Il logo dell'Eurovision Song Contest 2013: "We Are One" |
In questo periodo non si fa altro che parlare di questo continente come una terra divisa, per colpa della crisi, e a causa del ruolo preponderante di certe nazioni rispetto ad altre. L'edizione 2013 dell'Eurovision Song Contest ci voleva davvero, proprio per questo: il palco di Malmö ha unito tutt'Europa già sin dallo slogan We Are One, mentre fan e simpatizzanti delle nazionalità più disparate si scambiavano opinioni e commenti sui vari partecipanti.
Il palco dell'Eurovision Song Contest 2013, nella Malmö Arena |
Lo show musicale più grande al mondo, con una platea media di 120.000.000 spettatori non ha deluso: sotto la direzione della Sveriges Television, e sotto la scure di una spending review più che doverosa dopo i 100 milioni di € spesi dal predecessore Azerbaijan l'anno scorso, il Paese scandinavo conosciuto per gli ABBA, per l'IKEA e Zlatan Ibrahimovic (simboli ricorrenti, insieme alle polpette di carne, al latte che consumano a tonnellate, ai festeggiamenti di Midsommar, agli abiti da vichinghi e tanto altro, nello spettacolo di metà serata) ha confezionato uno spettacolo moderno e altamente godibile nonostante la grande differenza di gusti tra il pubblico occidentale e quello russo-slavo, ripercorrendo anche la storia dell'eurovisione dal 1956 ad oggi, e rievocando gli stellari nomi di Gigliola Cinquetti, Domenico Modugno, Lys Assia, Cèline Dion, ABBA, Lulu, Olivia Newton-John, Dana International, Johnny Logan, Carola Häggkvist, France Gall, Katrina And The Waves, gli Herreys e Alan Sorrenti.
Ma, come affermato anche dalla canzone svedese The Winner Takes It All...chi ha portato a casa il trofeo musicale più ambito del continente?
Emmelie De Forest, 20 anni - Danimarca |
Risposta: la DANIMARCA. Con 281, Emmelie De Forest, 20 anni e una voce che molte possono solo invidare, ha stregato la Malmö Arena e gran parte del pubblico da casa con l'esecuzione di Only Teardrops. Un'esibizione magica, poetica e senza alcuna sbavatura nè stonatura, con il tocco in più dato dal tin whistle. C'è anche da dire che, sin dalla sua vittoria al Dansk Melodi Grand Prix il 26 gennaio 2013 era stata annunciata come favorita assoluta, con quote che i bookmakers hanno fissato tra 2.50 e 5.00 (per confronto, Marco Mengoni era quotato 20-25 volte la somma scommessa). Ma ecco il brano vincitore. L'appuntamento è quindi il 13, 15 e 17 maggio sull'altra rampa dell'Oresundsbron, il ponte che collega Malmö (città ospitante del 2013) e Copenaghen (probabile sede dell'edizione 2014).
Dietro di lei un vuoto non proprio eccezionale, solo 47 punti. A sorpresa sul podio torna la nazione partecipante più orientale, l'Azerbaijan, con un cantante piuttosto bravo, Farid Mammadov, che è stato aiutato parecchio anche dall'esibizione sofisticata, caratterizzata da una teca di vetro in cui, sotto l'artista, vi era un uomo vestito tutto di vero che si muoveva specularmente, a rappresentare la sua ombra e i suoi sentimenti nascosti. 234 per la nazione vincitrice del 2011, che sin dalla sua prima partecipazione è abituata ai piani alti della classifica (8° nel 2008, poi 3°, 5°, 1°, 4° e ora 3°). Riascoltiamola.
Al terzo posto si piazza, meritatamente, una fresca bellezza mediterranea...che però viene dall'Ucraina. Alcuni suoi avi si trasferirono infatti dall'Italia nelle sterminate pianure intorno a Kiev. E infatti Zlata Ognevich la potreste scambiare per un'affascinante e formosa donna del meridione italiano, specie se lei si mette a cantare divinamente "E Poi" di Giorgia in duetto con Marco Mengoni, come ha fatto durante un'intervista che ha rilasciato a un sito inglese. Sul palco svedese ha portato un brano che sembra uscito direttamente da una fiaba dei fratelli Grimm, con tanto di gigante che la prende in braccio e la porta fin sulla sua postazione al centro della scena. Per di più le sue doti vocali hanno stregato il pubblico che, alla fine dell'esibizione, ha risposto con un vero e proprio boato. Unitevi anche voi al pubblico, attratti dalla sua Gravity.
Giù dal podio, medaglia di legno, la Norvegia, ultima l'anno scorso e ottimamente riscattata dalla performance dell'eterea Margaret Berger che canta senza errori (a differenza della semifinale) la sua I Feed You My Love. Subito dopo l'Adele russa, vincitrice di The Voice Of Russia, che con la sua voce potente ma anche delicata ha portato al quinto posto la ballata What If. A sorpresa, invece, al sesto posto si piazza la Grecia, che negli ultimi dieci anni è finita sempre nei primi 10 (eccetto che nel 2012): artefici del "miracolo" di una nazione che era persino sull'orlo del ritiro dalla manifestazione è stata la band folk-rock Koza Mostra, che ha portato energia, gonnellini a strisce e un po' di ironia cantando Alcohol Is Free.
