Oggi sembra un giorno come un altro. La pioggia flagella il nostro Paese, si è in casa, al caldo, a leggere un bel libro, magari seduti sulla propria poltrona, vicino al camino. Il cane sul tappeto che sonnecchia, la cuginetta che gioca con le costruzioni, la nonna intenta a risolvere i quiz del cruciverba. Due amici stanno giocando alla playstation, due ragazze si confidano i segreti nella stanza di una delle due, con un diario in mano e la foto del fanciullo che ha rapito il loro cuore, nell'altra. Storie comuni, di vita quotidiana.
04 febbraio 2004
Whatsapp
Driin.
-"Uffa! Piove! Che fai?"
Driin.
-"Mi annoio. Mamma guarda la D'Urso, in tv; mia sorella gioca con il tablet e io sono su facebook!"
Driin.
-"Anche io! Hai letto che Francesca e Peppe si sono lasciati?"
Driin.
-"Si, ho letto! E tu hai visto la foto di Giulia ed Emma? Ma non si erano dichiarate guerra? Sono tornate di nuovo amiche?"
Driin.
-"Mah, non ci capisco più nulla..."
Driin.
-"Io le ho intraviste per i corridoi a scuola, sembrava che si stessero lanciando sguardi di fuoco!"
Driin.
-"Tranquilla, tanto tra un po' scriveranno qualche stato e scopriremo cosa è successo!"
04 febbraio 2014
Oggi è un giorno come un altro. Un giorno che fino a qualche anno fa, precisamente dieci, avremmo vissuto in modo completamente differente. La tecnologia ha ormai un ruolo fondamentale nella nostra vita, tanto che rinunciarci è veramente impossibile. In particolar modo, l'avvento dei social networks ha rivoluzionato il nostro concetto di lontananza, di amicizia, di amore. E forse non tanto per i giovani adulti di oggi, ma per gli adolescenti e i ragazzini di questa epoca.
Facebook ha invaso la nostra quotidianità, rubando lo spazio e il tempo agli incontri più ravvicinati, ai cari vecchi sbrigativi sms. Un raccoglitore di idee, parole, pensieri, foto, emozioni, litigi, amori che si eleva a indispensabile strumento di comunicazione.
E se spesso falsa i rapporti, le conoscenze, molte volte è un valido mezzo che mette in relazione persone che non si sono mai conosciute e viste e che iniziano un rapporto lavorativo, o che possono condividere delle passioni comuni. Un mezzo che avvicina due parenti lontani, due fidanzati distanti. Ma non dimentichiamo che il mondo è oltre il nostro smartphone, è oltre il nostro pc. Possiamo spegnere, ogni tanto, questi aggeggi infernali... scegliamo di guardarci di più negli occhi, perchè spesso, dietro a una emoticon sorridente, dietro a una frase scritta, dietro a una foto apparentemente felice, c'è di più: c'è una persona in difficoltà. E niente può sostituire un abbraccio.
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Facebook compie dieci anni!
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Oleh
Gilda
