venerdì, maggio 24, 2013

Peana dei Traditi


E il Destino dal trono suo d'ossa s'alzò,
tonanti pronunciò parole, e come incendio furioso
rombava la voce sua.
"Figli, che non traditori, traditi siete,
mio è il dolore vostro,
nel Tartaro infernale
senza appiglio nè perdono
scagliarvi devo, chè così
ha imposto l'Umana Provvidenza."
Impotente pareva il Sire,
della distesa umana innanzi a lui schierata
offuscato l'aureo lucore pareva,
quando s'alzò, e parole di guerra
con voce di lama sputò un viandante solitario:
"Sire, come un'asse bascula e barcolla,
così è l'animo degli uomini deboli,
e a loro appartiene la Provvidenza degli uomini.
E perduto io non sono, nè gli altri con me."
Così parlò, e il silenzio attorno a lui
roboante s'aprì.
L'un l'altro nel tradito esercito formavansi,
all'attenzione i confusi e i persi chiamando.
E come fulgore fulgore richiama,
e fiamma richiama fiamma, e la infiamma,
salda l'unità dei traditi si forma,
alle parole di nera vendetta
del Viandante.
"Compagni, Fratelli, giunto è il giorno
del tradimento e del massacri, perduti i viandanti
e infranta la spada che fu sana.
Caduti l'onore e i giuramenti senza interesse offerti,
l'acquisito sangue, come proprio accolto, offerto il proprio,
la sempre con gioia fedeltà del cuore donata,
giacciono al suolo, riversi,
e vitrei gli occhi al sole e al vento
guardano, senza vista, nelle orbite, nei corpi
sdraiati e scomposti nel fango insanguinato.
Ogni lacrima d'Amor tradito, ogni goccia di mare,
amara, dal cuore e dagli occhi sfuggita,
che d'Amor fiamma ha spento,
e vento del pianto le ceneri ha disperse,
piangeranno quelli che un tempo lealtà e fiducia giurarono.
Gli amici d'un tempo, compagni d'armi,
che con noi, canne d'addestramento incrociarono,
hanno ordito complotti nell'ombra
e fiducia per cupidigia nei rovi vollero gettare.
Non staremo ancora più noi qui a guardare,
già finito il breve pianto e il lutto.
Sangue unghie e denti e lame reclamano.
Il nostro dolore finisce ORA, e ORA
l'ombra il vostro tradimento punisce,
il vostro sangue reclama.
S'erge Vendetta e Giustizia cade,
Pietà fugge nel vederci levare, o fratelli,
a voi traditori, sommersi ci alziamo,
spina nel vostro piede,
rovo nella vostra mano,
e la vostra rovina con ogni forza ognun di noi punta.
Mareggiate intere di livido odio vi sommergeranno,
torrenziali piogge di sangue vi soffocherà,
le traditrici lingue vostre lingue d'impiccato enfiate siano,
chè l'ombra greve, zuppa di sangue nel sangue vi anneghi.
Andiamo, fratelli,
armate di falci le mani e morte mietete,
nell'ombra colpite, folgore spietata, imprevista e imprevedibile siate."
Così alla folla dei Perduti parlò,
e rombo di tuono si chiuse acclamante su di lui, Viandante Solitario.
Chiuse, impotente, il Sire gli occhi.

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Oleh