Al settimo posto, in risalita dal nono di Nina Zilli l'anno scorso....Marco Mengoni! In effetti il cantante esploso grazie a X-Factor e fresco vincitore di Sanremo non era proprio tra i favoriti, e il pronostico è stato rispettato. L'Essenziale non è stata accompagnata da alcuna coreografia, e per di più il colore dell'abito di Marco, blu/verde esattamente come lo sfondo e le luci, non era proprio entusiasmante, sembrava conciato come una vecchia gloria degli anni '60 (Claudio Villa, per fare un esempio). Mengoni per di più non ha mai nascosto l'insofferenza verso una manifestazione che predilige la musica dance-commerciale ai brani più elaborati dei Paesi musicalmente più all'avanguardia come l'Italia, per cui quei 126 punti sono oro colato per questo tipo di manifestazione. Grande Marco, ed ecco la sua esibizione!
A chiudere la top 10 ci sono il medico interista maltese Gianluca Bezzina con Tomorrow, la grandiosa cantante olandese Anouk che ha incantato il pubblico della Malmö Arena con la triste ballata Birds (e portando l'Olanda a un risultato che non conseguiva addirittura da 14 anni), ed un flemmatico e semisconosciuto ragazzo ungherese, ByeAlex, che nella lingua magiara ha cantato Kedvesem (My Darling). E a proposito di Anouk, ecco il video ufficiale di Birds, che ha anticipato l'uscita dell'album Sad Singalong Songs, programmata per VENERDI' 17 Maggio. Scaramanzia? Chissà.
Incredibilmente steccano molte nazioni che erano date, se non ai piani alti, almeno intorno al settimo-ottavo posto, serie concorrenti di Mengoni e Anouk. In particolare, le cosiddette Big hanno fatto registrare punteggi bassissimi: la Germania, dopo tre anni in stato di grazia, torna a livelli deprimenti, con Natalie dei Cascada che non arriva tanto bene alle note più alte di Glorious e finisce 21a; un po' meglio fa Bonnie Tyler per il Regno Unito, ma la performance non è esaltante e lei finisce 19a; la Spagna fa registrare il suo peggior piazzamento numerico (non ultima, lo fu nel 1999), 25a su 26 con soli 8 punti, probabilmente dovuti al fatto che la cantante della band ESDM ha dimenticato il testo della seconda strofa ed è rimasta immobile per circa 5-6 secondi, incitata dal pubblico ma "uccisa" dal televoto. Per loro verranno giorni migliori, mentre a metà classifica fanno bene nazioni come Moldova, Romania, Belgio e Islanda. La Svezia, paese ospitante, chiude 14a, molto lontana dall'obiettivo della top 5. Sarà per la prossima volta, dall'altra parte del ponte sull'Oresund. 13-15-17 maggio, nella terra dei Lego e della Sirenetta!
Classifica della gran finale dell'Eurovision Song Contest 2013:
DANIMARCA: Emmelie De Forest - Only Teardrops - 281
AZERBAIJAN: Farid Mammadov - Hold Me - 234
UCRAINA: Zlata Ognevich - Gravity - 214
Norvegia: Margaret Berger - I Feed You My Love - 191
Russia: Dina Garipova - What If - 174
Grecia: Koza Mostra & Agathon - Alcohol Is Free - 152
ITALIA: Marco Mengoni - L'Essenziale - 126
Malta: Gianluca Bezzina - Tomorrow - 120
Olanda: Anouk - Birds - 114
Ungheria: ByeAlex - Kedvesem (Zoohacker Remix) - 84
Moldova: Aliona Moon - O Mie (A Million) - 71
Belgio: Roberto Bellarosa - Love Kills - 71
Romania: Cezar Florin Ouatu - It's My Life - 65
Svezia: Robin Stjernberg - You - 62
Georgia: Nodi & Sophie - Waterfall - 50
Bielorussia: Alyona Lanskaya - Solayoh - 48
Islanda: Eyþór - Ég Á Líf - 47
Armenia: Dorians - Lonely Planet - 41
Regno Unito: Bonnie Tyler - Believe In Me - 23
Estonia: Birgit Oigemeel - Et Uus Saaks Alguse - 19
Germania: Cascada - Glorious - 18
Lituania: Andrius Pojavis - Something - 17
Francia: Amandine Bourgeois - L'Enfer Et Moi - 14
Finlandia: Krista Siegfrids - Marry Me - 13
Spagna: ESDM - Contigo Hasta El Final - 8
Irlanda: Ryan Dolan - Only Love Survives - 5
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Ore 12 - Solo Lacrime (di gioia), la Danimarca vince l'Eurovision Song Contest 2013. Settimo Marco Mengoni.
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Oleh
Stefano Favia