domenica, giugno 30, 2013

Teseo - Canto Sesto

a queste parole il principe,
che era stato sino ad allora sicuro
di aver ingannato l'intera Creta
nascondendo
il legno all'interno del corpo,
come l'ippico inganno l'igneo
che prese la città di ilio,
però al contrario,
perse il lume della ragione,
e precipitandosi giù,
non fece caso alla presenza
della punta della sbarra
ancora saldamente inserita
là dove prime era stato
ucciso il minotauro.
dilaniato dal dolore,
piomba a terra 
dopo essersi 
disimpigliato dallo strumento di piacere
che contro di lui si era malignamente rivoltato.
ancora zoppicante per la verga,
il mostruoso membro del mostro e la sbarra traditrice,
accusa un pungente fastidio
causato dalla scheggia che ancora è confitta nella sua carne.
"che hai, mio principe,
che ti affligge
e ti obbliga a saltellare come
nel letto di mio padre le concubie calcidiche?"
"Arianna, figlia di Minosse,
sappi che il mio inganno 
mi è costato un grande prezzo
in termini di legno:
una scheggia
della verga che ho ricavato
dalla balaustra della nave che mi ha portato
a Creta è ancora confitta 
nel mio principesco ano,
e ad ogni passo sempre più profondamente
nella carne spinge e affonda."
a queste parole pericolosamente
si illumninano gli occhi nelle orbite
alla figlia del defunto re
"ma se è solo quello il vostro problema,
o sire, posso aiutarvi io."
detto ciò, 
da dietro la schiena
(dove sino ad allora le aveva tenute)
tira fuori due mani
smisurate,
assai simili per dimensioni
agli zoccoli del fratellastro.
Lesta, prima che possa Teseo scappare,
infila prima la sinistra poi la destra
nel culo del principe di Atene,
grande dolore procurandogli
per le dimensioni
e grande piacere causandogli
per la liberazione dalla spina.
"Principessa, grazie davvero,
come potrò sdebitarmi?"

Condividi

articoli simili

Teseo - Canto Sesto
4/ 5
Oleh