Il marzo di “Prudence” è un marzo interamente dedicato alle donne;
donne forti, fragili, fatali, tutte le donne di ogni forma e aspetto. Le donne
del mio primo articolosono le protagoniste del famosissimo telefilm degli
anni ’90: Buffy l’ammazza vampiri.
Per ogni
generazione c'è una prescelta che si erge contro i vampiri, i demoni, e le
forze del male.
Lei è la cacciatrice.
Lei è la cacciatrice.
Così recita la voce fuori campo che introduce
gli episodi delle prime stagioni. La cacciatrice in questione è Buffy Summers,
allegra liceale appena trasferitasi al liceo di Sunnydale, che si colloca
proprio sopra la “Bocca dell’inferno” , passaggio infernale che i vari cattivi
tenteranno invano di aprire nel corso delle stagioni.
Nel corso delle sette lunghe stagioni che compongono il telefilm,
vediamo Buffy affrontare lotte, pericoli e disastri con foraggio e forza,e,
dalla liceale frivola e svanita degli inizi, diventerà una donna matura e una
guerriera. Nel telefilm non emerge solo il percorso di crescita della
protagonista, ma anche degli altri personaggi che ruotano attorno alla
cacciatrice: però, sono soprattutto le figure femminili ad avere maggiore
sviluppo e complessità. I personaggi maschili, come Xander e Mr Giles, sono più
che altro degli spettatori, restano sullo sfondo, pur rivestendo ruoli chiave
nel telefilm, sono meno potenti delle protagoniste.
Buffy : è la Cacciatrice, la prescelta dotata di
forza straordinaria che ha il sacro dovere di combattere contro le forze del
male. Detta le regole del gioco ed è leader indiscussa della” scooby gang”. Oltre
alla forza sovrumana, è dotata di grandi doti da stratega e ottimo istinto
nello scovare il male. La sua condizione di prescelta la rende, suo malgrado,
lontana dai suoi amici e diversa. La lotta contro i vampiri cominciata a
16 anni l’ha fatta maturare in fretta e questo suo destino particolare ed unico
la fa sentire irrimediabilmente sola, condizione aggravata dopo il suo ritorno
sulla terra dopo la morte. Pur essendo tentata dalle tenebre,Buffy non vi
cederà mai apertamente: è costretta a compiere scelte difficili, sacrificandosi
più volte per un “bene superiore”. Pian piano ella ha imparato a comprendere
che quello della Cacciatrice non è un semplice lavoro, ma una vocazione, una missione
e smetterà di lottare per sottrarsi al fardello, abbracciando completamente il
suo destino. Peculiarità di questa Cacciatrice sono le battutine ironiche e le
scaramucce verbali scambiate con il vampiro o il demone di turno; l’auto ironia
è un’arma potente che Buffy utilizza per darsi la carica ed andare avanti anche
nelle situazioni più difficili, ma, la vera forza, la trova nel supporto dei
suoi amici. Willow, Xander Giles e gli altri la tengono letteralmente incollata
a terra, impedendole di perdere ogni briciola di umanità combattendo. Le Cacciatrici,
una per ogni generazione, sono sole, sole nella loro battaglia, sole nel
condividere il segreto, e , se sopravvivono abbastanza a lungo, pian piano
perdono il contatto con il mondo, con gli affetti terreni, diventando pure e
semplici macchine da guerra. Buffy , invece, deve continuamente fare i conti
con parenti e amici, deve preoccuparsi per loro e averne cura; è ricca di una
molteplicità di sentimenti che le danno un vantaggio incredibile in battaglia:
è più facile scongiurare un’apocalisse se hai cose e persone sulla terra da
proteggere. Alla fine sarà proprio questo a fare la differenza: Buffy
sconfiggerà il male primigenio (il Primo), ultimo Big Bad della serie, proprio perché,
grazie all’aiuto di Willow, eliminerà quella norma secondo cui ci deve essere
una sola cacciatrice per generazione. Ogni potenziale diventa effettivamente
cacciatrice, ed insieme, sconfiggono il Primo e distruggono la Bocca dell’inferno.
