venerdì, marzo 22, 2013

Ore 12 - Il sensuale mondo di Anggun

Continua la serie di articoli dedicati al mondo femminile. E questa volta ci spostiamo decisamente a Est, oltre il Mar Nero, oltre l'Everest, fino alla gigantesca metropoli indonesiana di Jakarta.
Lei è una donna affascinante, sensuale e portatrice di una cultura musicale esotica e misteriosa, e per tutto ciò è apprezzata ovunque nel mondo. È la prima artista asiatica capace di riscuotere un grosso successo internazionale, grazie alla sua Snow On The Sahara, che quest'anno compie ben quindici anni: sto parlando proprio di Anggun Cipta Sasmi, "per gli amici" semplicemente Anggun.


L'ultima apparizione pubblica di Anggun in terra italica risale al concerto natalizio in Vaticano del 2011, dove ha avuto modo di cantare il primo estratto del suo album più recente, Echoes/Èchos. E anche il pubblico italiano, dopo i primi mesi in cui si è fatta conoscere, si è dimostrato abbastanza "freddino" e dimentico di lei. Parecchio a torto, aggiungerei, viste le ottime recensioni dei suoi album da parte della critica internazionale, e i suoi tour mondiali da "tutto esaurito". Anggun non è certo una dilettante, non è una meteora. E quindi: che fine ha fatto Anggun?

Nomen omen: il suo nome completo significa "grazia nata da un sogno"; se poi ci aggiungiamo un padre musicista che le ha dato lezioni quotidiane di canto, non possiamo che ottenerne un talento maturato già in tenera età.

E difatti a soli dodici anni, nel 1986, Anggun pubblica il suo primo album di musica per bambini. Nel giro di soli sette anni riesce a vendere ben 4 milioni di dischi nella sua Indonesia, ripartiti in 5 album, e diventa la prima donna indonesiana a fondare e gestire una propria casa discografica. Ma una volta raggiunto un successo nazionale così eclatante, la giovane Anggun punta ancora più in alto: diventare una stella della musica internazionale. In un'intervista al magazine Billboard del 1998, Anggun dice:

"Sognavo di intraprendere questa carriera internazionale, ma i produttori musicali non sarebbero mai venuti a cercare talenti in Indonesia data la grossa disponibilità nei loro Paesi. Dovevo andare io da loro, ero curiosa, penso che sia una cosa buona cambiare aria. In Indonesia non abbiamo tante notizie che arrivano dal resto del mondo. E Internet non era così diffuso come oggi."

Per finanziare la sua avventura europea vende la casa discografica e si trasferisce a Londra, dove però non riesce a trovare qualcuno che valorizzi il suo talento; a corto di disponibilità economiche, con il marito/manager sposato a soli 18 anni Anggun si sposta a Parigi, dove impressiona il produttore musicale Erick Benzi, che aveva precedentemente lavorato con artisti del calibro di Johnny Hallyday e Céline Dion. Erick le propone immediatamente un contratto e, nel Giugno del 1997, viene pubblicato il suo primo album, interamente in francese: Au Nom De La Lune, che le vale il premio di "migliore rivelazione francese" del 1997 agli equivalenti transalpini dei Grammy Awards. Eppure lo stile di questo album è molto lontano da quello adottato nel suo Paese natale: Anggun è passata da sonorità rock (da cui ha preso molta ispirazione da giovane) ad atmosfere più mature e sensuali, aiutate anche dall'aver imparato le tecniche della danza balinese, molto usata nei suoi videoclip. Videoclip che, per quest'album, sono riservati a La Neige Au Sahara e La Rose Des Vents, tradotti, nella versione inglese-internazionale in Snow On The Sahara e A Rose In The Wind. Un successo clamoroso, sia in Francia che nel resto del mondo, in particolare in Italia dove il suo singolo di esordio vola immediatamente in testa alla classifica. In America, invece, l'album non sfonda, ma rimane comunque uno dei più venduti da un/una cantante del continente asiatico. Rivediamo, quindi, gli affascinanti video di Snow On The Sahara e A Rose In The Wind.



