mercoledì, settembre 25, 2013

Il Marketing dei telfilm Da Beverly Hills a Arrow



Le regole del marketing televisivo sono spietate, anzi spietatissime. Il prodotto deve da subito convincere attirare e vendere il più possibile. Ma che ruolo ha la creatività in tutto questo?
Dipende dai casi, a volte la creatività è sinonimo di qualità, altre invece è sinonimo di ostacolo per il dialogo tra network, fan e marketing.
Dai primi anni duemila, sino ad oggi avrò visto quasi un centinaio di serie TV, tra soap, telefilm americani, latino-americani, spagnoli, francesi e anche produzioni italiane.
Guardando con occhio malinconico al passato, mi sono accorto che molte cose sono cambiate negli anni, anzi troppe.
Le serie non sono più create per raccontare storie e appassionare il pubblico pian piano, ma semplicemente per vendere. 


Ormai sono sempre più rari i casi come ER, Charmed (Streghe), Beverly Hills, Desperate Hosewifes, Grey's Anatomy e altre che hanno sfiorato se non superato la durata decennale. Tutte le serie sopracitate tra detrattori e non sono comunque entrare a far parte della storia della TV, o meglio hanno creato la storia della TV. Prendiamo il curioso caso di Desperate Hosewifes, un telefilm che venne proposto a diversi network, ma nessuno lo comprò per il semplice fatto che parlava di casalinghe e si riteneva che fosse abbastanza noioso e invece ha accompagnato per otto anni i fan di tutto il mondo grazie soprattutto alla storyline. Sorte analoga ma diversa per Grey's Anatomy, che venne definito dalla critica come l'unine di Sex and The City e ER. L'idea anche qui sarebbe potuta risultare azzardata e forse anche folle, e invece dopo dieci anni la serie continua a raccontare e a stupire ad ogni puntata i sui fan.


Questi erano i telefilm creati per raccontare, mentre oggi abbiamo dei semplici prodotti di marketing. Uno dei più recenti è sicuramente Arrow, la nuova serie di punta della CW, me se facciamo un piccolo saltino indietro possiamo anche trovare The Vampire Diaries, e Gossip Girl. Tre serie diverse, come genere e come storie, ma hanno un unico denominatore che le lega: l'impatto mediatico che hanno avuto. Studiati per vendere, per renderli trend-setter, e per far sognare le ragazzine. Sono telefilm che possono parlare di tutto, ma non raccontano niente, perché le storie non sono create in base alla finalità degli autori, o del messaggio che si vuole lasciare, ma sono create in base ai desideri degli spettatori. Si creano coppie, si rompono, si introducono nuovi personaggi e si fanno fuori dei vecchi, semplicemente perché devono piacere.
Saremo costretti a guardare, da ora in avanti, solo prodotti commerciali o possiamo ancora sperare di trovare dei prodotti creativi?

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4/ 5
Oleh