giovedì, novembre 21, 2013

Diva '80: Madonna e il pop.

Madonna by Gary Heery (1983)
Siamo finalmente negli adorati anni '80, anni rivoluzionari per l'arte, per la televisione, per la moda, e senza dubbio per la musica. Tra sintetizzatori, bizzarre pettinature, spalline stratosferiche, paiettes ovunque e tanto tanto trucco, anche per i maschietti, negli anni '80 inizia il cammino del personaggio più eccentrico e camaleontico della musica.
Madonna non ha certo bisogno di presentazioni, di introduzioni, di descrizioni, Madonna non fa musica, Madonna è la musica, quella femminile per eccellenza, un po' Marilyn un po' Greta, un po' santa un po' peccatrice, un po' moderna un po' futuristica, un po' disco un po' rock.
Madonna firma il pop anni '80, quello che è sopravvissuto al decennio, perchè se in quei magici anni tanti hanno sfondato, tanti hanno fatto hit che ancora oggi molti conoscono, pochi sono sopravvissuti allo scadere dell'orologio nel 1989 e sono arrivati vincenti nel 1990.
Gli anni '90 hanno spazzato via tutto, o quasi, ma lei è rimasta, e ancora oggi è la regina.
Il pop anni '80 di Madonna è diverso da quello degli altri, è fresco, è divertente, è sentimentale, non ha sintetizzatori, è ammiccante senza essere eccessivo (beh si credetemi, c'era gente molto ma molto più bizzarra negli anni '80).
Madonna scrive, dirige, controlla, produce, tutto passa sotto il suo attentissimo occhio, è lei che decide, non la casa discografica.
Madonna / The First Album (1983)
Il debutto ufficiale nel 1982 con il suo primo singolo Everybody, pezzo synth pop, che nella sua semplicità definisce già tutto: le canzoni di Madonna saranno sempre uniche e particolari, non ricalcheranno mai i lavori degli altri. Quella che può sembrare un semplice pezzo pop non stanca mai, perchè anche nel suo essere ripetitivo è curato, non annoia, anzi cresce con gli ascolti. Nel 1983 Madonna/The First Album, l'album di debutto vede la luce, con pezzi irresistibilmente pop: c'è l'accattivante Burning Up che ha un arrangiamento quasi rock e ti ritrovi li a schioccare le dita e a fare l'air guitar; Lucky Star è il pezzo pop per eccellenza degli anni '80, ed è una splendida canzone d'amore dal sapore adolescenziale e quell'energia che solo un amore fresco sa darti, infondo, non cerchiamo tutti la nostra stella fortunata? Borderline è la prima ballad di Madonna, carina, leggera, ritmata, intensa, delicata, e anche un po' triste nel testo e malinconica nel sound, vi verrà di pensare al vostro primo amore; Holiday è la bomba dance, che modernizza il sound disco degli anni '70, la mia preferita dell'album, e una delle prime canzoni di Madonna di cui mi sono innamorato. Ain't No Big Deal è solo una demo, non è stata poi inclusa nell'album, e come a volte accade, è stato un errore, è il perfetto esempio delle sonorità che hanno aperto la strada al pop negli anni '80, è così accattivante e groovy, ma pur sempre così semplice, che vi farà sorridere la voglia incontenibile di ballarla.
Like A Virgin (1984)
Negli anni '80 si faceva musica e non si perdeva tempo, e si pubblicavano album quasi tutti gli anni (alle volte anche due volte all'anno). E così con ancora freschi gli ultimi singoli del primo album, esce Like A Virgin (1984), il secondo studio album di Madonna. Trainato dall'omonimo singolo, una vera bomba, la canzone più famosa degli anni '80, una delle canzoni più famose di sempre, quell'intro con il quale ogni adolescente di quel decennio iniziava a strillare, perchè quelle note potevano annunciare solo lei Madonna, che con Like A Virgin, il singolo appunto, inizia la sua rivoluzione sessuale, ammiccando sexy in un abito da sposa, e rotolandosi sul palco degli MTV Awards, cantando che alla fine essere vergini non è uno stato fisico, ma uno stato mentale. Madonna diverrà anche simbolo della donna potente, autonoma, ma che in fondo non sdegna doni e regali degli uomini, anche se nel corso degli anni dimostrerà di non aver bisogno di nessuno, perchè Madonna è la donna del nuovo millennio, quella che non ha bisogno di un uomo al suo fianco per fare qualcosa. Material Girl diventerà così una delle sue hit maggiori, Madonna è una nuova Marilyn ma senza le fragilità e le dipendenze dagli uomini. I pezzi pop-dance di Madonna saranno anche i più famosi, le hit più grandi, ma le sue ballad sono senza dubbio le canzoni più belle, e Love Don't Live Here Anymore, così sofferta, così triste, e quel violino, quella voce strozzata dall'emozione, ne sono la dimostrazione. Into The Groove devo ammettere che all'inizio non l'amavo, ma dopo aver visto “Cercasi Susan Disperatamente” (una delle prime incursioni di Madonna nel cinema) sono tornato a casa