"But to stand with you in a ring of fire
I'll forget the days gone by
I'll protect your body and guard your soul
From mirages in your sight
Lost out in the desert..."
Anggun - Snow On The Sahara




"What to do with this love that I'm in?
I have given you all of my soul
Flying all my life like a rose in the wind
Tell me why I am always alone"
Anggun - A Rose In The Wind

Confortata da questi ottimi risultati, Anggun torna a lavorare su una nuova raccolta di inediti, che esce nel 2000, dal titolo Chrysalis (Désirs Contraires in Francia). Mentre nel Paese che l'ha lanciata verso il successo non ottiene grande visibilità, molto migliori sono le critiche provenienti dal resto del mondo: Anggun è molto più matura e adulta rispetto alle atmosfere esotiche di Snow On The Sahara, e si dirige verso il world pop, con l'uso di sole tastiere e chitarre elettriche accompagnate dal sintetizzatore. Oltre ai classici temi che riguardano la fine di una relazione (Still Reminds Me) e il bisogno di amare (Signs Of Destiny), una delle tracce propone anche la cantante ossessionata dalle "attenzioni" di un suo fan (Want You To Want Me).
Le vendite sono simili a quelle dell'album d'esordio, ma le certificazioni arrivano solo dall'Indonesia e dall'Italia, dove riscuote molto successo il singolo Still Reminds Me, che potete godervi qui sotto. La versione francese è intitolata Derrière La Porte.

"I've tried to spend my time with somebody new
But everyone still reminds me of you
Tried to play some songs that'd changed my point of view
But every sound still reminds me of you
I try to look for something that to hold on to
'Cause im lost, I'm numb without you
I tried to find some ways to free me from this blue
'Cause everything still reminds me of you..."
Anggun - Still Reminds Me

Altro piccolo capolavoro presente nella tracklist è Chrysalis, dove Anggun dà il meglio di se stessa, realizzando un brano coinvolgente, orecchiabile e molto sensuale. Assolutamente da ascoltare!


"Satisfy me, want you to treat me like I'm a queen bee
The woman in me, just like a wild horse I need to run free
Like a butterfly, I can be sweet and very infantile
A viper, a cobra, I also can be viciously unkind..."
Anggun - Chrysalis

Il momento amarcord continua: alla fine del 2000 Anggun riceve l'invito del Vaticano ad esibirsi in occasione del concerto di Natale, dove porta Have Yourself A Merry Little Christmas e Still Reminds Me, per poi tornare alla ribalta per diversi mesi nel nostro Paese a inizio 2003, quando viene rilasciato il duetto Amore Immaginato con Piero Pelù.

 


Just like the atoms of imaginary love we keep on pulling back and pushing far away
But there are those things way too easy but are scary, it scares the world out of me
Risking anything to follow all that I fee
l, where everybody's looking for the key to the one and only
Ah, l'amore immaginato
È quello vero, quello vero, quello vero, quello amato
Ah, l'amore incasinato
Makes you happy, makes you crazy, makes you thirsty, makes you hungry, makes you want more!
Anggun & Piero Pelù - Amore Immaginato

Un nuovo contratto stipulato con una casa discografica controllata da Somy BMG e Universal permettono ad Anggun di pubblicare, nel 2005, il primo album con lo stesso titolo sia nella sua versione francese che in quella inglese, Luminescence, che riscuote il successo sperato, trascinato da In Your Mind / Etre Une Femme, Undress Me (specialmente in Italia) e Saviour / Cesse La Pluie, che viene anche inserita nella colonna sonora del film Transporter 2. L'album viene addirittura ristampato nel 2006 e promosso con il rilascio di I'll Be Alright / Juste Avant Toi. È un momento d'oro per la cantante indonesiana, ormai naturalizzata francese, che in questo album ha dato davvero il meglio di sé, sfornando i migliori pezzi del suo repertorio. In particolare, in basso potrete risentire Cesse La Pluie e I'll Be Alright.

"Oublions cet orage éphémère
L'effacer et t'aimer comme hier
Je cherche je cherche le remède pour qu'enfin
Cesse la pluie, cesse la pluie ...
Oublions cet orage éphémère
L'effacer, retourner en arrière
Je cherche je cherche le remède pour qu'enfin
Cesse la pluie, cesse la pluie..."
Anggun - Cesse La Pluie

"Deep that bad taste in your mouth
Half your truth stay on your side
Unleash all your demons free
They've been hiding
All that u've refused to see
Take everything back me..."
Anggun - I'll Be Alright

