lunedì, marzo 18, 2013

Ore 12 - Tutta colpa del...Sesso!




Brontolo: "è una femmina, e tutte le femmine sono perfide, piene di arti subdole"

Mammolo: "cosa sono le arti subdole?"

Brontolo: "non lo so...MA NON MI FIDO".






Da quando quella sventurata di Eva ha colto la mela, noi donne non abbiamo avuto più pace: siamo il flagello dell’umanità, nate per insidiare l’uomo con le nostre “arti subdole”. Io però due appunti li farei a Brontolo e a tutti quelli della sua risma: non è che siamo noi le perfide ingannatrici, siete voi che, ragionando con solo alcune parti del vostro corpo, vi fate voltare e rigirare come delle frittatine…

Comunque, evitando di addentrarci troppo in questo insidioso argomento, vorrei porre l’attenzione di quei due o tre che si sforzeranno di leggere l’articolo fino in fondo (da notare il sottile e arguto riferimento a Manzoni e ai suoi venticinque lettori- con la piccole differenza che per me i lettori saranno veramente due o tre) sui casi strani della nostra amata lingua italiana ( e vabbè, oggi voglio proprio scimmiottare Manzoni…).

Avete mai notato quanto la grammatica italiana sia sessista? Per prima cosa quando dobbiamo far riferimento ad un gruppo eterogeneo di persone, composto da maschi e femmine, usiamo il maschile, anche se all’interno di questo gruppo vi è solo un maschio; inoltre, per alcuni nomi di mestieri, non esiste il corrispettivo femminile: come chiamiamo un rettore universitario donna? Rettrice? Un pilota di aereo? Pilotessa? Un ferroviere donna? Ferrovvieressa? E no, usiamo comunque il maschile. Storicamente queste erano professioni prettamente maschili, per questo motivo non hanno il corrispettivo femminile, niente di grave in fondo, basta che almeno queste carriere siano effettivamente aperte anche alle donne.

La “tragedia” si compie per altri nomi in cui la versione maschile vuol dire una cosa e quella femminile … beh solitamente è un sinonimo di “prostituta”. Volete la prova?

Si parte dalle professioni:
·          Cortigiano- uomo di corte / cortigiana- prostituta
·         massaggiatore uomo che fa i massaggi / massaggiatrice- prostituta
·         intrattenitore-  uomo aperto e socievole / intrattenitrice- prostituta
·         il professionista- uomo che sa svolgere il proprio mestiere / la professionista- donna che sa svolgere il suo mestiere di … prostituta.
·         Cubista- seguace della corrente del cubismo/ cubista- non chiamatela ballerina da discoteca ma: prostituta
·         Uomo pubblico- un politico, un attore ecc.. / donna pubblica- prostituta
·         Stewart – cameriere dell’aereo / hostess- lo so, è un po’ forzato, ma quando pensate alle hostess pensate alle prostitute…
·         Accompagnatore- musicista che accompagna il cantante/ accompagnatrice- prostituta, però di quelle raffinate!
·         Peripatetico- filosofo, seguace della dottrina Aristotelica / peripatetica- prostituta, nulla di filosofico o di aristotelico

Seguono qui i modi di dire più frequenti:
·         Uomo disponibile- uomo generoso e sempre a disposizione/ donna disponibile- prostituta
·         Uomo di strada- uomo rude e fattosi da sé/ donna di strada- prostituta
·         Uomo facile- uomo con la quale è facile interagire / donna facile- ma che ve lo dico a fare?
·         Omaccio- dispregiativo che indica un uomo poco educato o molto robusto / donnaccia- prostituta
·         Uomo senza morale- dissoluto e senza scrupoli / donna senza scrupoli- prostituta
·         Uomo da poco-  uno che non vale nulla / donna da poco- prostituta
·         Buon uomo- uomo gentile ed onesto / buona donna- buona sì, ma a fare la prostituta
·         Uomo allegro- uno a cui piace la bella vita / donna allegra- prostituta

E per concludere questa carrellata, segue un elenco di nomi maschili totalmente eterogenei che però, nella versione femminile, rientrano irrimediabilmente nella stessa categoria: i miracoli della lingua italiana fanno sì che un semplice Maiale diventi al femminile una Maiala,  che un innocuo Zoccolo di legno si trasformi in una Zoccola (topo di fogna o prostituta, a voi la scelta) e che uno Squillo del telefono diventi una Squillo.


Ma la versione maschile di prostituta? Non esiste! E Puttana? Puttano non va bene, vero? Troia? No, non indicherò mai nessuno con il termine “Troio”. L’unico termine per indicare un uomo che vende il proprio corpo per offrire piacere ad una donna è “gigolò” che, guarda caso, non è nemmeno italiano. 



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Oleh