sabato, ottobre 17, 2015

Recensione - Grey


Un bravo lettore è colui che legge senza preguidizi.
Un lettore appassionato, quando gira l'ultima pagina, assapora l'ultima emozione, qualsiasi essa sia.

Gilda Cortese




Ne abbia sentito parlare fino alla nausea. C'è chi lo odia, lo disprezza e lo critica pesantemente. E c'è chi lo ama alla follia, lo custodisce amabilmente fino a renderlo una guida personale da cui attingere ispirazione.
Sto parlando di una delle trilogie più discusse degli ultimi anni, Cinquanta sfumature di grigio. Da qualche mese, la cara autrice inglese E. L. James ha pubblicato un altro capitolo della saga : "Grey". La storia, ovviamente, è quella riportata in Cinquanta sfumature di grigio, raccontata però dalla voce e dai pensieri del dominatore Christian Grey. Per chi non avesse letto i romanzi (ma ne dubito!) o visto il film in questione, la storia è quella di una ragazza verginella che si innamora di un giovanotto ricco sfondato il cui unico scopo sessuale è di dominare la sottomessa di turno, controllandola a livello maniacale. La sottomessa in questione si chiama Anastasia Steele, ma non conosce affatto il mondo sadomaso di cui fa parte Christian e nemmeno sente di poter aver quel tipo di relazione con lui. Tuttavia, gli concede la sua verginità come se non avesse assolutamente valore e lui la prende senza tanti complimenti. Tutta la narrazione si basa sul sesso: l'unica chiave di comunicazione, riappacificazione, motivo di scontro tra i due protagonisti. E' svilente come viene presentata la figura femminile. E' antifemminista vedere come una ragazza senza reticenze alcune (lei vuole in tutto e per tutto compiacerlo, nonostante lo trovi difficile, e si sente in colpa nel non riuscire a farlo) concedersi come se il corpo fosse l'unica parte di sè da poter offrire. Varie vicessitudini prima allontanano poi riavvicinano la coppia, fino a diventare marito e moglie.



 *scena tratta dal film Cinquanta sfumature di grigio

Tornando a "Grey", non si discosta assolutamente da quella che è stata la forma, la scrittura e il contesto dei libri precedenti. Un libro scritto in modo superficiale, male con costruzioni delle frasi troppo brevi. I pensieri di Grey sono quasi tutti: "Brava bambina.", "Cazzo" e relativi ai diversi modi in cui vuole possederla. Avrei decisamente voluto leggere qualcosa di più psicologico, e l'autrice nei ringraziamenti ha cintato due medici che l'avrebbero aiutata per l'esplicazione dei disturbi comportamentali.. 
Forse era un ringraziamento per averla tenuta in cura? Perchè di disturbi comportamentali nel romanzo c'era ben poco. Ciò che spinge Christian tra le braccia di Ana è solo una curiosità morbosa verso una ragazza che appare inizialmente sottomessa, quindi facile da dominare per poi desiderarla proprio perchè non lo è affatto e vuole "addomesticarla". Il suo non è amore, è pura voglia di controllo, di vincere una sfida. Se tutti i libri fossero stati costruiti su un reale disturbo psicologico con una narrazione più realistica la sua impronta nel mondo letterario sarebbe stata più apprezzata.
Ammettiamolo ragazze, ma quante di noi, dinnanzi a un contratto come quello proposto da Christian ad Ana, avrebbero preso in considerazione anche per dieci secondi di firmarlo? Nei romanzi è saltata secondo me una parte fondamentale: quella della conoscenza. Se si sviluppava di più la parte iniziale sarebbe stato più verosimile il racconto.
Se questo libro doveva essere un riscatto per la protagonista, direi che l'intento non è riuscito affatto. 
Quando ho girato l'ultima pagina, la mia emozione è stata di sollievo. Sì, perchè la tortura era finalmente finita.

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Oleh