giovedì, ottobre 09, 2014

Milky Chance, Sadnecessary


Sadnecessary è il primo album dei Milky Chance, duo tedesco che ha sicuramente viaggiato con voi durante questa estate 2014 con il singolo Stolen Dance. La voce è quella fantastica e estremamente riconoscibile del musicista Clemens Rehben, che insieme al DJ Philipp Dausch dà vita a quel meraviglioso nuovo e mai scontato sound che contraddistingue l’intero album.
Attivi dal 2012, i Milky Chance hanno rilasciato Sadnecessary in Germania il primo ottobre 2013. L’album è atteso negli Stati Uniti il 14 ottobre di quest’anno.
Lo stile che suona inconfondibile sin dal primo ascolto è un misto di indie, pop e reggae. Qualcosa di estremamente difficile classificazione, sicuramente di impatto. Un sound unico, con quella facoltà che è, in fondo, l’unica che chiediamo a un album: trasportarci lontani, brano dopo brano, fuori tutto e solo dentro la musica.
La combinazione tra voce e parte strumentale è senz’altro il punto forte di questo album. La fusione del timbro e della personalità di Clemens con il suono sviluppato da Dausch è qualcosa che, a mio avviso, mancava da tempo alla musica che ogni giorno affolla le stazioni radio. Qualità è la prima caratteristica, nella musica come nel testo. Versi semplici, ma di impatto. Versi che ti ritrovi a canticchiare ancora dopo ore e che ti colpiscono come un fulmine mentre stai pensando a tutt’altro. Sweet Sun ne è un esempio: cercatela, ascoltatela e provate sinceramente a darmi torto.
Mi sono trovata a scoprire questo album in modo insolito, quando “Loveland” è stata per qualche fortunato secondo il sottofondo di una puntata di Catfish, popolare show di MTV. Da li è stato un attimo risalire all’album e scoprire che effettivamente quelli erano gli stessi di “Stolen Dance”, brano che ho alzato a tutto volume ogni volta che passava alla radio. Di Loveland, che sta un po’ diventando la colonna sonora del mio autunno, sull’album se ne trovano due versioni, entrambe abbastanza grezze e bellissime, voce e chitarra, tanta passione e corde che viaggiano veloci, per stare dietro a quel “…so in love…” che si ripete come un mantra. Mi sarebbe piaciuto sentirla come prossimo singolo, ma invece dopo Stolen Dance ci aspetta Down By The River che ci riporta di prepotenza dentro i suoni di un Sadnecessary che è davvero capace di riservare sorprese ad ogni nuovo ascolto, cosa per me fondamentale. 

Sono onesta, per quanto riguarda la musica sono di gusti difficili, e strani, non mi vergogno ad ammetterlo. Posso passare ore infinite a cercare musica degli anni ’30 e storcere il naso di fronte a una nuova band in un nano secondo. Dopo molto tempo invece i Milky Chance sono riusciti ad appassionarmi ad un suono che non sia nato sul vinile e a convincermi che loro, a differenza di molti altri, hanno effettivamente un contributo serio da dare alla musica e, senza mezzi termini, a questa industria in continua evoluzione che a volte si perde nella velocità del suo inarrestabile rinnovarsi. 

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4/ 5
Oleh