giovedì, gennaio 14, 2016

Alan Rickman, il villain che ha cresciuto una generazione


Ricordare Alan Rickman solo come Severus Piton è davvero riduttivo. Nonostante questo sia il ruolo più conosciuto negli ultimi anni, specie per il pubblico più giovane, Rickman aveva lavorato in circa 40 film, faceva teatro, televisione, e la sua voce era nota e apprezzata anche nel campo del doppiaggio.
Dopo essersi diplomato alla Royal Academy of Dramatic Art (RADA), Rickman comincia a lavorare in varie compagnie teatrali fino al debutto nel cinema negli anni Ottanta lavorando a Hollywood in film di cassetta come Trappola di cristallo e Die Hard - Duri a morire, che lo hanno lanciato poi verso una carriera sempre più in alto.
 Comincia la serie dei "villain" con il ruolo dello spietato Sceriffo di Nottingham nel film con Kevin Costner Robin Hood per il quale conquista un Bafta, l'Oscar inglese. Non ha mai vinto un Oscar, ma molti premi sia per il cinema che per il teatro.
Negli anni Novanta, dopo una serie di ruoli romantici ne Il fantasma innamorato, in Ragione e sentimento di Ang Lee, debutta come regista cinematografico ne L'ospite d'inverno con Emma Thompson, una delle attrici con cui più ha lavorato. Li ricordiamo insieme soprattutto nella commedia sentimentale Love Actually. Il successo popolare a livello mondiale, come dicevamo prima, lo deve al personaggio del professore Severus Piton della saga di Harry Potter, uno dei personaggi più odiati e al tempo stesso amati dalle nuove generazioni. 
Possiamo proprio dire che il suo personaggio, nella rappresentazione cinematografica del romanzo, ha cresciuto una intera generazione, attraverso i suoi otto film, una generazione che oggi lo piange, dopo la sua scomparsa a causa del cancro.
Nel doppiaggio la sua inconfondibile voce aveva dato vita a Marvin, il robottino più depresso della galassia nella trasposizione cinematografica di Guida Galattica per Autostoppisti e al Bruco in Alice in Wonderland e Alice Through the Looking Glass, in uscita nel 2016.
Alan è stato anche regista e sceneggiatore, a dimostrare del suo grande e camaleontico talento.
Tra i tanti messaggi di cordoglio arrivati, quelli che vogliamo citare sono di Daniel Radcliffe , che ci lascia un ricordo della sua prima esperienza con Alan sul set, un ricordo che mostra un grande uomo e attore umile e professionale: “E’ stato il primo a trattarmi come un collega piuttosto che come un bambino. Lavora con lui a quell’età è stato formativo, mi ha insegnato cose che porterò sempre con me. I film ed i palcoscenici teatrali sono adesso più vuoti senza questo grande uomo ed attore

A noi piace ricordarlo con una sua frase, un suo sguardo al futuro che purtroppo non potrà avverarsi, ma che sta facendo il giro del web, commuovendo milioni di fans, e non solo:

"Quando avrò ottant'anni e sarò seduto nella mia sedia a dondolo, starò leggendo Harry Potter. E la mia famiglia mi dirà, 'dopo tutto questo tempo?' e io dirò 'sempre'"

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