mercoledì, gennaio 20, 2016

I lineamenti essenziali del vuoto.

I lineamenti essenziali del vuoto. Mattino
di Vito Ricchiuto
Editore: Les Flaneurs
Genere: letteratura italiana
Una giornata di scuola. Gli amici, i compagni di classe, il viaggio in moto nel freddo con il vento tra i capelli. Le interrogazioni, i voltafaccia, le maschere che indossiamo tutti i giorni per nascondere ciò che siamo realmente. Questa la materia prima che Vito Ricchiuto scompone solo per poi ricomporla con voce giovane, fresca, dandole un sostrato filosofico. Nasce così un prosimetro che si emancipa dalla sua forma per farsi moderno, accessibile, in un melange caleidoscopico di prosa e poesia. Tanta è la vita che si nasconde dietro la quotidianità, tante le domande da porsi su quel che esiste e sui motivi della sua esistenza. Bisogna soltanto avere lo sguardo giusto, il coraggio necessario.

I lineamenti essenziali del vuoto di Vito Richiutto è un romanzo che ho avuto il piacere di presentare qualche giorno fa in un caffè, dopo averlo letto in meno di ventiquattrore. Dopo aver metabolizzato il la trama, finalmente ho l'opportunità di poterlo recensire per il blog.
I Lineamenti essenziali del vuoto, sostanzialmente non si può recensire, non perché non sia un bel romanzo, anzi, ma semplicemente perché ha una trama molto semplice ma altresì complessa dal punto di vista dell'articolazione. Non mi soffermerò sui personaggi, poiché credo che questo sia il compito del lettore, ma mi piacerebbe presentarvi un aspetto molto interessante di questo libro: la struttura, o come la si definisce l'impaginazione.
A colpo d'occhio il romanzo è in prosa, ma sfogliando le pagine ci si accorge di quello che è in realtà il vero stile dell'opera: il prosimetro, un insieme di prosa e versi che si alternano, in maniera molto intelligente. Ma questa è solo la superficie della pietra, poiché guardando a fondo certamente si noterà che sono presenti molti simboli, come ad esempio le freccette e i simboli di Play e stop, ma anche le famosissime emoticon che utilizziamo quotidianamente nelle nostre chat. Tutto questo per richiamare alla scrittura giovanile, ma anche per rendere più reale e vicino al pubblico la sua opera.
A una prima lettura il romanzo può sembrare molto confusionario e a volte come un flusso di coscienza, ma entrando sempre più all'interno della classe, ci si accorge che non è così, ma è semplicemente una visione che lo stesso autore vuole regalare al suo pubblico, tant'è che conscio di questa cosa riesce a condurre per mano il lettore fino alla fine. Una delle vicende che mi ha colpito i più è stata sicuramente quella della Moto, dove si alternano linguaggio giovanile di emoticon, poesia e stralci di canzone, che servono a descrivere perfettamente la situazione in cui si trova il protagonista.
Un piccolo accenno va sicuramente fatto anche ai personaggi della storia che sono molto spesso quasi a limite del paradosso, ma follemente e lucidamente reali e veritieri.  

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4/ 5
Oleh