lunedì, novembre 25, 2013

Swing When You're Wi...lliams!

Per quanto si possa stare a dissertare a lungo su chi sia la stella assoluta nel firmamento della musica, e su quanto siano cristallini certi talenti recenti o un po' meno, e su chi meriti davvero di essere ricordato, in un modo o nell'altro il paragone con il passato si fa sentire sempre.

E con il passato si devono misurare sia gli artisti che il pubblico. Del resto, siamo stati tutti bambini, e avremo sicuramente ascoltato (controvoglia o con piacere) i dischi dei nostri genitori: chi non ha mai avuto in casa uno stereo che emanava melodie di Frank Sinatra, Elvis Presley, Fabrizio De Andrè, Domenico Modugno, Aretha Franklin, Tina Turner o Tony Bennett? Certamente non pochi.
E chiunque abbia intrapreso una carriera nel mondo della musica, si sarà dovuto inevitabilmente scontrare con un gigante del passato (ce ne sono per tutti i gusti e generi, dopotutto). Se a loro, peraltro, molti artisti contemporanei si ispirano, un motivo ci sarà: il passato è un tesoro inestimabile, da tramandare senza "se" e senza "ma", a testimonianza di un periodo in cui si cantava senza lo specifico scopo di vendere il maggior numero di copie possibile, e senza l'intento di dare scandalo con testi o esibizioni live al limite della pornografia. Quei brani rimandano ad un mondo quasi incantato, fastoso, dove i miti della prima metà del XX secolo si davano appuntamento ad Hollywood, Roma e New York.

È a questo mondo che ripensa spesso anche un nome notissimo della musica inglese: Robbie Williams, che nella sua produzione musicale vanta ben due album swing, uno del 2001, Swing When You're Winning, e uno pubblicato questo mese, dal titolo Swings Both Ways. In un'intervista a Che Tempo Che Fa di sabato 23 Novembre 2013, lo stesso Williams ha raccontato della venerazione che aveva suo padre per un dollaro incorniciato e appeso in casa sua, firmato nientemeno che da Frank Sinatra. 
Anni e anni dopo, ha sentito di dover trasmettere a questa e alle generazioni sucessive un po' di questo patrimonio, e lo ha fatto in maniera impeccabile in entrambe le raccolte (nonostante in Swings Both Ways alcuni brani non siano del secolo scorso, ma opera di Robbie stesso).
Il risultato? Una sfilza di capolavori antichi e moderni, a cui spesso hanno contribuito voci come Michael Bublé, Rupert Everett, Lily Allen, Kelly Clarkson e Nicole Kidman. Ecco alcune di queste reinterpretazioni.

1) SOMETHING STUPID - con Nicole Kidman
Universalmente conosciuta, non penso ci siano parole adatte per descrivere il brano del 1967 cantato da Frank Sinatra e sua figlia Nancy. 34 anni dopo, Robbie e Nicole riportano alla luce i bei ricordi degli anni '60, ed è un successo mondiale.








 2) MACK THE KNIFE
Musica di Kurt Weill e testo di un grande poeta e regista teatrale come Bertolt Brecht, che la inserì nella celebre Opera Da Tre Soldi del 1928. Narra le gesta malvagie di Macheath, paragonato ad uno squalo e descritto mentre rapina, uccide e dà fuoco a qualsiasi cosa che gli si para davanti. Il brano ha riscosso così tanto successo da essere reinterpretato decine di volte negli anni a seguire da artisti come Louis Armstrong, Bing Crosby, Sting ed Ella Fitzgerald. Nel 2001 ci prova anche Robbie Williams, che regala al testo una pronuncia a tratti intrigante e sbarazzina.

3) DREAM A LITTLE DREAM OF ME - con Lily Allen
Originalmente composta intorno al 1931 da Fabian Andre, Wilbur Schwandt e Gus Kahn, la cover di maggior successo deve aspettare l'arrivo di Mama Cass Elliott (dei The Mamas & The Papas) nel 1968, con la sua voce limpida e soave. Per ricreare la stessa atmosfera a 45 anni di distanza, viene scelta la "meno angelica" Lily Allen, che dimostra comunque di avere un gran talento per lo swing.



4) PUTTIN' ON THE RITZ
In origine era un'espressione americana che indicava il modo di vestire estremamente sfarzoso e alla moda di certi benestanti, con riferimento al lusso degli hotel Ritz. Nel 1930, Irving Berling prese ispirazione da questo modo di dire per realizzare la punta di diamante dell'omonimo film-musical, capolista di tante riedizioni, tra cui la più importante nel 1946, dal titolo Blue Skies, con Bing Crosby e Fred Astaire. Le due versioni a confronto:



5) I WAN'NA BE LIKE YOU - con Olly Murs
Il 1967 vede l'esordio del film Disney Il Libro Della Giungla. Nella versione italiana, il brano è tradotto letteralmente: Voglio Essere Come Te, ed è cantata da Re Baloo, Mowgli e Baloo con aria spensierata e piuttosto allegra. Il duetto di Williams e Murs invece è straordinariamente energetico, vivace e regala quella sostanziosità che in un semplice film per bambini non è esattamente quello che serve. Un brano che acquista finalmente una dignità piena, anche se staccato dal suo contesto originale.


 

Se volete quindi apprezzare gli ultimi sforzi in questo campo di Mr. Williams, non vi resta che acquistare Swings Both Ways, che peraltro contiene anche brani inediti, come Go Gentle, dedicata alla figlia nata da poco, e Soda Pop, in collaborazione con Michael Bublé.
Enjoy!
 

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4/ 5
Oleh