Ho cavalcato per anni attraverso gli
schermi, dal cinema a quello della mia casa e per finire a quello del
mio computer, davanti al quale proprio ora sono seduto.
Lo schermo è sempre stato un mio
tramite con un altro mondo: quello della finzione.
Ho viaggiato per molto tempo attraverso
questa realtà conoscendo e forse imparando, anche qualcosa, su come
affrontare alcune situazioni o su come rapportarmi con il mondo.
Mi chiedo: imparare da questi modelli è
una cosa prudente, o forse c'è il rischio di smarrire la bussola, e
di perdere la retta via della realtà?
Dal Teen-drama, al romanzo di
formazione fino al trhiller e al fantasy. Un mix di generi e
prospettive del reale totalmente diverse e discordanti tra loro.
Con prudenza, che cosa possono
insegnare e dove sono i loro limiti?
Non credo di avere una risposta alla
domanda e forse nessuno può averne una esaudiente, ma credo che
ognuno debba assaporare prudentemente questi modelli, e tentare di
applicarli nel modo più corretto possibile.
Potrei sognare una vita alla Gossip
Girl, o torturare i miei amici come un stalker, potrei vivere
l'American Dream, o potrei girare per le strade di New York con una
tracolla e una carta di credito passando da un negozio all'altro; ma
sono veramente questi i valori e i modelli che mi aiuteranno nella
vita?
Non sarebbe più prudente soffermarsi
sulle storie e capire che le vere virtù sono l'amicizia, la fiducia,
e la forza interiore?
Può sembrare banale, ma cosa sarebbero
Blair e Serena o Carrie,Samantha, Charlotte e Miranda o anche i
meravigliosi coinquilini di Friends, se a legarli non ci fosse stata
la loro profondo amicizia e la loro reciproca fiducia?
Se ora vi frullerà in testa una
domanda del tipo: ho sbagliato a soffermarmi troppo sugli abiti
firmati indossati da Carrie o da Blair? State tranquilli perchè
anche a me è capitata la stessa cosa, ma ho ben pensato di guardare
il tutto non più superficialmente, ma attraverso un aspetto più
critico, cercando di cogliere i veri valori che sono nascosti, al di là
degli schermi, nei protagonisti e nelle loro storie.
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Prudenza e TV
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Oleh
Pietro M