sabato, luglio 06, 2013

Teseo - Canto Settimo

e arianna maliziosa,
si rivolge a Teseo con occhi di cielo
promettenti tempesta.
"tu che primo tra gli uomini
la nerchia del minotauro affrontasti,
oserai anche rischiare l'ira degli dei
ai quali sono consacrata sacerotessa,
portandoti a letto anche me?"
"ma arianna, sei un cesso!"
così rispose teseo dalla testa di cazzo,
dal cuore di idiota e dalla lingua di imbecille.
"almeno portami con te! qui sono la figlia
del re, non posso neanche andare a battere
o concedermi al primo pezzente per strada"
così si era abbassata a parlare la figlia di Minosse,
che grande (per modo di dire) si era levato tra i re
e ora giaceva scomposto in terra.
Immemore della grandezza sputa sull'onore del padre la figlia
e si offre allo straniero ancora più volte,
ottenendo sempre un netto rifiuto.
"arianna, che disperazione,
non hai capito che sono culattone?
adesso per convincerti prima
mi tocca pure parlarti in rima
e se ancora non mi credi,
devi essere cieca, non ci vedi?
il mio culo è tutto sfondato, 
per gli innumerevoli peni che l'han penetrato
e ancora non hai visto niente, perchè io in giardino,
arrivando ho scortecciato un pino,
e l'altro giorno, gareggiando con una troia,
con il solo ano ho sradicato una sequoia.
dopo questa pessima dimostrazione in rima
sei sempre convinta
di riuscire a portarmi sotto le lenzuola?"
disillusa, arianna dagli occhi di pozzanghera
risponde amareggiata e in preda al disgusto
"Mamma mia, sei proprio frocio nel midollo!
Ateniese, accompagnami almeno su una qualche isola sperduta
dove il mio viso non sia conosciuto
e possa liberarmi della verginità che mi tiene schiava?"
"questo potrei anche concedertelo, 
ma dovrai convincere i miei compagni,
che sulle navi non portano male le donne."
"senza alcun problema ce la farò, sappilo."
"e dimmi, diabolica figlia di cornuto padre,
come hai intenzione di convincere le donne?"
"Mio padre era simile a te, ma aveva gusti maschili e femminili.
aveva fatto venire dalla numidia
otto negri dal membro spropositato,
secondi solo al mostro mio fratellastro
che tu hai ucciso
grazie ad un colpo di culo. già sai, ti brillano gli occhi.
l'ottavo lo puoi tenere tu."

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Oleh