 Nel frattempo, Anggun non si dedica solo alla musica, ma gira per il mondo per girare spot pubblicitari e in qualità di portavoce delle Nazioni Unite in occasione dell'Anno Internazionale per il Microcredito, programma dell'ONU per estinguere i debiti del Terzo Mondo. Nel 2007 dà alla luce sua figlia Kirana, e poco tempo dopo viene scelta come voce narrante per il documentario della BBC Earth, per cui compone anche un brano. Nel Natale dello stesso anno fa la sua seconda comparsa al concerto natalizio vaticano all'Arena di Verona, per poi rilasciare, verso la fine del 2008, il suo quarto album internazionale, dal titolo Elevation/Elévation, che si orienta verso uno stile più "urbano" e hip hop, come dimostra il riadattamento di No Stress di Laurent Wolf, che insieme a Crazy / Si Tu L'Avoues riscuotono un buon successo sia in Indonesia che nei Paesi francofoni. Intanto, il suo rapporto con l'ONU prosegue, e nel 2009 viene nominata Ambasciatrice di Buona Volontà della FAO, fa parte della giuria di Miss France 2009 e l'anno successivo collabora con diversi artisti europei, in particolare con il tedesco Schiller (Always You). Riascoltiamo quindi la collaborazione con Schiller e il remix di Laurent Wolf.


 "It’s only a matter of time
I know soon I will find
That feeling so close to devine
Someone I can call mine
But silence is pounding in my head
Hit me through and through
What everything fails to forget
Is always you."
Anggun - Always You ft. Schiller

  

Nel 2011 Anggun annuncia il suo ritorno negli scaffali dei negozi di musica con l'uscita di Echoes/Èchos, interamente autoprodotto e registrato dalla casa discografica di sua proprietà appena fondata. La versione francese dell'album riscuote un buon successo in Francia e Belgio, e addirittura in Francia entra in classifica anche la variante inglese, per la prima volta nella carriera della cantante. I singoli estratti sono Je Partirai e la triste ballata Mon Meilleur Amour (tradotta in Only Love e portata alla sua terza apparizione al concerto natalizio in Vaticano a fine 2011). Ad inizio 2012, Anggun viene selezionata da France Télévisions per rappresentare la nazione transalpina all'Eurovision Song Contest tenutosi a Baku, in Azerbaijan, presentando il brano Echo (You And I), metà in inglese e metà in francese. Le aspettative sono elevate, ma il 22° posto nella finale del concorso stride un po'; tuttavia Anggun non si fa demoralizzare e ripubblica la versione internazionale di Echoes aggiungendo la canzone dell'ESC, e parte per un tour mondiale che attraversa mezzo mondo. A fine anno arrivano due notizie positive: la prima è che sarà uno dei giudici della prima edizione di X-Factor Indonesia; la seconda è che attualmente sta lavorando al suo primo album completamente in indonesiano in seguito alla ribalta internazionale (al momento non si sa se ci sarà una versione inglese o francese). Tante buone nuove per un'artista dal timbro vocale particolare ed intrigante, che non delude mai e che rievoca atmosfere tropicali, orientali, ma fuse saggiamente con il pop europeo. Vi lascio con i video di Mon Meilleur Amour e Echo (You And I). Buon ascolto e alla prossima puntata!



"Voilà l'aube avec ses couteaux cinglants,
Une morsure à pleines dents.
Une larme sur le miroir,
Aucun son mais je crie dedans.
Voilà l'aube avec ses vagues sans l'air,
Une ouverture au cruex de l'âme.
Sur le ciel l'aigle plane,
Un trouble au corp,
Un rêve absent..."
Anggun - Mon Meilleur Amour




"In my dreams, in my dreams
In my heart, in my mind
I see you and I, there is you and I.
J’entends l’écho de nos pas qui se balancent
Ça et là, toujours sur la même dance
On avance, mais on court après quoi?
On se perd, on s’espère
Quelque part on s’égare
Un jour au-delà on se retrouvera..."
Anggun - Echo (You And I)

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4/ 5
Oleh

2 commenti

commenti
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mercoledì, marzo 27, 2013 12:29:00 AM

Da ragazzina adoravo Anggun, ho letteralmente consumato il suo primo CD. Oltre a Rose in the wind e Snow on the Sahara mi piaceva anche molto la cover Life on Mars.

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mercoledì, marzo 27, 2013 6:00:00 PM

io alle medie adoravo Undress me. non avevo la più pallida idea di cosa significasse "undress", chiaro xD

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