lunedì, aprile 11, 2016

Eventi Prudenti: 'Il sindaco pescatore' all'Auditorium comunale di Adelfia.

Ieri sera presso l'Auditorium Comunale di Adelfia (Bari), si è tenuto lo spettacolo di prosa "Il sindaco pescatore", con la regia di Enrico Maria Lamanna, con protagonista Ettore Bassi nei panni di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010. 
Tratto dall'onimo libro di Dario Vassallo, lo spettacolo racconta la vita politica, ma non solo, di Vassallo, che da pescatore diventa sindaco, per il suo desiderio di cambiare le cose, anche in una piccola comunità, anche un po' alla volta, anche, solo, a piccoli passi.
Basta credere in ciò che si fa, e si può ottenere ciò che si vuole, si può ottenere il cambiamento.
La rappresentazione, che vede come unico protagonista uno straordinario Ettore Bassi nei panni del "sindaco pescatore", vede la partecipazione di alcune voci fuori campo, tra cui quelle di Sebastiano Somma e Pino Ammendola, e di alcuni ragazzi sul palco, che rappresentano un po' i giovani di Pollica, e la sua speranza. Le musiche originali sono state composte da Pino Donaggio.
Bassi, probabilmente nella sua interpretazione migliore, da vita al personaggio di Vassallo, raccontando la sua vera storia, in prima persona, pochi minuti di spirare, in quei 30 secondi prima che il suo ignoto assassino spinga il grilletto, e faccia fuoco su di lui, con quei nove colpi mortali.
Nonostante il momento in cui tutto questo sta accadendo, nella sua mente il personaggio ha la lucidità di spiegare al suo assassino perché il chiamarlo "sindaco di merda" e ucciderlo non abbiamo una vera ragione, e con molta spensieratezza racconta tutto ciò di buono che ha fatto nella sua vita politica, rimboccandosi le mani, senza mai paura di sporcarsi, sia fisicamente che moralmente.
E così Angelo ci racconta del coraggio di suo padre, il "collega", che aveva sfidato da bambino un delinquente pur di riavere il suo pallone, ci parla di come il richiamo del mare fosse troppo forte, e da una piccola imbarcazione lui e i suoi fratelli sono arrivate a averne tre, di cui l'ultima fatta apposta per loro, lavorando sempre senza sosta, ci racconta di come il richiamo politico fosse inevitabile, non per denaro, ma perché lui di vedere il potenziale del suo paese non ne poteva più. 
Una serie di aneddoti che mostrano un uomo nella sua interezza, un politico ma un pescatore, un marito e un funzionario dello stato, un animo buono ma a cui non importava inimicarsi nessuno, purché la sua terra prosperasse e progredisse. Un uomo tutto d'un pezzo, ma sempre disposto a aiutare tutti. 
L'attore barese riesce a spiegarci tutto con una tale semplicità disarmante da non permetterci mai di staccare gli occhi da lui per tutta la durata dello spettacolo. Un personaggio molto sentito da Bassi, come dimostrano il sentimento e la bravura che trasmette in ogni battuta, in ogni attimo del racconto, fino a quel momento di commozione finale per i lunghi applausi del pubblico, che lui dedica a Vassallo, un vero eroe moderno, che ha portato in un posto fino a allora dimenticato, provvedimenti poi attuati in tante altre città.
Uno spettacolo lineare, pulito, senza distrazioni, che cattura il pubblico, per l'efficacia del testo e la bravura del protagonista. Brillano di luce propria alcuni momenti, come il racconto divertente del depuratore (che mostrano un sindaco al servizio del cittadino nel vero senso della parola), o il brano tratto da "Il vecchio e il mare" di Ernest Hemingway, e infine il momento in cui il più piccolo dei ragazzi sul palco indossa la fascia da sindaco.
Lo spettacolo si chiude con la morte del protagonista, che rimane disarmato dall'assenza dei suoi concittadini in un momento come quello, e con il suo viaggio verso una nuova vita, rivestendo i panni del pescatore, e riponendo la fiducia nei giovani. Un messaggio di speranza quindi, perché quello che Angelo ha fatto non verrà di certo dimenticato, e anche se lui non c'è più, tutte le piccole comunità dovrebbero prendere esempio da quello che ha fatto lui, perché nella legalità c'è sempre la strada che porta a una rinascita.

Ma chi era Angelo Vassallo?
Angelo Vassallo è stato sindaco di Pollica, località in provincia di Salerno, per tre mandati. Oltre alla carica di sindaco, ricopriva anche quella di presidente della Comunità del parco, organo consultivo e propositivo dell’ente Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed era stato Presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella. Era inoltre vicepresidente delle ‘Città slow’, aderenti al manifesto dell’associazione Slow Food ed era stato Presidente delle 'Città Slow' nel mondo.
Nel 2009 Angelo Vassallo si è fatto promotore della proposta di inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità. La proposta è stata accolta dall’UNESCO il 16 novembre 2010, a Nairobi. La delegazione del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, presente in Kenya per la proclamazione, ha dedicato il riconoscimento alla figura del suo promotore. Vassallo ha poi fondato il “Centro studi per la Dieta Mediterranea”. Il centro ha sede nel castello dei principi Capano di Pollica.
Vassallo era noto come il sindaco pescatore, per il suo passato di pescatore e per l’amore per il mare e la terra, che nella sua attività di amministratore lo aveva sempre guidato. Tra le opere che vanno ricordate non può mancare il “Museo vivo del mare”, istituito nella frazione di Pioppi, presso il castello di Vinciprova.
Ambientalista convinto, amato dai suoi concittadini, viene ricordato anche per le sue ordinanze singolari. Nel gennaio 2010 firma un’ordinanza che prevede una multa fino a mille euro per chi viene sorpreso a gettare a terra cenere e mozziconi di sigarette. Esempio di rigore nel rispetto della legge, con modi severi e fermi, che però permettono di mantenere intatta la bellezza di uno dei comuni più caratteristici del Cilento.
Angelo Vassallo ha travasato il suo amore per il mare, nelle buone pratiche di una bella politica. Ciò ha portato le acque di Pollica ad essere le più premiate, negli anni, con le 5 vele – massimo riconoscimento - della Bandiera Blu di Legambiente e Touring club. L’eredità di Angelo Vassallo ha consentito di proclamare Pollica, anche per il 2011, regina d’Italia, unica nella penisola a ricevere le prestigiose 5 vele.
La sera del 5 settembre 2010, mentre rincasava alla guida della sua auto, Angelo Vassallo è stato barbaramente ucciso, per mano di uno o più attentatori. I suoi assassini sono ancora ignoti.
Angelo Vassallo viene ricordato ogni anno il 21 marzo nella Giornata della Memoria e dell’impegno di ‘Libera’, associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Per altre info sulla stagione teatrale e altre attività:
Auditorium comunale
Adelfia (Bari)
Corso Umberto I, 119,
tel. 080-4597455

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