Lou Reed, una delle figure più leggendarie del rock n’roll
principalmente degli anni Settanta, Ottanta e Novanta e uno dei personaggi più
coraggiosi e innovativi (insieme a David Bowie) del mondo della musica, nasce
nel 1942 a Freeport, Long Island, in una famiglia ebraica puritana ed
estremamente tradizionalista. Fin da subito manifesta la sua diversità e i suoi
comportamenti da star, si interessa fin da piccolo alla musica rock, allora
considerata ‘la musica del diavolo’ e si comporta in modo provocatorio ed
effeminato, cosa assolutamente inconcepibile in quella piccola città ma
soprattutto all’interno di una famiglia così conservatrice. I genitori, schifati
e in certi casi anche terrorizzati dalle sue movenze femminili e dalla sua
passione per la poesia e la musica, decidono di sottoporlo al trattamento dell’elettroshock,
molto utilizzato in quegli anni e che provoca a Lou dei danni alla memoria. Da
questo momento il piccolo Lewis cercherà in tutti i modi di infastidire i
genitori e all’apice della rabbia e dell’odio verso di loro, scriverà Kill your sons, una delle sue prime
canzoni.
Si
iscrive alla Syracuse University, allontanandosi finalmente dall’odiata
Freeport che fino a quel momento gli aveva solo regalato brutte esperienze e
una visione delle persone che Lou avrebbe tanto voluto abbandonare, uomini puritani,
cattolici bigotti e ubriaconi violenti con una mentalità medievale e donne
tristemente sottomesse e con l’unico dovere di ubbidire in silenzio ai propri
mariti irascibili.
All’Università Lou conosce alcune delle persone che avranno su di lui un’influenza maggiore, soprattutto per quanto riguarda la sua ispirazione poetica: il poeta Delmore Schwartz a cui poi dedicherà il brano European Son e Shelley, il suo primo vero amore, di cui invece parlerà in I’ll be your mirror.
All’Università Lou conosce alcune delle persone che avranno su di lui un’influenza maggiore, soprattutto per quanto riguarda la sua ispirazione poetica: il poeta Delmore Schwartz a cui poi dedicherà il brano European Son e Shelley, il suo primo vero amore, di cui invece parlerà in I’ll be your mirror.
Lou Reed e Andy Warhol |
i Velvet Underground con Warhol |
Nel 1975 intraprende un disastroso tour in Italia, durante i concerti è nervoso e violento e arriva ad avere persino problemi con la polizia, quindi decide di annullare il resto dei live. Non è un gran periodo per lui soprattutto a causa della droga, inoltre continua a far riferimenti alla propria omosessualità, pur continuando a stare con delle donne e questo è uno degli elementi più strani della sua vita.
La carriera di Lou Reed prosegue senza sosta, accompagnata da una vita privata complicata segnata da grandi sofferenze e dolori come i vari divorzi e le morti di alcuni dei suoi migliori amici a cui dedica anche degli interi album, come succede con la morte di Andy Warhol che Lou cerca di esorcizzare creando i testi che poi andranno a costituire Songs for Drella.
Ma forse il suo miglior disco arriva nel 1989, uno dei più grandi concept album mai composti nella storia del rock: New York, di cui diventa famosa soprattutto Dirty Blvd., col suo ritmo incalzante e il messaggio contro la guerra, contro i ricchi che vivono nelle strade illuminate e i poveri che stanno al buio a vendere rose di carta per vivere, contro la differenza tra le classi sociali, in assoluto la mia canzone preferita di Lou Reed.
Dopo altri album e una reunion con i Velvet Underground, nel
2010 decide di collaborare con i Metallica per un album non eccezionale e poco
apprezzato dalla maggior parte dei fans.
Il 30 giugno 2013 viene annunciata la sua morta improvvisa.
Con la morte di Lou Reed si chiude un’epoca, si conclude l’era
del rock psichedelico e sperimentale, scompare una delle figure più importanti
della storia della musica, che ha sperimentato, osato e che ha avuto il
coraggio di cantare e di scrivere di argomenti che ancora oggi vengono
censurati. Scompare un artista coraggioso, geniale e soprattutto unico al mondo
perché, come tutti gli amanti della musica moderna (compresa me) sanno, uno
come lui non ci sarà mai più. E per questo con lui muore anche una parte di
tutti quelli che si sono emozionati o semplicemente hanno sorriso o pianto quando hanno
ascoltato una sua canzone.
Caroline says
while biting her lip
Life is meant to be more than this
and this is a bum trip"
while biting her lip
Life is meant to be more than this
and this is a bum trip"
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Lou Reed - L'angelo del male
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Oleh
Diletta L