Rimaniamo più o meno a quelle latitudini, grado più, grado meno, ma facciamo un nostalgico ritorno in Svezia, che från Luleå till Ystad ha un sacco di artisti da proporre e lanciare. Forse non ci crederete, ma la nazione dell'IKEA, di Spotify, di Ibrahimovic e delle girelle alla cannella è la terza esportatrice di musica nel mondo, dietro soltano a Stati Uniti e Gran Bretagna, e davanti a nazioni più blasonate come Australia e Italia. Eppure qui non arriva molto: tolti gli ABBA e gli Swedish House Mafia, non giunge nulla in terra nostrana.
Per cui, in un impeto spontaneo di solidarietà verso quella che è (almeno con il pensiero) la mia seconda patria, parlerò di lei e dei suoi talenti, sia affermati che in erba, e che meritano tutti di essere scoperti e, a volte, ri-scoperti. Nove proposte interessanti.
Proposta n°1.
Eric Saade, nato da padre libanese e madre svedese, fa parte di quella generazione di scandinavi risultate dalla massiccia immigrazione verso Nord dai Paesi mediterranei e mediorientali. È un talento coltivato sin dalla prima adolescenza, scrive canzoni da quando ha 13 anni e a soli 19 esordisce nelle classifiche musicali nazionali. L'anno dopo vince l'equivalente svedese di Sanremo, il Melodifestivalen, con il brano Popular, arrivando poi terzo all'edizione 2010 dell'ESC. Ha poi intrapreso collaborazioni con diversi artisti tra cui l'americana DEV e la norvegese Tone Damli. Ed proprio il duetto con quest'ultima che vi propongo: una perfetta "unione scandinava" e un ottimo abbinamento di timbri vocali. Assolutamente niente male! Ecco Imagine.
Proposta n°2.
Danny Saucedo, 27enne di Stoccolma ma di padre polacco e madre boliviana, altra punta di diamante dell'integrazione sociale nei Paesi nordici. Nel 2006 tenta il tutto per tutto nel talent show Idol, con i giudici che apprezzano notevolmente le sue doti canore. Arriverà solo sesto, ma la sua strada è ora molto più in discesa: forma una band, E.M.D., con altri due suoi compagni di talent, riscuotendo un ottimo successo, e anche da solista si toglie parecchie soddisfazioni, arrivando secondo nel Melodifestivalen sia nel 2011 che nel 2012. Quest'anno l'ha addirittura condotto, segno di quanto sia apprezzato a Stoccolma e dintorni. Il suo capolavoro è Amazing, presentato all'inizio dell'anno scorso, dove Danny sfodera tutti i suoi assi nella manica.
Proposta n°3.
Veronica Maggio, 32enne di Uppsala, con un'evidentissima discendenza italiana: durante l'infanzia ha trascorso parecchio tempo in Toscana con il padre, un appassionato di Lucio Battisti, Mina e Rita Pavone. E in effetti queste influenze si sentono in gran parte delle sue canzoni, che riscuotono un buon successo in Svezia sin dall'esordio della Maggio nel 2006. Ad oggi ha pubblicato tre album e sfornato numerosi singoli di ottima qualità, tutti in lingua. Nell'attesa che si faccia conoscere anche fuori dalla Scandinavia, magari con qualche brano in inglese, ci ascoltiamo la sua canzone più rappresentativa, Välkommen In. Occhio che a un certo punto c'è una piacevole sorpresa!
Proposta n°4.
La band Ace Of Base. Attiva sin dal 1987, è il terzo gruppo musicale svedese più famoso all'estero dopo ABBA e Roxette. Lo stile è variato molto nel tempo, anche in seguito all'abbandono delle due voci femminili storiche del quartetto, che si è spostato da sonorità reggae-pop a pop-dance. 30 milioni di dischi venduti in tutto il mondo in venticinque anni di attività non sono davvero niente male, così come il loro brano d'esordio, All That She Wants, rilasciato nel 1992. Fu un vero e proprio boom in tutto il mondo, dall'America all'Australia, passando anche per l'Italia e stregando tutti con il suo stile reggae fusion. Per cui vale assolutamente la pena riascoltarlo.
