sabato, aprile 05, 2014

All by myself.

Venerdì sera. Troppo stanca per presumere e ipotizzare di attivare il cellulare (e il cervello) e chiedere a qualcuno di uscire, troppo svogliata per mettermi a letto; decido così di cercare un film da vedere in streaming e da brava single punto sul “Diario di Bridget Jones”. Certo non ho 32 anni e non sono una donna in carriera ma qualche similitudine la inizio a vedere.
Delusa dagli uomini, mangio quanto mi pare, bevo quando ne ho voglia e fumo le sigarette che mi vanno senza rimpianti, passo gran parte delle serata al computer a sognare un mondo fantastico o ad immergermi in qualche lettura intellettuale e filosofica.
Non esco spesso, non parlo spesso e quando lo faccio non sono sempre dolce.
Come se non bastasse ho un fisico che mi porta a dimostrare molti anni in meno di quanti ne abbia e così mi ritrovo a dover spiegare a tutti che quella sulla carta d'identità non è mia sorella, ma sono io e non ho 12 anni, posso entrare nei locali, comprare ogni cosa e guidare.
Posso persino bere negli Stati Uniti.
Per cui non sono una bambina e lo so che tutti mi dite che è un dono perché quando avrò 40 anni nessuno saprà indovinare la mia età, ma sono stufa di sentirmi chiedere come mi trovo a scuola, come stanno i compagni e quale sarà la mia prossima gita. Sono una donna, in tutto e per tutto.
Nessun mistero.

Comincio a vedere il film e mi rendo conto di quanto sia tutto così reale. Quando sei single sei etichettato dal resto del mondo e non hai via di scampo.
La gente cerca di accoppiarti ad altre persone sconosciute ed imbarazzanti e ogni volta che esci con i tuoi amici fidanzati sei la poveretta da compiangere a cui o non faranno domande sulla vita amorosa perché “poverina potrebbe offendersi” oppure (ancora peggio) le faranno e dopo varie risposte evasive, passeranno la serata a compiangerti e a sottolineare che prima o poi quello giusto arriva per tutti.
Ma non capiscono che non ci crediamo all'amore da commedia romantica, che non vogliamo il principe azzurro col cavallo bianco (certo però gli occhi azzuri non li rifiutiamo), ciò che bramiamo è qualcuno con cui condividere la vita di tutti i giorni, poter parlare veramente e divertirsi.
Non progettiamo il giorno del matrimonio e non stiliamo liste di ipotetici invitati.
Non vogliamo la classica cerimonia pomposa a cui tutti sorridono apparentemente felici.
La realtà. Ecco, la realtà e la verità sono la risposta. Questo cerchiamo.
La quotidianità, ciò che succede tutti i giorni.

La vita non è un “vissero felici e contenti”. Povere illuse quelle che ci credono.
E lo so che ora arriccerete il naso e penserete che le mie sono parole “ piuttosto acide”, ma non mi importa. La penso così da quando avevo 8 anni e volevo essere un'eroina come Xena che gli uomini se li mangiava e li stendeva con un super calcio.

E no, non ho la fortuna di aver incontrato un Mister Darcy o un Hugh Grant fascinoso, ma magari una via di mezzo si potrebbe avere, a domicilio, una sera d'inverno, quando si ha bisogno di essere riscaldate.
Sempre che aprendo la porta non mi scambi per la “cucciola” di casa. Ma sto divagando.

Credo che in fondo noi single siamo piuttosto riconoscibili, parliamo senza problemi e andiamo sempre a finire in situazioni assurde con persone complicate che non sanno quello che vogliono o dopo un periodo di smarrimento arrivano troppo tardi.
Sappiamo riprenderci (o quasi) da ogni botta e siamo senza pregiudizi, spericolati e pronti a fare ogni cosa (se mi proponete di andare in Alaska o in Indonesia io ci vengo).

Quello che mi piace indistintamente di noi single è il sapercela cavare. Alla fin fine riusciamo ad uscire anche dalle situazioni più imbarazzanti, quelle che non sembrano finire mai.
Quelle cene da amici, gli interrogatori, le insinuazioni dei genitori o lo stupore nel sentire che non ti piace fare determinate cose che invece ora tutti amano, perché se non le fai sei un povero perdente.
Dopo un'ora e mezza di film queste considerazioni sembrano essere lì pronte ad uscire e non puoi ignorarle per tanto tempo.
E non mi importa se sono cose ritrite: se avrete da ridire o se azzarderete a sostenere che sono giovane e ho tutta una vita davanti, vi risponderò senza peli sulla lingua.
L'età non conta, ci sono così tanti “adulti” stupidi che potrei riempire una piscina grande quanto l'America.
In più, come se non bastasse, voi altri ora siete tutti fidanzati e solo pochi di voi è realmente innamorato. La moda è questa e tutti la seguite, ovviamente.
Bene invece, ora che i tempi sono cambiati io sono tornata single. Perché non mi piace essere come voi.
Io ho una mia identità e ho sempre il coraggio di dire la mia. Non sono un pappagallo, con tutto il rispetto per il bellissimo animale che è.

Ho il coraggio di dire che sono single. Vivo la mia vita, combatto per realizzare il mio sogno (lavorativo) e riportando una frase dal film in questione: “mi piaccio così come sono”. E questo è tutto gente.

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4/ 5
Oleh