giovedì, novembre 27, 2014

Afterhours. Hai paura del buio?

  • 1 Hai paura del buio?
  • 2 1.9.9.6.
  • 3 Male di miele
  • 4 Rapace
  • 5 Elymania
  • 6 Pelle
  • 7 Dea
  • 8 Senza finestra
  • 9 Simbiosi
  • 10 Voglio una pelle splendida
  • 11 Terrorswing
  • 12 Lasciami leccare l'adrenalina
  • 13 Punto G
  • 14 Veleno
  • 15 Come vorrei
  • 16 Questo pazzo pazzo mondo di tasse
  • 17 Musicista contabile
  • 18 Sui giovani d'oggi ci scatarro su
  • 19 Mi trovo nuovo



IO  Grazie per avermi concesso questa intervista.
VECCHIO ME  Ma ti pare.
IO  Volevo iniziare chiedendoti, Hai paura del buio?
VECCHIO ME  Stiamo parlando dell’album degli Afterhours, ovviamente.
IO  Esatto. Il loro secondo in italiano. Nato in un periodo molto complicato per la band milanese. La loro casa discografica era fallita e il loro percorso musicale sembrava aver imboccato strade non semplici. E invece...
VECCHIO ME  E invece la casa discografica Mescal intercetta il loro destino e assieme danno alla luce questa fantastica raccolta, destinata a cambiare per sempre la loro vita e quella di migliaia di giovani.
IO  Anche il tuo?
VECCHIO ME  Puoi dirlo. Ogni volta che penso a questo episodio poi, il mio livello di fiducia nel destino aumenta considerevolmente.
IO  Tu quando hai scoperto questo album?
VECCHIO ME  L’album è uscito nel 1997, io però l’ho incontrato alcuni anni dopo. Eravamo in gita da superiori, una mia compagna si vantava di conoscere il miglior gruppo italiano. Non si sbagliava di molto.
IO  Che mi dici di Male di Miele?
VECCHIO ME  Bhe, non potevi chiedere di meglio. Diciamo che la considero la Smells like teen spirit italiana, non so se mi spiego. Tutta la rabbia, l’energia, la distruzione dei Nirvana la si può ritrovare in questo pezzo. Credo non esista eguali in idioma italico.
IO  Se parliamo di rabbia allora, sullo stesso livello ci mettiamo anche Veleno?
VECCHIO ME  Assolutamente sì, ci sta tutta. In Veleno ho sempre trovato anche degli accenti barocchi, difficili da inquadrare, ma di straordinaria bellezza.
IO  Ora che hai introdotto l'argomento direi che questo lo possiamo considerare un album completo. Rispetto ai precedenti, la presenza della ballate in stile Dylan, si fa più pesante. C’è una sorta di riequilibrio dei rapporti tra distruzione e costruzione.
VECCHIO ME Sottoscrivo in toto. Il pezzo Rapace poi fa da trait d'union tra il grunge italico, tipico dei primi momenti della band, e le sonate più melodiche, come ad esempio Voglio una pelle splendida.
IO  Non a caso hai citato questa canzone.
VECCHIO ME Proprio per niente. L' ho ascoltata in loop per quasi una notte intera in cuffia con una mia amica. Mi è entrata sotto pelle, credo non mi abbandonerà mai.
IO  Ho letto molto spesso che un dei metodi di scrittura più utilizzati per la gestazione di questo album è stato il cut-up, che ne pensi?
VECCHIO ME  Intendi il metodo che prevede di sminuzzare parola per parole di un testo, per poi ricomporlo in base alle sensazioni dello scrittore?
IO  Esatto.
VECCHIO ME  Credo che grazie a questo espediente siano riusciti a raggiungere un livello di suggestione evocativo ineguagliabile. Si sfiora spesso il nonsense, ma ci guadagna molto sul piano visionario. 
IO  Parlando di contenuti, oltre alla visione desolata di alcuni protagonisti, la scarsità di vie d'uscita, tu cosa aggiungeresti?
VECCHIO ME  Bhe, c'è un'ironia di fondo, che allenta sempre la tensione. In questo si sente molto l'influenza di Giorgio Gaber. In più ci vedo sempre la denuncia di una borghesia sopita e corrotta, denuncia dei finti alternativi, molto pasoliniano.
IO  Se volessimo inquadrarlo in un genere musicale?
VECCHIO ME  Rock puro. Grunge e punk in alcune sfumature. Cantautorale in altre. Adesso che mi hai fatto tutte queste domande però, togliti quella camicia a righe e quella cravatta, che non si può guardare. Andiamo a fare due tiri al campetto oppure inforchiamo la bici come ai vecchi tempi, dai!
IO  Con questa camicia io ci lavoro, non posso mica abbandonarla.
VECCHIO ME  Ti dico solo una cosa fratello: 1996
IO Cioè?
VECCHIO ME  Sei diventato un borghesotto, fratello. Come direbbero gli Afterhours “Cambia rotta cambia stile,scopri l’anno bisestile. Arrenditi! Risulta alquanto volgare il tuo annaspare”
IO  Oh, certo, ora ricordo il pezzo 1996. L’abbiamo cantata sotto il palco, giurando di rimanere per sempre selvatici.
VECCHIO ME  Vabbè, se per questo abbiamo anche perso diversa sensibilità alle corde vocali, urlando il nostro continuo scatarrare sui giovani d'oggi.
IO  Sì, però lì avevamo ragione. "Il sabato in barca a vela e lunedì al Leoncavallo", non c’è possibilità di assoluzione. 
VECCHIO ME  E' stato un buon periodo.
IO  Va bene, credo che abbiamo terminato. Grazie per aver condiviso con tutti noi queste tue impressioni, alla prossima!
VECCHIO ME  Grazie a voi!



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4/ 5
Oleh