“Hänsel si fermò e si volse a guardare la casa; così fece
per più volte. Il padre disse: "Hänsel, che cos'è che ti volti a guardare
e perché‚ ti fermi? Su, muoviti!" - "Ah, babbo, guardo il mio gattino
bianco che è sul tetto e vuole dirmi addio." Disse la madre: "Ehi,
sciocco, non è il tuo gattino, è il primo sole che brilla sul comignolo."
Hänsel però non aveva guardato il gattino, ma aveva buttato ogni volta sulla
strada uno dei sassolini lucidi che aveva in tasca.”
La famosissima favola dei fratelli Grimm racconta di due
bambini, abbandonati nel bosco dai loro genitori, che grazie alla loro astuzia,
alla loro abilità e al sangue freddo riescono non solo a tornare a casa, ma ad
avere la meglio su una strega cattiva e ad accaparrarsi le sue immense
ricchezze.
Anticamente questa fiaba conteneva una denuncia sulle
condizioni di estrema povertà in cui vivevano gli uomini nel medioevo e
dell’infanticidio come pratica comune per ovviare alla penuria di cibo, ma
allora perché parlare su questo blog di due personaggi delle fiabe
apparentemente così lontani e distanti da noi? Certo, oggi la pratica dell’infanticidio
non è certamente diffusa come un tempo, e non ci aspetteremmo di trovare in
nessun bosco nessuna “strega cattiva” pronta a mangiare i due sventurati di
turno, ma la fiaba in questione, anche a distanza di secoli, ci dice ancora
qualcosa.
Hansel e Gretel sono “prudenti”: con lungimiranza i due si
accorgono del pericolo che li attende e prendono le precauzioni necessarie per
salvarsi, con astuzia e abilità ingannano la vecchia strega buttandola, con l’inganno,
nel calderone bollente, agiscono sempre “prudentemente”, non mettendo mai da
parte la ragione e senza mai scoraggiarsi.
Hansel e Gretel sono come “Prudence”; tutti noi siamo come i
due fratelli della fiaba. Disseminiamo sassolini di sapere per ritrovare la
strada della conoscenza oramai perduta da tempo e a piccoli tentativi cerchiamo
di ritornare a “casa” . Quella casa che sentiamo estranea e che sembra non
lasciare spazio alla letteratura, alla musica, all’arte …
Come la mamma della storia sceglie di conservare il pane per
sé abbandonando i suoi stessi figli a morte certa, così, qui da noi, nel mondo
reale, il vero patrimonio dell’uomo è stato messo da parte per inseguire
qualcosa di meno concreto e certamente meno duraturo.
I due fratellini della storia non mollano però! Si rimboccano
le maniche (o sarebbe meglio dire si riempiono le tasche?) e affrontano la
sventura a testa alta e con sicurezza; trovano degli stratagemmi che ogni volta
salvano loro la pelle- e dobbiamo proprio parlare di pelle se ricordiamo il
fallito tentativo della strega di fare l’abbuffata del secolo con i nostri due
eroi- e , alla fine, ritrovano la strada di casa, arricchiti di esperienza e
scongiurando, finalmente, la loro povera condizione.
Se Hansel e Gretel non si sono arresi, perché dovremmo farlo
noi?
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Ore 00 - C'era una volta (e c'è ancora), la Prudenza
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Oleh
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