Mentre l’8 gennaio i social network erano colmi di messaggi
per il suo 69esimo compleanno, questa mattina una notizia terribile ha riempito di
tristezza e di incredulità i cuori dei suoi fan. David Bowie, cantante, attore,
compositore britannico, si è spento l’11 gennaio.
Su internet, in radio, in tv si dedica qualche minuto per questo cantante
camaleontico che ha rinnovato il concetto di “musica”.
Sempre avvezzo al cambiamento, alla continua ricerca di nuovi stili e nuovi suoni,
Bowie è stato l’Andy Warhol della musica, (ruolo che ha interpretato nel film
Basquiat di Julian Schnabel, 1996).
La sua “diversità”, (positivamente parlando), è possibile leggerla sul suo
volto. Ogni sua nuova creazione non era mai lontanamente paragonabile alla
precedente. Non ci si stanca mai di ascoltare i suoi album, in quanto non sono mai
racchiuso un unico genere.
Famosi anche i duetti con grandi esponenti della musica: Mick Jagger, Bing
Crosby, Butterfly Boucher, Lou Reed, Iggy Pop, Brian Eno e (ultimo ma non
ultimo) Freddie Mercury. Quello con Mercury è stato probabilmente il duetto per
eccellenza, quello più conosciuto. I due cantanti, nonché amici, dalle voci
spettacolari si sono sfidati a colpi di note sulla base di Under Pressure.
Per quanto riguarda la sua carriera cinematografica, anche in questo ambito non
ha risparmiato la sua dote da “camaleonte”, rendendosi irriconoscibile in ogni
pellicola anche solo con l’ausilio della sua mimica facciale.
Definito da molti come persona criptica e fredda, distante. Mentre gli amici lo
descrivono come “un vero spasso”. In molte biografie di Freddie Mercury,
infatti, si racconta di divertenti episodi in cui i due hanno dato libero sfogo
alla loro “sana pazzia”.
Si parla molto anche della sua dubbia sessualità, voci senza un vero fondo,
dal momento che il noto cantante conduceva una vita privata normale con sua
moglie e i suoi due figli. Questi dubbi sono nati dalla sua voglia di apparire
diverso, ne sono un esempio lampante anche gli innumerevoli alter ego,
(Halloween Jack, Nathan Adler, Ziggy Stardust e The Thin White Duke). Con
questo ultimo soprannome, il Duca Bianco, verrà poi riconosciuto specialmente
in Italia. La sua simpatia per l’Italia, inoltre, viene enfatizzata dalla
registrazione, nel 1969, di “Ragazzo solo, ragazza sola”, ossia la versione
italianizzata di Space Oddity).
Solo 18 mesi fa gli fu diagnosticato un cancro e oggi ci troviamo qui a
ricordare la sua inimitabile voce con un velo di malinconia. Ma la sua malattia
non gli ha impedito di pubblicare il suo ultimo lavoro: Blackstar, in cui è presente
il singolo Lazarus, che parla della sua situazione poco prima di lasciarci.
Messaggi affettuosi di addio arrivano da tutte le parti del mondo, passando da
artisti italiani, come Leonardo Pieraccioni, (hanno recitato insieme nel film
Il mio West), arrivando ad artisti internazionali, come Madonna e Iggy Pop.
Con questo articolo vogliamo salutare anche noi il Duca Bianco.
Ciao, David… Adesso scoprirai se c’è “vita su Marte”!
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