martedì, novembre 25, 2014

Nick Cave & The Bad Seeds - Your Funeral...My Trial


"That particular record, which is my favourite of the records we've done, is very special to me and a lot of amazing things happened, musically, in the studio. There are some songs on that record that as far as I'm concerned are just about perfect as we can get really- songs like "The Carny", "Your Funeral, My Trial", and "Stranger Than Kindness", I think are really quite brilliant."


Your Funeral… My Trial, anno 1986, è il quarto album in studio di Nick Cave e i suoi ormai inseparabili compagni di viaggio, i Bad Seeds.
Forse il più controverso tra i dischi del cantautore australiano, Your Funeral… My Trial, dominato da atmosfere lugubri e oscure, è teatro di dialoghi e vicende che vedono come protagonisti personaggi malati e malinconici creati dall’immaginazione di un Nick Cave distrutto dall’eroina, che cerca di accendere una luce nel vuoto e nel buio della voragine in cui si trova. Fin dal primo brano, Sad waters, mi sembra di aver attraversato il tempo e lo spazio e di esser stata catapultata in un’altra dimensione, e se un momento fa ero sulla riva di un lago con Mary, la protagonista di questa canzone iniziale, adesso, senza avere un attimo per riprendermi da quello che ho appena ascoltato, sono in un altro posto, una piccola città, per la precisione. E’ la città di The Carny, uno dei pezzi più famosi del gruppo. Sento un’atmosfera strana, a metà tra una marcia funebre e un cartone animato e il brano, con un ritmo che fa pensare a un valzer inquietante e solitario, evoca dei brevi momenti di vita di un circo popolato da freak, si sente l’eco lontana di una vita ormai sparita, e si vedono personaggi inventati che creano un mondo quasi mitologico, un mondo pieno di cinismo e disprezzo in cui Cave si rinchiude cercando di usarlo come via di fuga.

Costantemente accompagnato da voci profonde, atmosfere sognanti e allo stesso tempo disincantate, Your Funeral… My Trial continua il suo ostinato percorso tra le ombre, snodandosi ed esplorando ogni volta mondi diversi, bui e malinconici, e dopo un po’ mi sembra di stare al passo con le musiche, i testi, le storie, ci sono dentro, accompagno la voce di Nick, quasi come se fossi lì fisicamente. Attraversiamo i pensieri di Jack di Jack’s shadow che, tormentato dalla sua coscienza, cerca ossessivamente la sua ombra, e dopo i suoni disordinati e confusi di Hard on for love, sono sempre lì quando canta in She fell away la scomparsa di qualcuno che forse non è neanche mai esistito, ma che ha lasciato in lui un vuoto tanto paralizzante da renderlo folle. Il percorso si chiude con il ritmo ripetitivo e incalzante di Scum, Nick conclude con un tono cattivo e disincantato, così come aveva iniziato.


Your Funeral… My Trial è, così come lo definisce la critica, un particolare contatto tra caos sonoro e ricerca melodica, un incontro tra il vecchio, cioè il tipico stile del gruppo, e il nuovo, le sperimentazioni musicali fatte in studio. I testi difficili, le atmosfere scure e i suoni fuori dal comune rendono questo disco forse il più bello e il più originale del gruppo, tanto che lo stesso Nick Cave lo reputa il migliore della loro produzione.





Sometimes



Talvolta

At night I feel the end it is at hand

Di notte sento che la fine è dietro l’angolo

My pistol going crazy in my hand

La pistola mi impazzisce in mano

For she fell away

Perché lei è scomparsa

O she fell away

O lei è scomparsa

Walked me to the brink

Mi ha portato al limite estremo

She fell away

Poi lei è scomparsa

I did not see her fall

Non ho visto la sua discesa

To better days

Verso giorni migliori

Sometimes I wonder was she ever there at all

Talvolta mi chiedo se sia mai esistita veramente

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4/ 5
Oleh