dalla rassegna cinematografica e ho ascoltato il pezzo per ore, poi per giorni, poi per settimane. Ho avuto una ossessione per questo brano tanto da averla sentita tipo cento volte in una settimana. E' un pezzo straordinario, per il suo dance così moderno, per quel fare accattivante del testo, che infondo parla d'amore anche questa volta, e ti viene di prendere la persona amata e farla ballare con te, ovunque, senza fare attenzione a chi ti circonda, a chi ti sta fissando, a chi sta ridendo di te, quello è il tuo momento di libertà, è il momento di ballare ed amare. Ebbene si, neanche Dress You Up all'inizio mi piaceva, l'ho riscoperta da poco, anche in questo caso per il testo: “senti il morbido tocco delle mie carezze, esse ti manterranno giovane, coprimi con i tuoi baci vellutati, creerò un look fatto apposta per te”. Ascoltando l'album vi farete cullare dalla soave Shoo-Bee-Doo, una ballad tanto delicata che quasi sembra distante dal resto dell'album, con il sassofono del bridge che vi dimostra che un prodotto pop può essere comunque di qualità. Stay sembra già avviarsi ai suoni fine anni '80 di Madonna, come se anticipasse brani di Like A Prayer (1989). Ho tenuta per ultima una canzone che porto nel mio cuore, e che dedico sempre al mio ragazzo, che per me è la sua canzone, rappresenta alla perfezione quello che io provo per lui, e quello che lui è per me; Angel è la canzone più riprodotta di Madonna sul mio iTunes, e penso che lo resterà per sempre...
True Blue (1986)
Se mi doveste chiedere però la mia canzone preferita di Madonna la mia scelta rimarrebbe appesa tra due brani di True Blue (1986), io davvero non riesco a scegliere. Papa Don't Preach mi fa piangere, mi fa arrabbiare, mi fa venir voglia di lottare, mi fa venir voglia di ragionare con la mia testa; è uno splendido brano che parla della lotta tra una ragazza e suo padre, perchè lei decide di andare a vivere con il suo ragazzo, da cui aspetta un bambino. Tutti, anche gli amici, le dicono di lasciar perdere, ma lei lotta, per il suo amore, per il suo ragazzo, per il suo bambino, per se stessa, e alla fine anche suo padre capisce che sua figlia è felice, e sta facendo il meglio per lei. Il sound del pezzo è senza dubbio l'arrangiamento migliore di Madonna, non è dance, non è pop, non è rock, ma l'incontro di questi generi ha creato questa perla. Beh si vi sembrerà che ho già scelto, ma come seconda alternativa ho La Isla Bonita, e io ho un vero debole per i pezzi pop latini vecchio stile, e questa canzone ha aperto la strada a molti artisti statunitensi ed europei verso la sperimentazione spanish. Ne vogliamo parlare dell'arrangiamento di questo brano? Romantico, sensuale, avvolgente... no, non posso scegliere tra le due canzoni, devono restare entrambe le mie preferite, non posso rinunciare a nessuna delle due. Con Open Your Heart torniamo ad un pezzo quasi adolescenziale per il testo d'amore così puro ed innocente, e un video sempre più sexy, che fa un ulteriore passo verso la definitiva svolta sessuale della Madonna anni '90, con quel ragazzetto che va a vedere uno show vietato agli adulti, e Madonna in calze a rete sul palco.
Dove eravamo sulla discussione ballad? Live To Tell è un pezzo carico di enfasi, di forza, di eleganza e di dolore, vi verrà voglia di cantare sofferenti il ritornello, e molti molti anni dopo, nel Confessions Tour (2006), apparirà crocifissa su una croce luminosa, con una corona di spine in testa, a cantare uno dei pezzi più intensi di una carriera di oltre trentanni. Se volete tornare a ballare vi aspettano Where's The Party ma soprattutto la mia adorata Spotlight, che riassume in 6 minuti il pop anni '80, che unisce un ritmo irresistibile ad un testo intelligente e autocelebrativo per chiunque l'ascolti.
Who's That Girl (1987)
Madonna ha partecipato a diverse colonne sonore negli '80, con Into The Groove, Gambler, e la dolcissima Crazy For You; nel 1987 così Madonna diventa protagonista del film e della colonna sonora di Who's That Girl. Vi devo confidare che la title-track non mi è mai piaciuta, la trovo monotona, non all'altezza del resto della produzione di Madonna, anche se, a quanto pare, sono uno dei pochi a cui non piace. Ma l'album contiene un pezzo che risolleva la mia opinione rispetto a questa parentesi musicale: Causing A Commotion è uno dei pezzi pop più frivoli, divertenti ed irresistibili di questo fine decennio, davvero esplosivo, la struttura ritmica del ritornello poi ti fa imparare la canzone a memoria al primo ascolto. Segue poi ancora una ballad, The Look of Love, forse una delle meno note, che però si fa notare per la base che la fa sembrare quasi una canzone d'amore caraibica.
