"Trovammo un leggiadro nido fatto di filo di lana e contenente quattro uova, con sopra dei segni del tutto simili alla scrittura di David, cosicché noi pensammo che dovevano essere le affettuose lettere scritte alla mamma dai piccini che erano dentro."
(J. M. Barrie, Peter Pan nei giardini di Kensington)
C'è qualcosa, nei dipinti di George Goodwin Kilburne, che mi spalanca il cuore. Saranno la delicatezza del tratto, i toni tenui del colori, quelle sfumature da acquerello. Sarà il focolare, spesso frequente nella sua produzione, simbolo di quel calore domestico che ho trovato in pochi altri artisti - tra questi, il meraviglioso Jeffrey T. Larsson che trovate qualche articolo fa. Sì, forse si tratta proprio di questo: del focolare. La famiglia. La prudenza dolce di una balia che aiuta la mamma nella crescita dei suoi piccoli. La dolcezza di ogni tassello di quotidianità.
A conversation in front of the fire |
A goonight story |
...E poi le favole della buonanotte, il bacio prima di andare a dormire, l'utopia ovattata di un mondo domestico perfetto quanto difficile da realizzare. C'è una cosa che mi piace fare: quando guardo un dipinto, cerco di capire il grado di felicità dell'artista. I quadri di Larson, per esempio, mi hanno sempre comunicato gioia allo stato puro - felicità di amare, di essere amati, di vivere. I dipinti di Kilburne sono più delicati, esprimono un sentimento composto, più incline alla serenità che alla gioia. Eppure lo si avverte sulla pelle, il tepore di quel caminetto nel salone. Lo si ode nella propria stanza, il chiacchierare allegro di due innamorati.
Mother and daughter |
The afternoon rest |
A mother's darling |
A mother's love Tea time |
Dovunque sei, sii tutto, sii sempre bambino,
così sarai tutto, sarai invincibile.
(J. W. Goethe, Poesie d'amore)
Condividi
Ore 12: George G. Kilburne - A little history of family
4/
5
Oleh
Unknown