Ok, detta così sembra che vi stia
parlando di bipolarismo lo so, ma non avete mai sognato essere almeno
per un po' altro da voi stessi?
Forse per trovare il coraggio di fare o
dire cose che non riusciremmo mai ad esprimere, forse per dimostrare
agli altri che siamo molto di più di quello che credono, forse per
dimostrare a noi stessi di valere di più.
Henry Jekyll sapeva che stava
per concedere a se stesso una doppia vita, nella speranza di
esternare tutto quello che lui, un rispettabile scienziato della
borghesia inglese, non poteva vivere alla luce del sole. In realtà
non conosciamo i veri desideri proibiti di Jekyll, ma di sicuro il
suo ruolo 'per bene' nella Londra vittoriana di fine Ottocento gli
stava stretto.
No, non credo il suo unico desiderio
fosse sfidare la scienza, o semmai questo era il motivo che gli
appariva più plausibile, più accettabile, perché se il suo unico
desiderio fosse stato questo, si sarebbe fermato al primo esperimento
su se stesso, e poi avrebbe usato qualcun altro, per vedere le
conseguenze su varie tipologie di persone, in cosa ognuno di loro si
potesse trasformare.
E invece lui si ferma su se stesso,
Edward Hyde è la doppia personalità che cercava, o sperava che lo
fosse.
Perché Hyde non si limita alla
spudoratezza dei sensi, ma si abbandona alla crudeltà, alla ferocia
gratuita, alla violenza e meschinità, non crea un alter ego con dei
limiti, ma un'altra persona da se.
Ed è qui che il desiderio balenato da
molti, ovvero poter essere per una volta altro da se stessi, una
nuova personalità coraggiosa, desiderosa di vivere e capace di
farlo, sfocia nella follia.
Chi non ritornerebbe nei propri panni
vedendosi capace di omicidi e meschinità, pur di essere diversi dal
solito?
Sareste disposti a diventare degli
assassini pur di vivere una doppia vita?
Sì, questa è follia, rinunciare ai
propri valori per essere diversi, rinunciare alla propria vita per
crearne un'altra, seppur orrenda.
Quella che Jekyll cercava era una
seconda opportunità, ma quelli che ha ottenuto sono solo danni
collaterali di una pozione creata in un momento di euforia.
Quando vi ho chiesto se abbiate mai
desiderato una doppia personalità mi riferivo all'opportunità di
dimostrarvi capaci, intelligenti, forti, valorosi, ricchi di emozioni
che di solito non riuscite a vivere, perché le persone e la società
che ci circondano ci hanno imposto dei ruoli da rispettare, e una
mattonella da cui non spostare i nostri piedi.
Quello che vi chiedo è se avreste il
coraggio di spostare il vostro piede sulla mattonella opposta alla
vostra, questo significa avere una doppia personalità nel senso
poetico del termine, avere il coraggio di fare cose di cui gli altri
non ci ritengono capaci, ma che fanno parte del nostro più intimo io.
Non credo che nell'io di Jekyll ci
fosse davvero Hyde, penso che questo sia stato solo un tentativo di
negazione di se stessi e del proprio doppio animo. Questo non è
sdoppiarsi, e rinnegarsi.
Credere in se stessi e abbattere i
propri limiti è istinto di sopravvivenza, rinunciare a se stessi e
diventare qualunque cosa, più lontana e diversa da noi possibile, è
follia.
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Ore 00 - Jekyll e Hyde: quando sdoppiarsi significa rinnegare se stessi.
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Oleh
spiceboy88