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musica
passato
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Cher, immagine promozionale del 1965. |
Spesso il passato
musicale di un artista viene dimenticato, o ignorato, dai fan più
giovani, o dalle generazioni successive. Altre volte invece i vecchi
fan snobbano i nuovi lavori, perché legati ai precedenti.
Se vuoi conoscere un
artista, davvero, devi ascoltare la sua musica del passato, per
capire quella del presente, e devi ascoltare quella del presente per
vedere la sua evoluzione.
Questi limiti alle volte
lasciano gli ascoltatori più distratti in un limbo da cui è
difficile uscire.
Nel mondo del pop spesso
si insegue un artista per la hit del momento, ignorando il suo
passato, o perdendo il suo futuro.
Pensavo al passato della
musica, e a come le grandi dive siano nate in decenni in cui molti di
noi non erano neanche ancora nati. Ma è grazie a quel passato se noi
le ascoltiamo ancora oggi.
Ho deciso quindi di
volare in quattro vecchi decenni musicali con quattro dive del
passato, e del presente, raccontandovi come hanno iniziato, e magari
un giorno vi racconterò dove sono oggi.
Non potevo che partire
dagli anni '60, quando si affacciava alla musica l'unica donna ad
essere stata prima in classifica in ben 6 decenni!
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All I Really Want To Do (1965) |
Si avete capito bene, sto
parlando dell'indistruttibile Cher, un colosso della musica che dagli
anni '60 ad oggi ha realizzato quasi trenta studio album, sempre in
vetta alle chart mondiali.
Ma chi era Cher negli
anni '60?
Cherilyn
Sarkisian LaPierre era una ragazza con dei lunghissimi capelli
neri, che dopo aver iniziato la strada musicale con il primo marito,
Sonny Bono (Sonny & Cher), decide ben presto di iniziare una
carriera solista che la porterà a diventare una icona mondiale, non
solo della musica.
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The Sonny Side of Chér (1966) |
Cherilyn diventa Cher
semplicemente, per tutti, e come qualcuno dice ironicamente, Cher non
ha cognome, come Gesù. Prima delle parrucche colorate, le decine di
operazioni di chirurgia estetica, prima dei costumi più bizzarri,
prima della brillante carriera cinematografica, prima di diventare la
più grande icona gay della storia, Cher era una cantante folk-rock,
tutta chitarra, trombe e voce.
Prima di diventare a
colori, Cher era il faccino in bianco e nero più famoso nella musica
femminile anni '60, dove il suo sguardo ammaliante da Cleopatra
(quanto calcava con quel mascara!) e i luccicanti capelli neri erano
sinonimo della buona musica.
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Chér,
1966 |
Tra il 1965 e il 1969
Cher realizza ben sei album di inediti e una colonna sonora, anche se
un brano spicca tra tutti i singoli realizzati in quegli anni:
Bang
Bang (My Baby Shot Me Down)” (
The Sonny Side of Chér, 1966)
è presto diventato uno dei
brani più famosi della storia della musica, coverizzato da decine e
decine di artisti, e pochi sanno che la versione originale è proprio
quella di Cher, scritta per lei dal marito Sonny Bono.
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With
Love, Chér,
1967 |
Se dovessi indicarvi dei brani di
Cher di questo decennio assolutamente da ascoltare, a parte Bang Bang
che è un must, vi consiglierei All
I Really Want To Do (All
I Really Want To Do,
1965), il singolo di debutto di Cher, cover di Bob Dylan, un
accattivante pezzo pop-folk che parla dell'amicizia dopo la fine di
un amore; Needles
And Pins
(All I Really Want
To Do,
1965), un classico pezzo anni '60, giocato tutto tra voce, chitarra e
percussioni; The
Girl From Ipanema (The
Sonny Side of Chér,
1966) una delle poche incursioni, purtroppo, di Cher nella bossa
nova; e come resistere al ritmo contagioso di It's
Not Unusual (The
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Backstage,
1968 |
Sonny Side of Chér,
1966), uno dei primi grandi pezzi pop, cover di Tom Jones; la
malinconica ballata soul Sunny
(Chér,
1966), che parte solo con la voce di Cher, per poi caricarsi dei
suoni di tutta la band, uno dei testi più belli; la dolcissima Alfie
(Chér,
1966), colonna sonora dell'ononimo film; a metà tra pop e jazz
troviamo You
Better Sit Down Kids
(With
Love, Chér,
1967), uno dei primi brani a parlare di divorzio, argomento tabù in
quegli anni, un pezzo forte che spiega ai bambini cosa accadrà una
volta che i genitori non saranno più insieme, un pezzo molto
coraggioso registrato poi anche in italiano con il titolo di Bambini
Miei Cari (Sedetevi Attorno); pezzo forte con un sound potente, maestoso, cupo, è Mama
(When
My Dollies Have Babies)
(With
Love, Chér,
1967), accompagnato da un coro di bambini, anche questo poi inciso in
italiano; la chitarra iniziale di Go
Now
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3614
Jackson Highway,
1969 |
(Backstage,
1968) è uno degli intro musicali più belli che abbia mai ascoltato,
e ci indirizza verso il cambiamento musicale degli anni '70; il
violino della ballata folk Reason
to Believe
(Backstage,
1968) vi stregherà e vi fa spingere replay ancora, ancora e ancora,
solo archi e voce per un pezzo sublime che non ha bisogno d'altro;
senza dubbio va menzionata The
Click Song
(Backstage,
1968), una canzone tradizionale africana, reinterpretata
magistralmente da Cher, probabilmente il pezzo più “assurdo”
della sua intera discografia; con For
What It's Worth
(3614
Jackson Highway,
1969) Cher fa un salto verso il rock, che tornerà, con un pizzico di
indian-country, negli anni successivi; il pezzo più di carattere di
questa fine anni '60 è I
Walk
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Chastity,
1969 |
On Guilded Splinters
(3614
Jackson Highway,
1969) dove jazz, pop, rock, soul e country si combinano in un pezzo
incisivo anche se un po' ripetitivo; e concludiamo il nostro viaggio
con Chastity's
Song (Band of Thieves)
(Chastity,
1969), una mid-tempo rock che, come il film di cui è colonna sonora,
prende il nome dalla prima figlia di Cher, Chastity Bono (oggi Chaz
Bono), e che chiude definitivamente gli anni '60 di Cher, i suoi
lavori con Sonny, e il suo folk-pop.
Cher
passerà al pop e al rock negli anni '70 e '80, con un approdo alla
dance negli anni '90 e 2000, e un ritorno rock, pop, dance e ballad
nel 2013 con Closer
to the Truth,
ma questa è storia recente, anzi recentissima...
La
prossima settimana? Andremo negli anni '70, con un'altra grande diva
della musica. Un indizio? La disco music vi dice nulla?
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Diva '60: Cher e il folk pop.
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5
Oleh
spiceboy88