venerdì, ottobre 31, 2014

American Horror Story - Freak Show 4x03 & 4x04


American Horror Story decide di regalarci uno special di Halloween che dura ben due episodi, e la notte degli orrori non potrebbe iniziare meglio: due nostre vecchie conoscenze, Denis O’Hare e Emma Roberts tornano ancora per la quarta stagione dello show e ovviamente entrano di diritto nei nostri cuori senza troppi preamboli. I due infatti sembrano formare una coppia ambigua che ha escogitato un macabro espediente per fare soldi: trafugare e rivendere veri propri organi di freaks. Genialità uno, tutte le altre serie tv zero. 

Palla al centro.

Il terzo episodio si apre anche con una nota triste: quest’anno il ruolo di malata terminale è toccato alla sempre più superba Kathy Bates che non si lascia che qualche secondo per elaborare la notizia. Il pianto cui si abbandona sul lettino del medico infatti non è per il suo destino segnato, quanto per tutte quelle piccole attenzioni che i normali danno per garantite e scontate, ma che la donna barbuta si trova a ricevere solo dopo molti anni, e proprio nel suo giorno peggiore. Chapeau. 

Ma diciamolo, cosa sarebbe la puntata di Halloween senza una bella storia di fantasmi? E’ sempre la voce della Bates che ci regala una delle superstizioni più terrificanti del mondo dei freaks. La spaventosa leggenda narra che nessun loro spettacolo può andare in scena la notte Halloween, altrimenti lo spirito di Edward Mordrake, freak d’altri tempi con un volto demoniaco ben alloggiato nel retro della sua testa - solo io noto un vaghissimo, proprio minimo, richiamo a Harry Potter? - porterà con sé nell’Aldilà uno dei freak. 
Meep me l’hanno già preso, ora per me possono pure fare un full time show di 24 ore. 

Intanto in casa Mott si sta consumando la tragedia: il piccolo, dolce e tenero Dandy non ha ricevuto il costume di Halloween che desiderava, e ormai dopo solo 4 puntate nelle sue reazioni c’ha abituati a grandi cose, ma va detto, questa è fantastica. Cosa fa il piccolo disturbato Dandy, normale fuori e Re dei freak dentro? Urla, spacca tutto e pesta i piedi? Anche, ma non solo. Del resto il suo migliore amico docet, chi fa da sé fa per tre, così Dandy si ritira nelle sue umili stanze dove confeziona un meraviglioso costume con le sue manine d’oro. E quale miglior tributo alla sua eterna fonte di ispirazione se non mascherarsi come lui? Non basta che uno scampolo di tenda rossa su una sofisticatissima camicia lucida e Dandy si trasforma nella copia sbiadita e meno lercia di Twisty il Clown. Per ora l’anima del Clown deviato l’ha catturato solo in parte. Dandy riesce solo ad assumerne le sembianze ma per i delitti non basta la maschera calata sul volto, serve il buio dentro.

E tra un punto croce e l’altro intanto Emma Roberts si fa strada nel tendone più ambito di Jupiter, dove c’è un via vai di richieste di assunzione che nemmeno Eataly all’apertura. Su consiglio del furbo Stanley, la Roberts si presenta al cospetto di Elsa Mars come veggente. Il piano prevede che la Roberts, Maggie Esmeralda in questa quarta stagione, spiani la strada al suo compare predicendo all’inguaribile credulona un futuro illuminato dal successo, in cui è di vitale importanza la figura di un misterioso straniero che la porterà alla ribalta. Ingegnoso. 
C’è da dire però che quel misterioso straniero, mentre la bella copia di Wanna Marchi si destreggia tra i freaks, ammazza il tempo nelle camere di motel da quattro soldi con baldi giovani che restano senza parole di fronte alla sua…”qualità” da freak. Ma sapete come si dice, finché non vedo non credo.

Cala la notte e nel tendone di Elsa Mars non sia mai che si tremi di terrore di fronte a un’antica superstizione. Anche i riflettori puntati dall’aldilà sono per la nostra amata tedesca un richiamo troppo forte, e mentre lei ci canta della sua “Innocence lost…” un fumo verde preannuncia l’arrivo di Mordrake. Perché effettivamente un fantasma con un demone accoccolato nel retro della testa non era abbastanza trash, ci vuole pure la nebbietta verde che lo segue in ogni dove. Ogni tanto qualche appunto lo devo pure fare, che se no sembro di parte.

