Marilyn Monroe (by Sam Shaw, 1958) |
Le persone dolci non
sono ingenue né stupide, né tanto meno indifese. Anzi, sono così
forti da potersi permettere di non indossare nessuna maschera. Libere
di essere vulnerabili, di provare emozioni, di correre il rischio di
essere felici
Siamo giunti al termine di questo
viaggio attraverso gli adulti e la loro innocenza, e dopo aver
parlato di maniacali collezioni, travestimenti fumettistici, canzoni
innocentemente rock, è l'ora di lasciare spazio all'incarnazione
dell'innocenza, alla prima ed inimitabile icona pop, una diva che ha
fatto della suo distratto divismo e del fanciullesco sorriso le sue
armi.
L'imperfezione è
bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente
ridicoli che assolutamente noiosi.
Marilyn Monroe (by Sam Shaw, 1956) |
Quello che viene a volte confuso con
leggera fatuità è in realtà una necessità di sentirsi innocenti e
bambini, una necessità di vivere una spensieratezza che ci è stata
negata da bambini.
Marilyn era questo prima di essere una
diva, una donna che aveva bisogno della leggerezza per affrontare i
tanti problemi e drammi che la vita le aveva posto davanti.
Quando ero piccola,
nessuno mi diceva mai che ero carina; bisognerebbe dirlo a tutte le
ragazzine, anche se non lo sono.
Si potrebbe pensare che Marilyn fosse
la donna più fortunata, amata, bella, perfetta dell'epoca, anzi di
tutti i tempi, ma la Monroe aveva affrontato una infanzia tra
famiglie affidatarie e orfanotrofi, una madre colpita da diversi
disturbi mentali, fino al punto di dimenticarsi, nel vero senso della
parola, dell'esistenza di sua figlia, abusi sessuali, matrimoni
sempre terminati male, qualsiasi tipo di lavoro, anche il meno
onorevole, per sopravvivere, e diversi problemi di salute che le
hanno impedito nel suo ultimo anno di vita di girare film e lavorare
a tutte le pellicole propostele.
Ed una eterna solitudine ed infelicità,
che la portò ad abusare di medicinali e barbiturici, gli stessi che
la portarono alla morte la notte del 5 agosto 1962.
Non starò qui a fare teorie sulla sua
sospetta morte, sui complotti, sui Kennedy, perchè che sia stato un
suicidio, un incidente, un omicidio, nulla cancellerà la turbolente
anima di questa donna, che usava il sorriso per assaporare una
innocenza ed una infanzia negate e rubate.
La gente non mi vede!
Vede solo i suoi pensieri più reconditi e li sublima attraverso di
me, presumendo che io ne sia l'incarnazione.
Marilyn Monroe (by Nickolas Murray, 1952) |
Marilyn è diventata per milioni di
persone, specie dopo la sua morte, una icona indiscussa del cinema e
della moda, perchè con quell'aria distratta e un po' infantile
incantava tutti, e con la sua bellezza e la sua sensualità
convinceva chi ancora non credeva nella stella di Hollywood.
La abilità di Marilyn è stata proprio
quella di saper unire in un unico personaggio la bambina e la donna,
la bambola e la diva, un po' come un angelo e un diavolo che
condividevano lo stesso abito di paillettes, gli stessi boccoli
biondi, e la stessa tonalità di rossetto.
Le donne sono dotate di
due armi formidabili: il trucco e le lacrime. Fortunatamente per gli
uomini, non possono essere utilizzate contemporaneamente.
La femminilità è ancora più
attraente se dolcemente ammiccante, e l'innocenza è ancora più
stuzzicante se sessualmente provocante.
La Monroe aveva capito tutto questo, e
ci giocava in parte, ma probabilmente lei era davvero fatta così, e
il suo successo era dovuto proprio a questa dualità, a queste due
anime che lottavano tra loro, tra divertimento e tristezza, tra sogni
e reali dolori, tra sesso e amore.
Tutto nella storia di Marilyn ha un
doppio risvolto, e tutto può essere visto sotto queste due luci
diverse, ma una non esclude l'altra.
Non sarò soddisfatta
finché la gente non vorrà ascoltarmi cantare senza aver bisogno di
guardarmi.
Marilyn Monroe (by George Barris, 30 giugno 1962) |
Marilyn sapeva di essere bella, e sapeva che avrebbe dovuto pagare un prezzo anche per quello. Forse la sua bellezza era la fonte del suo successo, visto che lei stessa non credeva nelle proprie doti recitative, ma quello che resterà impresso in tutti noi sarà quel sorriso da bambina, quegli occhi sinceri, e quell'aria spensierata qualunque cosa facesse o dicesse.
Non sono stata abituata
alla felicità: è qualcosa che non ho mai dato per scontato, ma
pensavo che sarebbe arrivata con il matrimonio.
Perchè nonostante Marilyn dicesse di
preferire una tiara di diamanti ad un bacio, era il calore umano che
quella ex bambina maltrattata cercava in chi le si avvicinava, per
questo si innamorava così facilmente, e altrettanto facilmente
restava delusa dalle persone.
Non so chi fosse davvero Marilyn, ma
senza dubbio Norma e la sua innocenza son sempre state la parte più
importante di una icona patinata scappata troppo in fretta da una
vita che forse le aveva dato tutto, o forse niente.
Sapevo di appartenere
al pubblico e al mondo, non per il talento o la bellezza, ma perché
non ero mai appartenuta a nient'altro o a nessun altro.
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Ore 12 - L'iconica innocenza di Marilyn
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Oleh
spiceboy88