Ci sono molti artisti nel campo televisivo, cinematografico, musicale e letterario, che si possono definire veramente creativi; una di queste è Christina Aguilera. Personalmente non sono un sono un suo fan sfegatato, ma ciò che mi ha portato ad amare questa talentuosa cantante, è stata proprio la sua creatività artistica, che insieme al suo trasformismo, è riuscita ad ammaliarmi e quasi a farmi “innamorare” di lei.
Miss Aguilera ha attraversato diverse fasi nella sua decennale carriera, da ragazza semplice acqua e sapone che cantava What A Girl Wants e Genie In A Bottle, alla ribelle e sexy ragazza matura che cantava Dirrty su un ring, per poi approdare nella veste di donna anni 20-30 con il suo più grande successo discografico: Back To Basics uscito tra il 2005 e il 2006. Back To Basics, è un ritorno alle origini della musica, è la vena creativa, anzi l'essenza creativa di Christina estrapolata da lei e messa in quei due fantastici dischi che compongono l'album. Il concept è semplice, ma allo stesso tempo sofisticato e di gran classe. Semplice perché tutte le melodie sono molto retrò e richiedono un'accurata tecnica vocale per essere eseguite, e sofisticato per il semplice fatto che tutte le registrazioni sono avvenute con una vera orchestra. Niente è stato costruito in studio. I due dischi rappresentano due anime dello stesso concetto: abbiamo un prima parte molto jazz e moderna, mentre una seconda più retrò e più classica, che permette all'ascoltatore di immergersi in quel fantastico mondo di suoni dei primi anni del '900. La vena creativa della Aguilera, non si ferma con Back To Basics, ma prosegue nel 2011, con una nuova trasformazione creativa, dalla donna anni 30 di Back to Basics, si passa alla donna futuristica con Bionic... ma questo è un altro capitolo che approfondiremo in un altra puntata.
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Back To Basics. Christina Aguilera e la sua Vena Creativa
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Oleh
Pietro M