Willow: nelle primissime
stagioni è semplicemente la migliore amica di Buffy, un po’ timida e molto
intelligente e studiosa, ma già a fine della seconda stagione, cominciano ad
emergere le vere qualità della ragazza: ella, durante il rituale effettuato per
restituire l’anima ad Angel mostra di avere dentro di se un potenziale magico
incredibile, che nel corso delle stagioni successive continuerà a crescere a
dismisura. Se la forza della Cacciatrice è, allegoricamente la forza che ogni
donna possiede dentro di se, la magia di Willow rappresenta il suo lento
processo di emancipazione: la Willow “affidabile”degli inizi è inquadrata nello
stereotipo del nerd “sfigato”, innamorata dall’alba dei tempi del suo migliore
amico che ovviamente non la degna di uno sguardo, che prova un piacere quasi
maniacale nell’ andare a scuola e fare i compiti. La relazione amorosa con Oz,
il licantropo, e gli esperimenti con la magia, pian piano la renderanno meno “secchiona”
e più “alternativa”, le faranno provare nuove emozioni, facendole scoprire un
nuovo mondo. Anche Willow sentirà la”chiamata” delle forze del bene e,
rinuncerà ai college più prestigiosi d’America e d’Europa per studiare alla “Sunnydale
University” per combattere le forze del male. Nel campus avrà modo di
confrontare le sue esperienze wicca con un’altra giovane aspirante strega,
Tara, con la quale avrà una relazione amorosa che è tra le più delicate e dolci
dell’intera serie. Il rapporto, nel corso della sesta serie, si loroga quando, la giovane si
rende conto che Willow sta abusando dei suoi poteri magici ( nel curriculum
della ragazza si aggiungono tra gli incantesimi più forti una restituzione dell’anima
ad un vampiro-secondo un antichissima maledizione degli zingari e un
incantesimo di magia non nera, ma nerissima per riportare in vita Buffy) .Joss Wedon, creatore della serie,
rappresenta i problemi di Willow a gestire i suoi poteri come quelli di un
drogato con l’uso di sostanze stupefacenti; dopo un periodo di relativa
astinenza,il potere di Willow darà i suoi esiti più terribili al termine della
sesta stagione dopo l’omicidio di Tara ad opera di Warren un misogino
costruttore di Fidanzate-Robot. La pistola che avrebbe dovuto freddare Buffy,
spara un ultimo proiettile che accidentalmente colpisce in pieno petto Tara,
uccidendola. Willow giura vendetta e viene completamente invasa da magia nera
ed oscura che la trasforma profondamente facendola diventare un’assassina senza
scrupoli. L’unico che riesce a fermarla è Xander, che riesce a riportare a
galla un po’ dell’umanità della sua vecchia amica, ricordando la Willow timida
e dolce degli inizi. Willow diventa senza alcun dubbio molto più potente di
Buffy, ma, a parte nella sua parentesi da “dark Willow” non aspirerà mai al
comando, anche perché è terrorizzata dalla possibilità che la magia possa
riprendere possesso della sua anima tramutandola in un essere spregevole. Nelle
ultime scene dell’ultima puntata si vede però una Willow nuova, una
potentissima dea circondata da un’aura bianca che è riuscita a sconfiggere il
male dentro di se sublimandolo in un’energia tutta positiva.
Faith: altra
Cacciatrice, attivatasi dopo la morte di Kendra, che, a sua volta, si era
attivata dopo la prima morte di Buffy (annegata dopo un primo scontro con il
Maestro e prontamente salvata da Xander). Faith è l’anti Cacciatrice per
eccellenza; è tutto quello che Buffy potrebbe essere ma non vuole diventare. È forte,
scaltra, ribelle, ma il continuo confronto con Buffy, il passato burrascoso e
un’indole più selvaggia della sua collega la rendono decisamente diversa. Il suo
processo di discesa nelle tenebre si compie definitivamente quando ella uccide
accidentalmente il vice sindaco infilzandolo con un paletto di legno. Faith, al
contrario di Buffy, rifiuta di assumersi le proprie responsabilità e, inebriata
dal proprio potere abbtaccia la via del male alleandosi con il cattivissimo e
demoniaco Sindaco Wirkins che diventerà una figura paterna per lei almeno
quando Mr Giles lo è per Buffy. Nell’ultima stagione, dopo un periodo di
redenzione ed espiazione per i propri crimini, passerà dalla parte del bene
aiutando Buffy e la scooby gang nell’ultima battaglia.
