venerdì, giugno 13, 2014

Jennifer Lopez - A.K.A.

A.K.A.
Jennifer Lopez
Capitol
17 giugno 2014
Seguo Jennifer Lopez fin dal primo singolo, "If You Had My Love" del 1999, e questa notte è stata l'ottava volta che ho ascoltato per la prima volta un nuovo album di inediti di Jenny. 
Incuriosito dal cambio di genere musicale dopo le hit dance degli ultimi anni, ho ritrovato la Jennifer dei primi album, e ho scoperto dei nuovi lati musicali e non solo davvero interessanti.
A.K.A. è un esperimento ben riuscito, che unisce le origini musicali della cantante, con delle ottime intrusioni in generi musicali mai approfonditi con cura negli album precedenti.
Una cosa che amo di Jennifer Lopez, è che quando ascolti un suo album per intero non ti perdi, non ti sembra di uscire continuamente dal tracciato, ogni brano, seppur differente, seppur un richiamo ad altri generi o a lavori precedenti, è perfettamente posizionato nell'album.
Come dicevo, il ritorno all'r&b rende l'album apprezzabile anche al tanto pubblico che ha disprezzato il filone dance degli ultimi album (anche quelli però a mio parere sempre ben fatti), e stupirà coloro che credevano che l'urban non facesse più per lei.
Jennifer dimostra con questo album di essere sempre se stessa (tanti i riferimenti a tutti gli album precendenti, come leggerete dopo), con una grande ispirazione a This Is Me...Then del 2002; dimostra però di avere ancora tanto da esplorare, assaggiando, passatemi il termine, nuovi gusti musicali. 
Sperimentale ma tradizionale, A.K.A. al primo ascolto vi lascerà stupiti, e al secondo lo canterete già. No, non è un album pop, non è un album radiofonico, non è qualcosa che tutti potranno cantare, ma sarà qualcosa che nessuno dimenticherà, perchè realizzare un album come questo, nel 2014, per una artista che può dominare le chart con pezzi decisamente più commerciali, è una scommessa, pericolosa, intelligente, artistica e realmente musicale, e completamente vita.

1. “A.K.A.” (featuring T.I.)
"This is not the girl you used to know". Con questa frase si apre l'album, e ci fa già capire che cosa dobbiamo aspettarci (o non aspettarci) dal disco. Il sound che incontriamo in questo brano è del tutto nuovo per Jennifer, ma una giusta direzione da seguire dopo i primi album. La traccia a metà strada tra urban ed elettronica riprende il suono originale della Lopez, abbandonato con Brave e LOVE?
T.I. come sempre non porta nulla di interessante nel brano, che sarebbe uguale anche senza di lui.

2. “First Love”
Senza dubbio il brano più bello dell'album. Un sapore di ballad alla Jennifer Lopez di un tempo. First Love ci riporta indietro nel tempo, non per questo perdendo di modernità. Il sound è quello di "This Is Me...Then", perché questo album ripercorre davvero il sound originale della Lopez che conquistava le vette negli anni 2000. First Love ha una intensità che vi farà venire voglia di struggervi cantandola ogni volta che l'ascolterete. Il testo è molto sentimentale e personale, come tutti i pezzi dell'album. 
Una perla di brano, di quelli che non si producono più, purtroppo.

3. “Never Satisfied”
Una classica ballad americana. Un crescendo nel ritornello, un pianoforte nelle strofe, suoni soffusi, voce intensa, testo personale. Uno dei pezzi migliori dell'album, che segna la maturità musicale di Jennifer Lopez, che non ha nulla da invidiare a nessun'altra neanche nei pezzi come questo, che uniscono una ballata da rocker al soul. Esperimento perfettamente riuscito.

4. “I Luh Ya Papi” (featuring French Montana)
Il brano più fresco e divertente dell'album. Autoironico, catchy, estivo (infatti andava fatto uscire ora e non come primo singolo!), un hip hop senza troppe pretese, che non risulta pesante o fastidioso all'orecchio di noi europei, abituati ad un altro genere di musica. Penso che continueremo a ballarlo per tutta l'estate.

5. “Acting Like That” (featuring Iggy Azalea)
Jennifer ha duettato con decine di rapper uomini, ma è la prima volta che canta insieme ad una donna. Il brano però sinceramente è il meno di impatto dell'album, una traccia che sinceramente non avrei incluso, aggiunta all'ultimo momento (sostituendo purtroppo il duetto con Robin Thicke che ero curiosissimo di ascoltare). Sinceramente non capisco l'utilità di Iggy Azalea, ma è un genere musicale che non amo quindi non mi soffermo sui commenti. Comunque il pezzo sembra una demo post Rebirth, ha un sound alla Jennifer Lopez, però un sound di una delle tante tracce scartate dal 2005 in poi (come ad esempio Hooked On You).

