Una piccola grande realtà quella di Bravòff che ritorna per
il terzo anno: nuovi spettacoli, nuovi scenari. Uno spazio per l’Arte, per
diffonderla, per raccontarla, per avvicinarla al pubblico che spesso ne è così
lontano.
Quest’anno la rassegna Bravòff dedica i suoi spettacoli alle
lettere d’amore inviate dal fronte in occasione del centenario dall’ingresso
dell’Italia nella Grande Guerra e al regista polacco Tadeusz Kantor, così
importante per il panorama barese ma conosciuto da pochi.
Cinque realizzazioni artistiche per sostenere la cultura e
per aprire il cuore del pubblico a riflettere e a riflettersi.
Guerra, comicità, storia, improvvisazione: elementi che
verranno affrontati in cinque serate, con doppio appuntamento.
Si parte con “Riccardo e Lucia” di Claudia Lerro che narra
la storia di Riccardo e Lucia, i suoi nonni, attraverso i racconti e i diari
del nonno, nei quali non vi è solo la vicenda d’amore ma anche la lotta per i
propri ideali e la fiducia nelle proprie convinzioni.
“Lembos” con Amalia Franco è storia di vita, di anime che si
intrecciano nella vita di ognuno di noi. Vecchiaia e infanzia, maschere, danza,
non ci sono personaggi, i personaggi siamo noi.
Poi “Mitici, so’ forti sti greci” di Domenico Clemente, il
racconto della mitologia con l’uso del linguaggio contemporaneo, diretto e
dissacrante. C’è il teatro e l’attore, c’è una nuova visione rispolverata dell’antico.
A spezzare “Improgames”, un vero e proprio teatro d’improvvisazione,
nel quale non vi è copione, non vi è scaletta, ma solo gioco con il pubblico
che muove le sorti dello spettacolo dall’inizio alla fine.
Ed infine, “Giordano Bruno, l’eretico furore”, percorso
nella vita misteriosa e poco conosciuta del filosofo Nolano, dal rogo sino alle
origini.
Il teatro Bravò riesce così anche quest’anno a riunire
diverse forme di teatro per dare vita con le proprie forze a uno scenario ricco
e brillante, una produzione pugliese da non perdere.
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Bravòff 3.0
4/
5
Oleh
Ilaria Amoruso