lunedì, gennaio 18, 2016

Eventi Prudenti: presentazione 'I lineamenti essenziali del vuoto' di Vito Ricchiuto


Nell'uggioso pomeriggio del 16 gennaio, nell'accogliente cornice del Caffè d'Autore di Triggiano, si è tenuta la presentazione del romanzo d'esordio di Vito Ricchiuto, "I lineamenti essenziali del vuoto", edito da Les Flaneurs Edizioni.
L'incontro con l'autore, mediato dal vice direttore di Prudence, Pietro Milella, ha permesso di spiegare al pubblico vari aspetti del romanzo, dalla sua nascita alla ricerca della casa editrice giusta, dal protagonista allo stile e linguaggio del testo.
Il pubblico presente infatti è rimasto affascinato dal modo di scrivere del giovane autore barese, che ha spiegato come varie poesie sono diventate lo scheletro del romanzo, con una fusione appunto di poesia e prosa, il prosimetro, alternato con frasi di canzoni, e linguaggio giovanile.
Come ha raccontato l'autore, la fusione di stili è stata voluta, vi è stata una vera intenzione di proporre un linguaggio nuovo, per distaccarsi dai canoni del romanzo moderno, in cui lui stesso non si rispecchia.
Un modo di avvicinare i più giovani alla lettura, e di spiegare agli adulti la vera visione che i ragazzi hanno della scuola e del mondo. 
Il romanzo, la cui stesura ha richiesto complessivamente quattro anni, racconta una giornata tipo della vita di un adolescente, un misto tra realtà e filtro letterario, come ci tiene a precisare l'autore, perché il protagonista è lui ma non è lui, una sorta di versione più cinica, cattiva e pigra, un suo "fratello minore", come lui stesso lo definisce, e che lui non vorrebbe avere mai come fratello. Questo perché il protagonista si pone in una posizione quasi superiore a compagni e professori, giudicandoli e criticandone gli aspetti peggiori, calcando sulle maschere che i vari amici utilizzano nelle loro relazioni interpersonali. Una ricerca di comunicazione, che oltrepassa quindi la faccia che ci imponiamo di utilizzare verso gli altri.
La scuola viene vista da dentro, ma non soffermandosi sugli aspetti che i romanzi giovanili sottolineano, come gli amori e i litigi, ma raccontando quel flusso di idee e pensieri spesso scollegati tra loro che passano continuamente nella mente degli adolescenti.
Il romanzo affascina e colpisce per la sua diversità da ciò a cui siamo abituati a leggere, e il pubblico ha dimostrato un particolare coinvolgimento, con domande e interventi, catturato dal linguaggio e dall'esposizione del romanzo.
L'autore monta e rimonta avvenimenti e personaggi, per ottenere in alcuni momenti un effetto più comico, in altri più amaro. Un insieme di personaggi veri e verosimili, dalla sua vita e che ognuno di noi può aver incontrato nella propria, ma snaturati perché infondo nessun personaggio della storia è volutamente ispirato a una persona realmente esistente.
Una storia autoconclusiva, come sottolinea Vito Ricchiuto, che ha in cantiere nuove idee che per adesso vuol lasciare maturare. Bellissimo il messaggio mandato dall'autore, quando dice al pubblico che la letteratura non è mai una cosa che si fa da soli, ma che bisogna condividere con gli altri, e cercando il riscontro del pubblico, un modo per non restare solidi su proprie convinzioni, perché la fiducia in se non deve essere mai cieca. Vito così ci dimostra l'umiltà e il coraggio di un giovane autore che crede in se stesso, senza dimenticarsi che l'arte la si fa per farla fruire anche agli altri.

Presentazione "I lineamenti essenziali del vuoto" di Vito Ricc...
Presentazione "I lineamenti essenziali del vuoto" di Vito Ricchiuto.
Posted by Prudence. Magazine di sopravvivenza culturale on Domenica 17 gennaio 2016



Vito Ricchiuto è nato nel 1994 a Bari, città in cui ha sempre vissuto. Studente della facoltà di Lettere nell’Ateneo del capoluogo, ha ottenuto diversi riconoscimenti in concorsi letterari e ha pubblicato suoi racconti e poesie in varie antologie, tra le quali “SOS Bangladesh” e “BangladesHelp” per fini umanitari. È socio del Movimento Internazionale “Donne e Poesia”.
Mattino – Una giornata di scuola. Gli amici, i compagni di classe, il viaggio in moto nel freddo con il vento tra i capelli. Le interrogazioni, i voltafaccia, le maschere che indossiamo tutti i giorni per nascondere ciò che siamo realmente. Questa la materia prima che Vito Ricchiuto scompone solo per poi ricomporla con voce giovane, fresca, dandole un sostrato filosofico. Nasce così un prosimetro che si emancipa dalla sua forma per farsi moderno, accessibile, in un melange caleidoscopico di prosa e poesia. Tanta è la vita che si nasconde dietro la quotidianità, tante le domande da porsi su quel che esiste e sui motivi della sua esistenza. Bisogna soltanto avere lo sguardo giusto, il coraggio necessario.

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Oleh