domenica, aprile 20, 2014

Ponyo sulla scogliera.

Oggi vi porto in una deliziosa fiaba moderna, nella quale un bambino e una bambina diventano inseparabili, nonostante tutte le avversità che devono affrontare, partendo dall'essere di due specie diverse.

Sosuke, un bimbo di cinque anni, vive in cima a una scogliera. Una mattina, giocando sulla spiaggia sotto casa, trova Ponyo, una pesciolina rossa con la testa incastrata in un barattolo di marmellata. Sosuke la salva e la mette in un secchio di plastica verde.

Tra i due nasce subito un legame forte e Sosuke promette a Ponyo che si prenderà cura di lei. Ma il padre di Ponyo, una volta umano e ora stregone che abita i fondali marini, la obbliga a tornare con lui nelle profondità dell’oceano.

Ma Ponyo vuole diventare umana ed è così determinata da tentare la fuga. Prima di farlo, però, versa nell’oceano l’Acqua della Vita, la preziosa riserva dell’elisir magico di Fujimoto.

L’acqua del mare si alza. Le sorelle di Ponyo sono trasformate in enormi onde dalla forma di pesce che si arrampicano alte fino alla scogliera dove si trova la casa di Sosuke. Il caos sprigionato dall’oceano avvolge il villaggio di Sosuke che affonda sotto i flutti marini.

Riusciranno un bimbo e una bimba, con amore e responsabilità, a salvare il mare e la vita stessa?
"Ponyo sulla scogliera" parla di amore, di amicizia, di sentimenti, ma parla anche di diversità, di coraggio, di avventura. Una sorta de La Sirenetta ambientata in un villaggio giapponese moderno, e dalla fiaba di Hans Christian Andersenne prende tutti questi bellissimi valori, oltre che romanzarne la storia.
Ed è così infatti che un bambino si innamora di una pesciolina, e farà di tutto per tenerla con se, ed è così che questa pesciolina farà di tutto per restare umana. Il coraggio di essere qualcosa di diversi da quello che si è, il coraggio di abbattere le barriere imposte dalla natura, tutto racchiuso in due piccoli bimbi, che salveranno poi l'intera cittadina ormai sommersa dalle onde dell'oceano.
Questo film è ricco di momenti divertenti e scene deliziose, godibilissimo a tutte le età, mai noioso, scorrevole, con una trama chiara ma interessante.
Le scene più belle sono senza dubbio quella della madre di Ponyo, ovvero la madre del mare, che avvolge la nave del padre, e l'avventura sulla barchetta di Ponyo e Sosuke, che brilla nella scena in cui la "pesciolina" offre il suo cibo al neonato in lacrime.
Una storia in cui anche un qualcosa di inanimato come il Mare prende vita, diventando uno dei protagonisti, o antagonisti, del racconto.
No, non voglio raccontare tutto, perché è davvero da guardare questo film, e penso che nella sua semplicità e linearità trasmetta molto di più di altri dello Studio Ghibli, perché la storia è costruita proprio su questi sentimenti genuini dei due bambini, disposti a fare qualunque cosa per restare insieme, e per salvare gli altri.
Il silenzio e la quiete di molte scene di questo film vi cullano in una dimensione davvero pacifica, dimostrazione che con grande garbo e delicatezza si può creare una storia interessante, coraggiosa e davvero davvero indimenticabile.
La semplicità dei bambini può essere davvero disarmante, e ci fa riflettere su come se tutti vivessimo con più leggerezza le nostre vite, renderemmo a noi stessi tutto più facile e piacevole ogni giorno.

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4/ 5
Oleh