domenica, settembre 17, 2017

#Recensione: JENNY LA SECCA - Claudia Lamma

JENNY LA SECCA
Claudia Lamma
Editore:  TerraRossa Edizioni 
Prezzo: 15,00 €
2017 | 308 pp.
Sinossi: Trip torna dai suoi amici e si ritrova legato a una sedia, con un occhio nero e una gamba rotta. Ciascuno dei ragazzi di un tempo è dovuto scendere a compromessi, con gli altri e con se stesso, per trovare la propria strada: adesso sono tutti invischiati in un progetto criminoso più grande di loro. Intanto di Jenny sembrano essersi perse le tracce, ma non c’è da fidarsi: la Secca ormai è una donna che non mostra traccia della fragilità e della solitudine di un tempo. Ma si può esser certi di conoscere davvero coloro a cui siamo legati dalle stimmate e dalle estasi della giovinezza? Con una capacità inconsueta di intrecciare le vicende dei suoi personaggi, di mostrarceli mentre dialogano tra di loro e vivono le proprie esistenze, con uno stile magmatico e privo di manierismi, Claudia Lamma crea un romanzo corale che racconta le storie di un gruppo di ragazzi ormai diventati uomini attraverso un percorso che non fa sconti e non rispetta le regole: quello di ogni vita.

Quando il passato non lascia spazio al presente, diventandone parte integrante, la vita delle persone resta indissolubilmente legata, nel bene, e soprattutto nel male, perché sembra appunto che solo il negativo di quello che siamo stati, continua a restare al nostro fianco nel presente.
I personaggi del romanzo non hanno un trascorso semplice alle spalle, perché ad un certo punto, quello che sembra uno spaccato quotidiano della vita adolescenziale, diventa una serie di sfortunati e complessi eventi, che continuano a mischiare le carte, come se i personaggi della storia narrata siano pedine in mano alla sorte, spesso poco benevola nei loro confronti.
E così i forti diventano deboli, e i deboli diventano forti, o ancora più deboli. Tutto sempre in una accezione negativa, perché l'evoluzione dei protagonisti non porta mai alla realizzazione piena e soddisfacente delle loro vite e dei loro tanti sogni, svaniti non si sa perché tra le pagine della loro crescita. L'alternarsi tra il passato e il presente cerca di spiegare al lettore perché Trip finisca nei guai pur essendo l'unico outsider della vicenda, come Gul diventi il 'capo' e gli altri suoi 'scagnozzi', come Jenny la Secca passi da fragile orfana di madre, a tassello principale del complicatissimo puzzle narrato. I personaggi secondari (rispetto a chi? alla figura assente ma pur presente di Jenny?) sono indispensabili per capire quando tutto è cambiato, e cosa ne è seguito.
Perché il punto principale della narrazione è proprio questo. Quando un gruppo di amici ha smesso di essere semplicemente questo, ed è diventato una complicatissima organizzazione basata sui ricatti, le truffe, i sotterfugi e le bugie?
Il personaggio di Jenny con la sua assenza assordante si afferma come protagonista assoluto, e la sua spasmodica ricerca è il tormentone ricorrente di tutte le 308 pagine che compongono la narrazione. Lei è il motivo di tutte le bugie, i segreti, i misfatti, pur non essendone direttamente l'artefice o la causa scatenante, ma avviene tutto come se fosse un suo riflesso proiettato sulla vita dei suoi (ex?) amici, troppo presi dal tentare di salvarsi da questa vita da prendere a morsi, per accorgersi che molte delle disgrazie che li perseguitano sarebbero state evitabili se non avessero permesso a questo riflesso di abbagliarli.

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4/ 5
Oleh