Anya: ex demone della
vendetta, ha più di mille anni, e, grazie ad un incantesimo andato maluccio
è costretta a vivere da umana a Sunnydale, privata dei suoi poteri. La sua
relazione con Xander la porta ad avvicinarsi alla scooby gang e a partecipare
attivamente alle lotte e ai combattimenti. Se durante la prima battaglia,
essendo ancora lontana dal mondo degli uomini e sentendosi più vicina al mondo
demoniaco che a quello umano, sceglie la fuga, nell’ultima sceglierà di restare
e di combattere, perdendo anche la vita. Nel corso della sua permanenza sulla
terra come umana ha imparato a conoscere non solo i difetti degli uomini che
già conosceva da demone, ma ha imparato ad apprezzarne le buone qualità, le
debolezze i pregi e il valore e ad amare la razza umana a tal punto da
sacrificarsi per essa.
Negli anni ’90 si parlava molto di “girl power”, ma Joss Whedon,
creatore della serie, riuscì a creare un prodotto di qualità, esaltando le
figure femminili, senza mai ostentare il suo intento. Ha creato personaggi
delicati, forti, fragili e coraggiosi allo stesso tempo. Ha descritto la
crescita di giovani donne con un’eleganza a mio parere ignota alle generazioni
moderne. Io sono letteralmente cresciuta con questo telefilm, e, sebbene ai
suoi tempi venne fortemente contestato per le tematiche a ritenute troppo
scabrose, credo che Buffy abbia insegnato molto ai suoi spettatori. Questo
telefilm ha insegnato a milioni e milioni di ragazze il rispetto per se stesse,
l’idea che una donna può difendersi e combattere autonomamente che l’uomo è un
compagno di lotta e non un oppressore e che esistono scelte da compiere e
strade da percorrere. Buffy insegna che non per forza essere donna significa
attendere di essere salvata, ma che ci si può salvare da sole.
Il consiglio degli osservatori, l’organo centrale il cui compito è
quello di monitorare e guidare (ma diciamo pure comandare ed opprimere) la
cacciatrice è allegoria della società misogina e ancora ancorata a tradizioni
polverose e antiche come i completi di tweed che indossano questi personaggi
impettiti e rigidi delle loro convinzioni. Uomini che controllano una donna,
uomini che hanno decretato che una donna avrebbe dovuto combattere per loro, ma
uomini che comunque non avrebbero nulla da “osservare” senza una cacciatrice ai
loro ordini. Il difficile rapporto tra quest’organo e la Cacciatrice è basato
su un sottile gioco di potere che Buffy riesce a capovolgere: è la cacciatrice
quella con il potere, gli osservaori possono solo aiutarla e non comandarla.
In una scena della puntata finale, quando vengono “attivate” tutte le
cacciatrici, vengono fatte scorrere in sequenza una serie di immagini che
vedono una serie di giovani donne “rialzarsi” e prendere coscienza di se, e, questo, a mio parere è il significato profondo di questo telefilm: tolti i mostri, i demoni e la magia resta solo questo piccolo grande monito.
In questo momento vi starete chiedendo: "Cosa ci rende
diverse? Cosa ci rende qualcosa di più di un gruppo di ragazze che verranno
eliminate una ad una?". È vero, nessuna di voi ha il potere che io e Faith
abbiamo, è per questo che dovete fare una scelta. Se poteste avere quel potere
adesso? In ogni generazione nasce una cacciatrice, perché un gruppo di uomini
che sono morti migliaia di anni fa ha stabilito questa regola. Erano uomini
potenti, questa donna è più potente di tutti loro messi insieme. Allora
cambiamo la regola, io dico che il mio potere dovrebbe essere il nostro potere.
Domani, Willow userà l'essenza della falce per cambiare il nostro destino.
D'ora in avanti, ogni ragazza nel mondo che potrebbe essere una cacciatrice
sarà una cacciatrice. Ogni ragazza che potrebbe avere il potere, avrà il
potere, e se vorrà ribellarsi, lo potrà fare. Cacciatrici, tutte, fate la
vostra scelta, siete pronte ad essere potenti?
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Ore 12 - Donne e Potere
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