di queste onde rabbiose
di queste spume biancheggianti
di questa bocca nera
affamata di spettri, di storie e di cozze.
il mare se ne frega
della sabbia, degli scogli
del sentiero dorato per jerez
che hai percorso al lume del desiderio.
quella nube se ne frega
se interrompe luce
se ti crea una nuova luce
se nuovi dettagli porta alla luce.
quell'ago se ne frega
di dove sia il nord
di quale sia lo strappo che ricuce.
quelle ciglia che non sbattono,
battono la strada del mio infiammato pensiero
e il loro nome è scritto
con lettere di fuoco
sulle lapidi della mia memoria.
io me ne frego
di quanti pianti vi siete fatti
di quanta gente vi siete fatti
di quanto vi siete fatti
io so soltanto
che anche questa volta
non arriverò in fondo
che anche questa volta
sarà solo un gioco,
che non sarà l'ultima volta:
ardente, scottante
l'acqua bolle
su un fuoco di paglia.
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E che ti devo dire? momento di spleen e sfiducia
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Oleh
Poex