“...la vostra serietà, circospezione e prudenza sono fatte per accogliere dei segreti. [...] Più conversiamo insieme, meglio è: perché io non posso contaminarvi, ma voi potete risanarmi.”
Sono queste le parole che il signor
Rochester rivolge a Jane Eyre durante una loro conversazione.
Apparentemente i suoi modi, i suoi vestiti, riportano a una severa
disciplina, imparata durante la permanenza per otto anni all'istituto
caritatevole di Lowood. Jane Eyre, ci descrive la geniale Charlotte
Bronte, è una ragazza dal difficile passato, con una sua
“triste storia”: orfana, affidata allo zio, perde presto anche
lui. La zia è crudele e dispotica e decide di relegarla nella
scuola di carità, dove vive di stenti e in uno stretto regime.
Decide, coraggiosamente di impegnarsi e lottare, fino a diventare una
delle stesse insegnanti. Ma gli impeti del suo cuore la governano e
la portano a cercare l'avventura: diventa la governante di Thornfield
Hall dove conosce Edward Fairfax Rochester, il suo cupo e irascibile
padrone. Nasce un amore viscerale, legato da un'invisibile corda che
li rende inseparabili. Ma i due non possono sposarsi: Rochester ha
una segreta moglie, pazza e rinchiusa all'ultimo piano della casa.
Jane combattuta tra le insormontabili regole religiose e morali e il
suo sincero amore abbandona l'uomo per trovare aiuto in un
ecclesiastico e le sue sorelle. L'epilogo è paradossalmente
positivo: riceve un'inaspettata eredità da una zio e torna dal
suo amato, che nel frattempo a causa di un incendio è rimasto
vedovo e cieco. Potranno sposarsi e vivere insieme, e il signor
Fairfax recupererà parzialmente la vista.
Jane è una donna forte e
determinata, ma nasconde dietro il suo viso e i suoi occhi espressivi
ardore e passionalità. Il rigore che però l'ha
accompagnata fin da piccola ha segnato la sua anima rifulgendo l'idea
di libertà, quasi come fosse un peccato o una condanna. Sogna
di poter immergersi nel mondo ma quando si tratta di gettarsi alle
spalle gli schemi che hanno segnato anche la sua esistenza, è
rigida ed assennata. Pronta a sacrificarsi pur di non lasciarsi
andare. Appunto. come è descritta: la sua prudenza mitiga il
suo carattere originale, il quale cerca sempre di sfuggire alle
briglie da lei stesse legate. Ama con ardore, ma è restia a
dimostrarlo: nel mese di fidanzamento con Edward Rochester, è
pronta a sottrarsi a lui e a rendergli la vita difficile quasi le
risultasse impossibile meritare quel tanto di felicità.
A guidarla è la sua rettitudine
morale, grazie alla quale si destreggia nella società bigotta
e classista nella quale è costretta a rappresentare una
categoria inferiore e una piccola e bruttina ragazza. La sua
intelligenza, la sua determinazione la porteranno a combattere tutta
sola nel mondo, fino alla decisione di tornare dal suo amato, dopo
aver gettato quelle barriere che incatenavano il suo vero carattere.
Quell'amato che la considera uno
spirito puro e sano, in grado di rigenerarlo e pulirlo dalle sue
colpe, dal libertinaggio, dall'odio nei confronti di sua moglie. Un
uomo burbero e brusco che apprezza e adula la sua serietà e le
sua forza interiore, il suo coraggio e la sua rigidità.
Ci troviamo di fronte a un'eroina dal
duplice carattere: rigore, modestia e determinazione da una parte, ma
passionalità e voglia di libertà dall'altra. Alla fine
però sarà proprio questa miscela di elementi a
regalarle la felicità tanto agognata, a premiarla per aver
resistito alle tentazioni tanto vicine e per aver seguito la
moderazione. Charlotte Bronte orchestra una perfetta autobiografia
mostrando con attenzione le caratteristiche psicologiche del suo
personaggio.
E in conclusione mi porgo una domanda:
è giusto essere prudenti fino a chiudere il proprio animale
interiore in gabbia, aspettando la ricompensa, o piuttosto cedere e
prendersi ciò che si desidera?
Jane rispecchia una società così
differente dalla nostra ma con valori morali completamente
dimenticati. Sprona a non arrenderci e ad amare e avere rispetto di
se stessi, anche quando si è soli e con un pesante fardello da
portare. A non umiliarci, piuttosto ad abbracciare il sacrificio per
rendere la nostra coscienza ma soprattuto la nostra anima eletta come
quella di uno spirito, di una creatura del mondo parallelo e
misterioso al quale Rochester la paragona.
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Ore 12 - L'anima prudente ed ardente di Jane Eyre.
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Oleh
Ilaria Amoruso