abortendo il progetto dell'album chiamato Opus 10. La pausa dura tuttora e sembra destinata ovviamente a continuare. Nel frattempo, i membri del gruppo si sono dati a progetti differenti: Frida ha pubblicato tre album da solista, con il brano I Know There's Something Going On come singolo di maggior successo. Benny&Björn hanno continuato la loro collaborazione, ma nel mondo dei musical, realizzando Chess e Mamma Mia!, che ha poi ispirato l'omonimo lungometraggio con Meryl Streep e Pierce Brosnan (e alla cui anteprima mondiale a Stoccolma hanno partecipato tutti e quattro i componenti del gruppo). Agnetha Fältskog ha pubblicato cinque dischi in lingua inglese, l'ultimo dei quali, A, è schizzato inaspettatamente ai vertici delle classifiche di diversi Paesi (Svezia, Australia, Germania, Svizzera), a conferma della bontà della sua produzione e dell'affetto che i suoi estimatori provano ancora verso lei e gli ABBA, ad ormai 31 anni dal loro scioglimento.


Gli ABBA alla premiere di Mamma Mia! nel 2008 a Stoccolma. Benny Andersson è il primo a sinistra, poi Pierce Brosnan, Amanda Seyfried, Meryl Streep, Agnetha Fältskog, Frida Lyngstad, Christine Baranski, Colin Firth, , Catherine Johnson, Phyllida Lloyd, Judy Craymer, Björn Ulvaeus, Dominic Cooper.

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