Il passato è sempre stato un grande
serbatoio da cui attingere, quando c'era bisogno di rielaborare o di
riportare in voga qualcosa che ormai era desueta, o caduta totalmente
nel dimenticatoio. La tradizione di rifarsi al passato è radicata,
nei tempi dell'antica Grecia e dell'antica Roma, quando la prima
fungeva da modello, e la seconda la imitava, modificando forme,
strutture e funzioni. L'esempio più lampante è la tragedia greca,
ripresa dai primi autori latini, con funzioni e adattamenti
totalmente diversi e a volte in contrasto con la funzione che aveva
nel mondo greco rispetto a quello latino, sia per la società che nel
frattempo si era evoluta, ma anche per gli stessi autori che
tendevano a dare un tocco più personale e innovativo. Si assisteva
ad una sorta di svecchiamento, che nella maggior parte dei casi
riusciva abbastanza bene.
Questo riguarda il campo della
letteratura antica, ma io voglio portare alla vostra attenzione,
questo concetto, nel mondo dei telefilm.
Ultimamente stiamo assistendo ad un
fenomeno, che potremmo definire “La fine delle idee”.
Sembra infatti che molti produttori,
sceneggiatori e registi abbiano esaurito le idee, e per poter
continuare a far si che il mercato televisivo e cinematografico
continui a sfornare soldi, cercano di trarre ispirazione o dai libri
o tentano di riportare in vita qualche film e serie tv del passato.
Se negli ultimi anni abbiamo assistito
alla nascita di serie televisive come The Vampire Diaries e The
Secret Circle, tratti dai romanzi di Lisa Jane Smith, Pretty Little
Liars e The Lying Game, tratte dai romanzi di Sara Shepard, in
passato non era così.
Autori e sceneggiatori, passavano anni
a sviluppare una serie e poi a proporla ad un network per la
produzione. Abbiamo infatti grandi colossi come Una Mamma per Amica,
Buffy, Streghe, Supernatural, Alias, Criminal Minds, NCIS, dove ogni
singolo personaggio e ogni singola storia erano creati dalla mente
degli autori e dei loro collaboratori. Certo, Criminal Minds si
avvale comunque di casi realmente avvenuti, ma il successo non è
creato tanto dalle storie, che sono auto conclusive, ma dagli attori
e dalla trama che viene tessuta attorno ai protagonisti.
Il fenomeno però non si ferma al
semplice prendere spunto da un libro e creare una nuova
serie, ma si estende anche al ricreare una vecchia serie,
riportandola “in vita” con nuovi attori. Gli esempi più lampanti
che subito saltano agli occhi sono sicuramente Doctor Who (ripresa
della serie tv andata in onda tra il 1963 e il 1989 poi ripresa nel
2005) Melrose Place 2009 (spin-off di Melrose Place che a sua
volta era uno spin-off di Beverly Hills 90210 serie tv andate in onda
tra il 1990 e 2000) e il futuro e quasi certo remake di Charmed
(Streghe, andato in onda tra il 1998 e il 2006).
Le ultime due serie citate erano state
create dalla geniale mente di Aaron Spelling, che ha dimostrato, non
solo un grande ingegno e una immensa fantasia, ma ha anche lasciato
un impronta indelebile nel mondo della serie TV americana, perchè
non puoi crescere senza aver visto almeno una di queste grandi serie.
Spelling però non è l'unico ad aver
avuto una grande fantasia e uno smisurato ingegno, accanto a lui
abbiamo JJ Abrams ( Felicity, Alias, Lost) Joss Whedon ( Buffy,
Angel, Dollhouse, Glee) Amy Sherman-Palladino (Una Mamma Per Amica),
e ultima, almeno per il momento, Shonda Rhimes (Grey's Anatomy,
Private Practice, Scandal).
Guardando il passato con un occhio e
con l'altro il futuro, sembra che la nuova generazione, di
produttori e creatori, sia quasi a corto di idee, o forse non abbia
nessuna intenzione di creare qualcosa di innovativo.
Sono finite le idee, o forse siamo
diventati troppo pigri per pensare qualcosa di nuovo e originale?
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La fine delle Idee nel mondo televisivo
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5
Oleh
Pietro M