6. “Emotions”
Meravigliosa ballad r&b, che ricorda Beyoncé. Ancora un ritorno ai suoni di This Is Me...Then, e più ascolti l'album e più noto che probabilmente Jennifer voleva tornare proprio a quel punto della sua carriera. Il testo è molto personale, ruvido, e la rende una potenziale hit. Questa è la classica JLo da album track che viene ignorata nella scelta dei singoli, ma che dimostrerebbe al pubblico quanto vale davvero questa artista.

7. “So Good”
Questa canzone mi ricorda meravigliosamente per la base gli Empire Of The Sun, questa malinconica melodia che unisce un testo personale ad una base synth-pop, una rivisitazione della sound sperimentale anni '80 di gruppi come gli Alphaville o persino Depeche Mode anni '90. Sto facendo davvero paragoni azzardati forse, ma ascoltate questo brano senza preconcetti, perché è l'esperimento meglio riuscito dell'album. Il modo melodico/soul di cantare di Jenny unito ad un sound inedito per lei.

8. “Let It Be Me”
L'unica traccia che rimanda a suoni latin. Questa chitarra spagnola, il modo romantico in cui è cantata la canzone, il violino. Un rimando a Como Ama Una Mujer e anche a On The 6, perfettamente riuscito, totalmente distaccato dal resto dell'album, che viene spezzato a metà da questa traccia. Forse anche un tributo musicale a Selena, visto che questo pezzo me la ricorda molto.


9. “Worry No More” (featuring Rick Ross)
Uno dei pezzi r&b più forti dell'album. Una melodia che cattura, per un pezzo che nella chart r&b della Billboard potrebbe ottenere davvero ottimi risultati. Un po' Kelly Rowland, ma con questa voce infondo sempre un po' spanish di Jenny. Ancora un featuring, questa volta con Rick Ross (che era stato escluso dalla versione finale di Run The World in LOVE?).

10. “Booty” (featuring Pitbull)
Poteva mancare Pitbull? Il brano è meravigliosamente orientale, (mi ricorda tantissimo One Night Man di Ricky Martin), e con un video in stile ballerine indiane tutto sarebbe perfetto. Mi immagino già Jennifer Lopez vestita come Jasmine di Alladin.

11. “Tens” (featuring Jack Mizrahi)
Non potrete non ballare con questa perla. Una canzone totalmente differente da quello che Jennifer Lopez abbia mai fatto in passato. Autocelebrazione femminile, ma non solo. Ognuno di noi si può sentire il re o la regina della passerella su queste note. Ognuno di noi si sentirà tremendamente sexy. Una rivisitazione di Supermodel (You Better Work) di RuPaul, misto a Work Bitch di Britney Spears e a Sexy and I Know It dei LMFAO.

12. “Troubeaux” (featuring Nas)
Torniamo all'r&b e ad un gusto più classico, molto primi anni '90. Una mid-tempo accattivante, che ricorda la JLo che avevamo perso dopo i primi album. Se fosse uscita negli anni '90 sarebbe stata una hit. Un elemento invece ci riporta a Rebirth, è quel martellante sax che ricorda tantissimo Get Right. Quasi una rivisitazione della sua stessa hit.


13. “Expertease” (Ready Set Go)
L'unico brano pop dell'album. Fresco e radiofonico, è un suono diverso per Jennifer. Il suo pop è sempre stato a metà strada tra r'n'b e dance, invece qui il suono è pulito e senza contaminazioni. Anzi, forse questo è il vero primo brano pop della carriera di Jennifer. Il pop anni '80-'90, non quello degli anni 2000 in cui Jennifer ha iniziato la sua carriera. Davvero una piacevole scoperta.

14. “Same Girl” (featuring French Montana) 
La Jenny From The Block del 2014? In parte si, Jennifer ci tiene sempre a ribadire le sue origini, e questo è sempre apprezzabile, e ci tiene a dimostrare che lei è sempre la stessa. E questo è vero, nonostante in pochi ci credano, e ascoltando A.K.A. capite che invece è vero. Splendida la solo version, il feat. con French Montana sporca la canzone.

15. “Girls” (featuring Tyga)
Uno dei pezzi urban dell'album. Anche in questo caso avrei evitato il featuring nell'album e preferisco la solo version del singolo. Un pezzo da club, molto notturno e sicuramente da ballare nell'ambiente hip hop. Non è certamente una delle migliori, ma sicuramente contribuisce molto a delineare l'immagine dell'album. 

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Oleh