mercoledì, ottobre 30, 2013

I racconti di Halloween: Secret Window

Buona sera prudenti, ben tornati nelle fredde notti di Halloween di Prudence. Ci avete scritto in tanti per sentire nuovi racconti, e questa notte ci sarà davvero da battere i denti.
Mort Rainey era sul suo divano quel giorno, dormendo, quando qualcuno bussò alla sua porta. Era un certo John Shooter, bizzarro uomo dall'aspetto poco intelligente, che lo accusava di aver rubato un suo racconto anni prima.
Mort liquidò in malo modo l'uomo, e tornò al suo lavoro di scrittore, in cerca di ispirazione per un nuovo horror. I giorni passavano, e Shooter tornò spesso a trovare Mort, spuntando nei luoghi e nei momenti più inaspettati, portando lo scrittore sempre verso un crollo psicologico.
Shooter voleva vendetta, o meglio la voleva per il suo racconto, in quanto pretendeva che Mort ne scrivesse il finale, che lui non era mai riuscito a scrivere a causa dello shock per il furto.
L'uomo comincia a minacciarlo, a dirgli che avrebbe fatto del male alla sua ex moglie, Amy, di cui Mort era ancora molto innamorato.
Inizia così un viaggio nella vita dell'autore, che ricorda come fosse ieri il momento in cui sua moglie aveva trovato quella finestra nascosta, dietro un cassettone, in casa loro, che si affacciava quell'orto che Amy amava così tanto.
Shooter nonostante la promessa dello scrittore di portargli le prove che il suo lavoro fosse originale e precedente a quello dello stalker, non si ferma. 
Prima uccide il cane di Mort, poi da fuoco alla sua vecchia casa, abitata ancora da Amy e il suo nuovo compagno, e infine uccide due amici di Mort, colpevoli di essere suoi possibili testimoni di questa continua minaccia.
Tutto diventava sempre più surreale, finchè Mort non ha uno scontro finale con Shooter che lo porta ad una scoperta sconcertante: Shooter in realtà non esisteva, è solo frutto della sua immaginazione, frutto di una rabbia per la sua situazione coniugale e di una frustrazione per la mancanza di ispirazione letteraria.
Mort uccide sua moglie e il suo compagno, e li seppellisce in quell'orto che circonda la casa, dove crescono pannocchie che lui cucina tranquillamente come se nulla fosse mai accaduto.
Così Mort Rainey ebbe il suo finale, la cosa che bramava di più, e per la quale avrebbe fatto l'azione più incomprensibile ad un occhio umano. Ah, che cose orrende e spregevoli sono disposti gli uomini a fare per raggiungere i propri scopi...
Comunque, la sera di Halloween, pannocchie per tutti?

So di potercela fare, disse Tod Downy prendendo un'altra pannocchia di granturco dalla scodella fumante, sono sicuro che con il tempo non resterà più una briciola di lei e la sua morte diventerà un mistero anche per me. (Mort Rainey)

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