Venerdì sera. Troppo stanca per
presumere e ipotizzare di attivare il cellulare (e il cervello) e
chiedere a qualcuno di uscire, troppo svogliata per mettermi a letto;
decido così di cercare un film da vedere in streaming e da
brava single punto sul “Diario di Bridget Jones”. Certo non ho 32
anni e non sono una donna in carriera ma qualche similitudine la
inizio a vedere.
Delusa dagli uomini, mangio quanto mi
pare, bevo quando ne ho voglia e fumo le sigarette che mi vanno senza
rimpianti, passo gran parte delle serata al computer a sognare un
mondo fantastico o ad immergermi in qualche lettura intellettuale e
filosofica.
Non esco spesso, non parlo spesso e
quando lo faccio non sono sempre dolce.
Come se non bastasse ho un fisico che
mi porta a dimostrare molti anni in meno di quanti ne abbia e così
mi ritrovo a dover spiegare a tutti che quella sulla carta d'identità
non è mia sorella, ma sono io e non ho 12 anni, posso entrare
nei locali, comprare ogni cosa e guidare.
Posso persino bere negli Stati Uniti.
Per cui non sono una bambina e lo so
che tutti mi dite che è un dono perché quando avrò
40 anni nessuno saprà indovinare la mia età, ma sono
stufa di sentirmi chiedere come mi trovo a scuola, come stanno i
compagni e quale sarà la mia prossima gita. Sono una donna, in
tutto e per tutto.
Nessun mistero.
Comincio a vedere il film e mi rendo
conto di quanto sia tutto così reale. Quando sei single sei
etichettato dal resto del mondo e non hai via di scampo.
La gente cerca di accoppiarti ad altre
persone sconosciute ed imbarazzanti e ogni volta che esci con i tuoi
amici fidanzati sei la poveretta da compiangere a cui o non faranno
domande sulla vita amorosa perché “poverina potrebbe
offendersi” oppure (ancora peggio) le faranno e dopo varie risposte
evasive, passeranno la serata a compiangerti e a sottolineare che
prima o poi quello giusto arriva per tutti.
Ma non capiscono che non ci crediamo
all'amore da commedia romantica, che non vogliamo il principe azzurro
col cavallo bianco (certo però gli occhi azzuri non li
rifiutiamo), ciò che bramiamo è qualcuno con cui
condividere la vita di tutti i giorni, poter parlare veramente e
divertirsi.
Non progettiamo il giorno del
matrimonio e non stiliamo liste di ipotetici invitati.
Non vogliamo la classica cerimonia
pomposa a cui tutti sorridono apparentemente felici.
La realtà. Ecco, la realtà
e la verità sono la risposta. Questo cerchiamo.
La quotidianità, ciò che
succede tutti i giorni.
La vita non è un “vissero
felici e contenti”. Povere illuse quelle che ci credono.
E lo so che ora arriccerete il naso e
penserete che le mie sono parole “ piuttosto acide”, ma non mi
importa. La penso così da quando avevo 8 anni e volevo essere
un'eroina come Xena che gli uomini se li mangiava e li stendeva con
un super calcio.
E no, non ho la fortuna di aver
incontrato un Mister Darcy o un Hugh Grant fascinoso, ma magari una
via di mezzo si potrebbe avere, a domicilio, una sera d'inverno,
quando si ha bisogno di essere riscaldate.
Sempre che aprendo la porta non mi
scambi per la “cucciola” di casa. Ma sto divagando.
Credo che in fondo noi single siamo
piuttosto riconoscibili, parliamo senza problemi e andiamo sempre a
finire in situazioni assurde con persone complicate che non sanno
quello che vogliono o dopo un periodo di smarrimento arrivano troppo
tardi.
Sappiamo riprenderci (o quasi) da ogni
botta e siamo senza pregiudizi, spericolati e pronti a fare ogni cosa
(se mi proponete di andare in Alaska o in Indonesia io ci vengo).
Quello che mi piace indistintamente di
noi single è il sapercela cavare. Alla fin fine riusciamo ad
uscire anche dalle situazioni più imbarazzanti, quelle che non
sembrano finire mai.
Quelle cene da amici, gli
interrogatori, le insinuazioni dei genitori o lo stupore nel sentire
che non ti piace fare determinate cose che invece ora tutti amano,
perché se non le fai sei un povero perdente.
Dopo un'ora e mezza di film queste
considerazioni sembrano essere lì pronte ad uscire e non puoi
ignorarle per tanto tempo.
E non mi importa se sono cose ritrite:
se avrete da ridire o se azzarderete a sostenere che sono giovane e
ho tutta una vita davanti, vi risponderò senza peli sulla
lingua.
L'età non conta, ci sono così
tanti “adulti” stupidi che potrei riempire una piscina grande
quanto l'America.
In più, come se non bastasse,
voi altri ora siete tutti fidanzati e solo pochi di voi è
realmente innamorato. La moda è questa e tutti la seguite,
ovviamente.
Bene invece, ora che i tempi sono
cambiati io sono tornata single. Perché non mi piace essere
come voi.
Io ho una mia identità e ho
sempre il coraggio di dire la mia. Non sono un pappagallo, con tutto
il rispetto per il bellissimo animale che è.
Ho il coraggio di dire che sono single.
Vivo la mia vita, combatto per realizzare il mio sogno (lavorativo) e
riportando una frase dal film in questione: “mi piaccio così
come sono”. E questo è tutto gente.
Condividi
All by myself.
4/
5
Oleh
Ilaria Amoruso