martedì, febbraio 11, 2014

Avventure della ragazza cattiva, storia di un amore folle.

“Ok” penso “ora mi siedo e incomincio a scrivere l’articolo, non può essere tanto difficile, devo solo parlare d’amore. Ci sono storie d’amore ovunque, nei film, nei libri, nelle canzoni e nella vita, devo solo prenderne una, magari non troppo banale o noiosa, e descriverla”. Subito dopo mi ritrovo davanti al computer e mi rendo conto che la cosa è più difficile di quanto avessi pensato. Posto che dell’amore non so assolutamente niente o che comunque le poche cose che so non saprei spiegarle in nessun modo, ho iniziato a cercare con lo sguardo qualche disco da descrivere, da raccontare, ma sono poche le canzoni d’amore che mi piacciono davvero, quindi no. Poi ho guardato le mie infinite foto sui muri in cerca di qualche idea un po’ troppo astratta, ho ripensato agli ultimi film visti al cinema, alle persone che mi circondano, ai viaggi, alle serate con gli amici. Niente.
Alla fine mi è bastato girare semplicemente la testa verso la libreria e l’idea che cercavo era proprio lì: Avventure della ragazza cattiva di Mario Vargas Llosa, un geniale scrittore peruviano. Ecco, non so se l’avete letto, ma ve lo consiglio. È uno dei libri più travolgenti e assurdi che io abbia mai letto. Parla dell’amore più folle, assoluto e incondizionato che ci sia, forse sono aggettivi banali ma non si può spiegare una cosa del genere. Sulle spiegazioni e sulle recensioni dei libri sono sempre parecchio scettica perché secondo me ne rovinano l’essenza riducendolo ad una vuota e fastidiosa descrizione. Ma è vero anche che per raccontarli agli altri bisognerà pur descriverli in qualche modo, quindi eccomi qui…

In Avventure della ragazza cattiva viene raccontata la storia di Ricardo, un giovane peruviano che si innamora a vent’anni di una ragazza di cui pensa di sapere tutto, ma di cui in realtà non sa assolutamente nulla, come succede fin troppe volte nella vita. All’inizio è un amore passeggero ma Ricardo ben presto si accorge che la nina mala, la ragazza cattiva di cui non conosce neanche il nome, è diventata una vera e propria ossessione per lui.  Lei fingerà per tutta la vita di essere qualcun altro, fuggendo terrorizzata e allo stesso tempo schifata dalla persona che è veramente, una ragazza cilena con una famiglia e delle origini umili. Vive tante vite, diventa prima una militante del Mir, poi sposa un uomo d’affari inglese da cui fugge per sposare un gangster cinese, non è mai abbastanza, vuole essere più ricca, più conosciuta e dannatamente felice, ma non ce la fa. Questa sua mania di essere sempre al centro del mondo la fa sprofondare puntualmente in un baratro da cui solo Ricardo la può tirar fuori, torna da lui a Parigi quando è sola e triste e lui puntualmente la accoglie, lasciandosi alle spalle tutti i tradimenti e tutto il dolore che ha provato a causa della nina mala, ogni volta più innamorato di prima. Ma lei non regge questo piatto equilibrio perché Ricardo non le può dare altro che questo: un noioso, squallido e assoluto amore e quindi se ne va, sempre, lasciandolo solo, più distrutto e innamorato di prima. La nina mala non sa essere felice, respinge l’unica persona al mondo che davvero avrebbe potuto starle accanto per sempre, si rovina la vita, sapendo benissimo di farlo.
Ricardo non vuole nessun’altra donna nella sua vita e anche se la nina mala non può essere sua, vive sereno perché sa di aver amato con tutto se stesso. Il finale è forse più allucinante di tutto il libro.




 
All’inizio dell’articolo mi ero imposta di essere imparziale e oggettiva nel descrivere il libro ma non ce la faccio, devo dire che mentre leggevo mi innervosivo per il comportamento del protagonista, e non poco. Pensavo “ma questo è proprio cretino allora?, ogni volta ci ricasca”. Mi dava fastidio forse perché non lo capivo per niente, forse perché non l’ho provato. Alla fine ho capito che quella di Ricardo è la forma di amore più grande che ci sia, il mio cinismo mi porta a credere che non esista nella realtà un sentimento così forte, ma prima o poi, sicuramente, qualcuno mi sbatterà in faccia il contrario. Aspetto con ansia quel giorno.

Chiudo con questa frase tratta dal libro e con due delle mie canzoni d’amore preferite:
“Ormai sono passati molti anni perché ti rimanga il minimo dubbio: ti amo tanto che farei qualsiasi cosa per tenerti accanto a me, qualora fossimo uniti. Ti piacciono i gangster? Diventerò rapinatore, sequestratore, truffatore, narco, quello che vuoi. Quattro anni senza sapere niente di te e, adesso, riesco appena a parlare, a pensare, da quanto sono commosso nel sentirti così vicina”.

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Oleh

1 commenti:

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lunedì, marzo 25, 2019 9:48:00 AM

Complimenti a te per come hai saputo raccontare il libro. Sono pienamente d'accordo con tte.A tantitRicardo potrebbe sembrare un autolesionista,per me la sua è una grandissima forma d'amore.

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