Mordrake fa visita alla Bates, e sinceramente una puntata dove si affonda così tanto nel suo personaggio è un piacere per i sensi. Se l’episodio si è aperto con la condanna sul suo futuro, é la vergogna sul suo passato a chiuderlo. Ethel Darling altro non è che una donna barbuta il cui sogno di gloria, alimentato dalle ambizioni dell’allora compagno Dell, l’uomo forzuto, si è trasformato in disgrazia e miseria. Una donna disperata che si è lasciata convincere da un uomo senza scrupoli a dare in pasto la nascita di suo figlio a una folla di curiosi perversi, esponendo il piccolo allo sfruttamento “right from the start”. Il dolore della donna è sincero e Mordrake non riconosce in lei la sua vittima prescelta. 

Il quarto episodio continua sulla scia del terzo, usando l’espediente di Mordrake che vaga di tenda in tenda in cerca del freak da portare con sé per farci conoscere meglio la psicologia dei personaggi e il loro passato. Il muro che la società ha messo loro davanti li ha segnati con più ferocia di quanto abbia fatto la deformità stessa condannandoli allo spietato destino di dover commettere qualcosa di deplorevole, prima o poi. Uno dopo l’altro, consegnano le loro vergogne e il loro dolore puro al demone, ma nessuno sembra avere ciò che lui cerca. The true darkness.

Ultima freak ad essere sottoposta a suo giudizio insindacabile non poteva essere che Elsa Mars. Lei, che nemmeno davanti a un demone e a un così palpabile presagio di morte smette di vaneggiare blaterando del suo talento, custodisce un passato sadomaso nella Germania anteguerra. E diciamocelo, noi fedelissimi da 4 anni aspettavamo questa scena dalla prima serie. Finalmente Jessica Lange versione panterona dominatrice con i resti di quello che fu l’abito dell’indimenticabile Uomo Tutina. Quanta poesia in una manciata di scene. 
E in una manciata di secondi, quanto dolore. L’espediente di mostrarci il taglio delle gambe attraverso una vecchia cinepresa traballante risparmia qualcosa sulla tragedia che si consuma davanti a noi, ma non evita di lasciarci un magone dentro che si infiamma con le urla della Mars che ancora riecheggiano a scena conclusa. Il tutto sublimato poi alla fine, quando ormai lei accetta di non avere nient’altro per cui valga la pena vivere, implorando Mordrake di prenderle la vita. 

Ma il livello da raggiungere è ancora un altro. Il fantasma infatti non può prendere la vita di Elsa quando un assassino travestito da Clown si aggira indisturbato nei paraggi. Twisty il Clown non è sempre stato un killer spietato e un rapitore seriale. Prima di sfigurarsi e prendere le sembianze dei nostri incubi più terrificanti, Twisty era un clown buono, che amava i bambini ed era bersaglio dello scherno dei freaks. Esasperato dalle bugie sulla sua condotta poco appropriata con alcuni bambini, il clown era stato costretto a ritirarsi. Ma non poteva vivere senza far ridere, non poteva vivere senza uno spettacolo. Così, dopo aver fallito anche il tentativo estremo di sottrarsi da una vita senza felicità, aveva deciso di prendersi quel che voleva con la forza, in modo perverso. Mentre racconta la sua storia, e rivela allo spettatore il suo vero volto e il suo dolore, non c’è rimorso nelle sue parole, non c’è vergogna nei suoi ricordi. E’ qui che Mordrake riconosce in lui il prescelto, e lo porta con sé. Dove tutti i nostri incubi hanno principio e dove tutti i nostri incubi tornano, dopo averci turbato la notte. 

La notte di Halloween lascia il posto a un’alba rosea: Jimmy è il nuovo eroe, colui che ha salvato gli ostaggi del perfido killer, l’inesauribile fiamma di speranza che accende i sogni di gloria di Elsa trova nuovo vigore dall’arrivo di Stanley e la svolta che tutti noi stavamo aspettando si materializza, ancora una volta bellissima, ancora una volta spiazzante, confermando sempre più il valore di una stagione che dopo il quarto episodio non smette di essere credibile, pur nella sua più completa pazzia. 

Con la morte di Twisty - l’ho già detto che Ryan ammazza sempre i miei preferiti? - la bromance più malata della storia si interrompe, il Twandy si è consumato rapidamente come il più tenero degli amori adolescenziali. Ma la storyline di Dandy non è che all’inizio. Morto Twisty, è tempo per la sua terribile quanto interessante transizione: da copia sbiadita a nuovo clown assetato di sangue il passo è breve, basta allungare la mano, rubare una maschera terrificante e tagliare la gola alla propria cameriera. Che nell’uccidere persone indifese abbia trovato finalmente il passatempo che non lo annoia? 

Siamo a metà del Freak Show ma molto ancora deve succedere, altre vecchie conoscenze torneranno di diritto e qualche nuova figura si staglia già all’orizzonte.


A proposito, avete sentito che il Freak Show sta per diventare legen….wait for it…dary?!

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4/ 5
Oleh