Nel 2009 scrivevo per un piccolo magazine musicale online, nella sezione “album del passato”. Decisi di scrivere una recensione di Like A Prayer del 1989, un album che ho sempre amato, il mio preferito di Madonna. L'articolo ebbe abbastanza successo, ma il giornale chiuse qualche mese dopo, ma l'articolo rimase in rete, sul mio vecchio forum. Un ragazzo per caso si trovò li a la lesse, e la frase di chiusura dell'articolo gli rimase impressa, anche perchè io giocavo sempre su queste chiusure ad effetto: “Non fatevi confondere dal titolo… non è roba per ottusi puritani!”.
Quel ragazzo l'anno successivo è diventato il mio, e quando gli raccontai di aver scritto tempo primo una recensione dell'album mi rispose esattamente “Non fatevi confondere dal titolo… non è roba per ottusi puritani!”.
Like A Prayer (1989)
Il destino ci aveva fatto incontrare prima che ci incontrassimo, ma questo magari a voi non interessa, ma spiega il perchè un album che già adoravo è diventato il mio album. Si parte con Like A Prayer, il pezzo “pop-religioso” (per modo di dire!) più conosciuto della storia, segnando la controversia Madonna-religione cattolica che da allora è storia e ancora oggi fa discutere. Un pezzo ricco di energia, di sentimento, di amore, di passione, di forza, di libertà, di qualunque cosa un uomo in necessità abbia bisogno, un pezzo che ti solleva quando tutto attorno a te è crollato, una vera preghiera pop, che alla fine ti assolve e ti solleva. Express Yourself, come dice il titolo stesso, spinge chi l'ascolta ad esprimere se stessi, specie il pubblico femminile, che non ha bisogno di un uomo per essere a suo agio con ciò che è la propria natura, una evoluzione della material girl, che è cresciuta e che è finalmente consapevole del proprio potere intellettivo e si, sessuale. Till Death Do Us Part, oh, amo questa canzone, un pezzo pop martellante ma dal testo di una tristezza infinita, che racconta del matrimonio infranto tra Madonna e Sean Penn, che di certo non era il marito ideale, anzi, ma era il vero amore, che però poi si scopre non essere più corrisposto, e Madonna continua a cantare che lui non è più innamorato di lei, e questo le crea un dolore mentale e fisico. Si ho pianto a volte ascoltandola, ma ho pianto anche sulle note di Promise To Try, una delle ballad più belle e drammatiche di Madonna, che parla di sua madre, morta quando lei era bambina, e della volontà, necessità, di non dimenticarla, di non dimenticare quegli occhi che la guardavano con amore, quelle braccia che la stringevano, ed è molto difficile riuscire a trattenere tutti quei ricordi quando si è così piccoli, e crescendo si ha paura di dimenticare quasi tutto della persona che abbiamo perso. Asciughiamo un attimo le lacrime, perchè dopo piangeremo ancora, e cerchiamo di farci tornare il sorriso con Cherish, una deliziosa canzone d'amore, pop, estiva, che ti riempie il cuore di gioia. Madonna parla anche di suo padre in questo album, con un pezzo molto forte, Oh Father, in cui egli viene descritto come un padre cattivo ed insensibile, ma lei riesce a trovarne una giustificazione; anche lui non era stato un bambino felice, e anche lui aveva perso sua moglie. Però finalmente lei non è con lui, ed ora che lui è lontano lei sta finalmente bene. Una infanzia terribile, e l'amore può davvero far male anche quando sei grande, e Spanish Eyes è un ritorno alla preghiera d'apertura, un pianto per un amore ormai perso, e la voce quasi rotta dal pianto che implora aiuto, insieme alle sonorità spanish, rendono il pezzo davvero uno dei migliori della discografia di Madonna, e se fosse stato un singolo sarebbe stato il degno erede di La Isla Bonita. Non sono state incluse nell'album, ma Supernatural e Just Dream sono due ottimi pezzi che si spostano già verso il suono anni '90, e la seconda è davvero una canzone che avrebbe meritato spazio nel panorama musicale di quegli anni.
Gli anni '80 di Madonna sono stati, a mio parere, i migliori, è stato l'inizio di tutto, e la musica è sensazionale dalla prima all'ultima traccia, è tutto orecchiabile, con dei testi sempre intelligenti e mai banali, con le tematiche poi svolgerà nei decenni successivi, dalla rivoluzione sociale al femminismo, dalla religione alla famiglia, dall'amore per se stessi al rispetto per gli altri.
Se volete ballare, piangere e ribellarvi, beh, gli anni '80 e il pop di Madonna fanno davvero per voi.

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4/ 5
Oleh