Proposta n°5.
Ulrik Munther. Nato praticamente l'altro ieri, ha solo 19 anni ma ha alle spalle una gavetta di tutto rispetto: dopo un periodo passato a caricare video di cover su Youtube, viene contattato dall'emittente nazionale SVT per partecipare al MGP Nordic, lo Zecchino D'Oro scandinavo, e vince l'edizione 2009 a soli 15 anni. Nel 2012 e nel 2013 è arrivato terzo nella finale del Melodifestivalen. A differenza di molti suoi colleghi, ha uno stile sobrio ma allo stesso tempo accattivante, e sa suonare chitarra, pianoforte e armonica. Basta un solo ascolto a spazzare i dubbi sul suo giovane talento. Ecco quindi il primo singolo del suo secondo album, Tell The World I'm Here!
Proposta n°6.
Agnes Carlsson, nota meglio solamente come Agnes. Dalla Svezia centrale con furore, la bella 25enne si è fatta notare prima vincendo, a 17 anni, il talent Idol, poi riscuotendo successo mondiale nel 2008 con Release Me. In Italia, dopo quella canzone, di lei non si è saputo più nulla. Ebbene, Agnes ha pubblicato un altro album l'anno scorso, riconosciuto unanimemente dalla critica come il suo miglior lavoro, che esalta il suo amore per il pop internazionale unito ad un pizzico di elettronica. Ma il suo ultimo gioiellino è la straziante One Last Time, scritta in seguito a un terrificante incubo, dove lo strazio riecheggia nella sua voce rimodulata con il sintetizzatore per farla sembrare un inquietante rumore metallico.
Proposta n°7.
Emilia Rydberg-Mitiku. Forse il nome non vi dirà molto a proposito di questa artista nata da padre etiope e madre svedese, ma il suo singolo d'esordio vi rispolvererà la memoria: Big Big World (e il suo ritornello: I'm a big big girl in a big big world...) è diventata famosissima in Europa nel 1998, rimanendo in cima a molte classifiche nazionali per diverse settimane. La sua voce delicata si adatta bene al pop-soul che rende le sue canzoni, sia in svedese che in inglese, estremamente godibili. Dopo il suo album d'esordio, Emilia ne ha pubblicati altri quattro, di cui l'ultimo proprio l'anno scorso, e diffuso insieme al video ufficiale del primo estratto, You're Not Right For Me, che esalta la sua (già abbondante) delicatezza.
Proposta n°8.
Lorén Talhaoui, alias Loreen (pronunciato così come si scrive). Per metà marocchina e per metà scandinava, si presenta alle audizioni di Idol nel 2004, dove arriva complessivamente quarta, ma senza poi salire agli onori della cronaca come cantante, quanto piuttosto come presentatrice. Passeranno ben sette anni prima che torni su un palco per mostrare tutte le sue doti, e nel 2011 pubblica My Heart Is Refusing Me, che è solo l'antipasto della strabiliante vittoria del suo cavallo di battaglia, Euphoria, all'ESC 2012. Euphoria è Loreen: un brano trance-pop supportato da frenetici movimenti del corpo e vocalizzi eccezionali. Ed è piaciuto a tutta Europa, in Canada e persino in Australia. Le sue doti sono ineccepibili, ed è una delle cantanti svedesi più famose al momento.
Proposta n°9.
The Hives, uno dei più noti quintetti rock del paese giallo e blu. Quest'anno compiono 20 anni di meritati successi caratterizzati da esibizioni live alquanto "energetiche" e stravaganti, e un sound rock/garage rock che non ha mai deluso lungo tutto questo tempo. Cinque album pieni di grinta, condita anche con un po' di sofisticazioni, che trovano la loro massima espressione in Hate To Say I Told You So e Walk Idiot Walk. L'anno scorso è stato pubblicato il loro ultimo disco, Lex Hives. Non perdetevelo!
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Ore 12 - Här Glider Sverige In!, 9 Proposte Musicali Made In Sweden
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Oleh
Stefano Favia