E allungaje 'e gambe,
aristendije 'e gambe, aritiraje 'e gambe, aricoprije 'e gambe... io
jee tajerei quee gambe! (Mimmo)
La creatività può avere diverse
fonti, può essere frutto della nostra mente, delle nostre mani,
della nostra voce, del nostro corpo. La creatività può essere anche
una cosa intima, la capacità di immagazzinare e assorbire da chi ci
circonda tic, gesti, suoni, atteggiamenti. Questo è quello che fa
Carlo Verdone quando crea un nuovo personaggio, non lo inventa con la
sua mente, le sue mani, la sua voce, il suo corpo, ma usa tutti
questi mezzi per proiettare tic, gesti, suoni ed atteggiamenti
altrui.
Ogni suo personaggio, anche il più
bizzarro, nasce da una persona realmente esistente, e a volte da più
persone rinchiuse in un unico personaggio.
Negli anni '80 Verdone sbanca i
botteghini con i suoi film, che raccontano la Roma e l'Italia del
momento. Personaggi realistici anche se a volte estremizzati, ma pur
sempre genuini.
La commedia di Verdone riprende il
cinema italiano ad episodi dei decenni precedenti, trasportando in
alcuni film anche tre o quattro personaggi differenti interpretati da
lui stesso.
In “Bianco Rosso e Verdone” (1981)
i tre protagonisti percorrono l'Italia per andare a votare, e a farci
compagnia sono Mimmo, il cocco di nonna, il classico ragazzone
sfigato e fregnone, costretto ad occuparsi della nonna durante questo
viaggio pieno di esilaranti imprevisti, Pasquale, emigrante italiano
in Germania, che torna nel bel paese per votare ma viene colpito da
qualunque forma di sfortuna in sole 24 ore, e infine c'è Furio,
l'avvocato pignolo, maniaco, ossessivo e pedante, che alla fine
resterà solo, quando la sua amata Magda fuggirà dalle sue
insopportabili manie.
I tre personaggi ricalcano tre
prototipi di uomo italico, dall'impacciato e timido mammone,
all'ignorante ed ingenuo lavoratore, finendo con l'esasperante uomo
borghese.
Questi i personaggi caratteristici di
una Italia a cavallo tra anni '70 e anni '80, personaggi in parte
ispirati a persone reali (Mimmo, specie nel suo modo di parlare, era
ispirato all'amico e vicino di casa di Carlo da bambino), e poi
modellati sullo stile di vita di quegli anni.
La vena creativa di Verdone in questo
film sta proprio nell'esporre tre personaggi completamente diversi
tra loro, in tutto, ad eccezione di una cosa, la solitudine, che
chiude molti film del regista romano. Infatti i tre personaggi della
storia si trovano alla fine soli ed esasperati dal viaggio che hanno
vissuto; la nonna di Mimmo muore proprio nel momento del voto,
Pasquale ha perso tutto ciò che aveva lungo il viaggio, persino
l'automobile, Furio viene abbandonato dalla esasperata Magda
(personaggio chiave del film) e dai figlioletti Anton Giulio ed Anton
Luca.
E anche qui c'è la maestria di
Verdone, nonostante la sorte finale comune, la solitudine arriva a
tutti e tre in maniera diversa, per motivazioni differenti,
arricchendo i personaggi di sfumature preziose per il film.
Il cinema italiano è sempre stato
ricco di grandi nomi, ma solo Verdone è riuscito a coordinare storie
e personaggi diversi in un unico film, interpretando tutti i
personaggi senza renderli minimamente somiglianti tra loro. Non
importa che il volto sia sempre quello di Carlo, in quel momento i
volti, i gesti, i tic, i modi di parlare, di muoversi, di pensare
sono di Mimmo, Pasquale, Furio, rendendo questi tre nomi tre
personaggi che ancora oggi tutti conosciamo e nei quali ci possiamo
immedesimare.
Pronto, parlo col
servizio percorribilità strade? Ah buongiorno, senta io sono un
socio ACI numero di tessera 917655 barra UT come Udine Torino; la
disturbavo per avere qualche delucidazione dato che mi devo recare a
Roma a votare.
Senta ho sentito dal bollettino dei naviganti che è in arrivo un'area depressionaria di 982 millibar, e questo purtroppo mi è anche confermato da un fastidiosissimo mal di testa che sopraggiunge ogniqualvolta c'è un brusco calo di pressione; d'altro canto, caro amico, questo è il prezzo che dobbiamo pagare noi meteoropatici.
Senta, io le domandavo questo, secondo lei, partendo fra circa... 3 minuti e mantenendo una velocità di crociera di circa 80/85 chilometri orari... secondo lei faccio in tempo a lasciarmi la perturbazione alle spalle diciamo nei pressi di Parma? (Furio)
Senta ho sentito dal bollettino dei naviganti che è in arrivo un'area depressionaria di 982 millibar, e questo purtroppo mi è anche confermato da un fastidiosissimo mal di testa che sopraggiunge ogniqualvolta c'è un brusco calo di pressione; d'altro canto, caro amico, questo è il prezzo che dobbiamo pagare noi meteoropatici.
Senta, io le domandavo questo, secondo lei, partendo fra circa... 3 minuti e mantenendo una velocità di crociera di circa 80/85 chilometri orari... secondo lei faccio in tempo a lasciarmi la perturbazione alle spalle diciamo nei pressi di Parma? (Furio)
Condividi
Bianco Rosso e Verdone: i mille volti di Carlo.
4/
5
Oleh
spiceboy88