domenica, aprile 06, 2014

La città incantata.

Per il secondo appuntamento con il nostro speciale dedicato allo Studio Ghibli, ho scelto forse il film più bello dell'intera produzione, ovvero La città incantata.
La piccola Chihiro è in viaggio con i suoi genitori, verso una nuova casa, una nuova scuola, una nuova vita. Durante il tragitto, poco prima di arrivare nella loro nuova abitazione, la bambina e i suoi genitori scendono dall'auto, per visitare una struttura abbandonata, apparentemente un parco di divertimenti mai aperto o abbandonato da tempo.
Ed è così che inizia l'avventura della protagonista, che verrà catapultata in una nuova dimensione, nella quale i suoi genitori sono diventati, come altri umani, dei suini, e lei impiegata di una stazione termale per mostri. La piccola Chihiro dovrà lavorare li, finchè non riuscirà a salvare i suoi genitori, e non dovrà dimenticare il suo nome.
In un ambiente ricco di bizzarrie, strani mostri che stanno immersi nell'acqua per curarsi acciacchi del tempo e dell'età, Chihiro conoscerà tanti amici, tra i quali Haku, un ragazzino che l'aiuterà nella risoluzione del problema, Kamaji, lo spirito delle caldaie, dalle sembianze di un ragno, e che l'aiuterà a trovare un lavoro all'interno delle terme, e Rin, lavoratrice delle terme, molto ironica ma sempre dalla parte di Chihiro.
Il personaggio cattivo della storia è la proprietaria dello stabilimento, ovvero la strega Yubaba, un personaggio senza dubbio folkloristico.
L'individualità dei singoli personaggi arricchisce la storia, perchè a seconda della persona in compagnia della quale si trova Chihiro (che diventerà Sen in questa dimensione), il tono della vicenda cambia.
Una avventura davvero sorprendente, descritta con minuzia di particolari, con una ambientazione dal gusto nipponico e quotidiano, che rende la presenza di questi personaggi sovrannaturali ancora più di rilievo in un luogo così "umano" come le terme.
E' questo connubio che rende divertente la storia, di per se molto triste in realtà, ma come sempre con un lieto fine.
Tutto, dai disegni alla musica, è brillante, perchè nonostante stiamo parlando di un film di animazione, vi sembrerà sempre di essere in quella scena insieme ai protagonisti.
Se dovessi scegliere le scene che ho amato maggiormente sono senza dubbio l'incontro nelle caldaie con  Kamaji, il lavaggio dello spirito Kaonashi, che blocca l'intero stabilimento balneare, e la bellissima immagine del treno che passa tra le acque sotto la collina le terme, con quel viaggio in treno che ci riporta al mondo reale, in un immaginario fantastico.
Ricco di cultura nipponica, con i suoi tanti spiriti e mostri della tradizione, rivisti in chiave moderna, ricco di sentimenti, perchè è ancora una volta l'amore quello che spezzerà la maledizione, pieno di spunti interessanti, che vanno capiti e approfonditi, il che vi spingerà a rivedere il film ancora, e ancora, per apprezzare a pieno ogni singolo dettaglio della storia.
La magia de "La città incantata" è quella di farvi vivere una avventura davvero in prima persona, con tanti stati d'animo differenti, grazie al variegato corteo di personaggi secondari, che muteranno il destino di Sen.

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4/ 5
Oleh