Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo | La maledizione del titano
Rick Riordan
Mondadori
Una pericolosa impresa attende Percy Jackson: insieme a Talia e Annabeth
deve introdursi in una scuola di New York per portare al Campo
Mezzosangue Angelo e Bianca, due potentissimi fratelli, eludendo la
sorveglianza del vicepreside. Ma sotto le spoglie dell'aguzzino si
nasconde un mostruoso emissario del perfido Crono, che rapisce Annabeth!
Per salvarla, Percy avrà bisogno di tutto il suo coraggio, nonché
dell'aiuto di un gruppo di Cacciatrici molto più toste di quanto
immaginasse... Tra le zampate di un vorace leone, gli agguati di una non
meno affamata torma di zombie e perfino la carica di un gigantesco
cinghiale, il gruppo di eroi affronterà un viaggio pieno di insidie per
giungere al cospetto di Crono. Ma prima dovrà battersi contro il suo
Generale, Atlante, costretto da una maledizione a reggere il peso della
volta celeste. Chi gli spiegherà che non era il caso di prendersi una
pausa appoggiandola proprio sulle spalle della povera Annabeth?
Nonostante sia pieno inverno, Percy, Annabeth e Talia, la rediviva
figlia di Zeus, vengono convocati urgentemente dal loro amico Grover
per una missione speciale: scortare al Campo due nuovi Mezzosangue
appena scovati, i fratelli Bianca e Nico Di Angelo. Giunti sul posto,
però, i tre semidei troveranno una brutta sorpresa ad attenderli: la
presenza degli emissari del loro nemico numero uno, il Titano Crono. E
nel parapiglia seguente, uno di loro finirà in grossi guai.
Terzo capitolo delle avventure di Percy Jackson e compagni, La maledizione del Titano riesce ad appassionare e a far ricredere i tanti che posson pensare che questa saga sia solo per adolescenti, e che vada ad intaccare la mitologia greca con storie comiche e di scarso spessore. Ovviamente questo pensiero nasce se avete letto con disattenzione i primi due romanzi, già molto avvincenti e ben scritti. Ma in questo capitolo trovate davvero una sterminata successione di riferimenti a miti greci, dai più importanti ai meno noti, per i quali bisogna avere una base culturale adatta, per poter capire i tanti e minuziosi riferimenti.
Terzo capitolo delle avventure di Percy Jackson e compagni, La maledizione del Titano riesce ad appassionare e a far ricredere i tanti che posson pensare che questa saga sia solo per adolescenti, e che vada ad intaccare la mitologia greca con storie comiche e di scarso spessore. Ovviamente questo pensiero nasce se avete letto con disattenzione i primi due romanzi, già molto avvincenti e ben scritti. Ma in questo capitolo trovate davvero una sterminata successione di riferimenti a miti greci, dai più importanti ai meno noti, per i quali bisogna avere una base culturale adatta, per poter capire i tanti e minuziosi riferimenti.
Molto avventuroso, i nostri protagonisti si trovano davanti a tante sfide pericolose e a delle scelte che li introducono pian piano nel mondo degli adulti. Amicizia, amore, rispetto, coraggio, ma soprattutto il tema della famiglia, sono gli argomenti che fanno da cardine nella storia, arricchita di viaggi difficili e nemici senza scrupoli.
Lo schema narrativo (cambio di stagione a parte) è praticamente identico agli altri due libri, però in questo caso alcuni affascinanti elementi hanno contribuito a ridare vitalità alla storia, soprattutto l'entrata in scena di Artemide e delle sue Cacciatrici (il personaggio di Talia, che prometteva assai bene, non mi sembra sia stato invece sfruttato fino in fondo). Miti antichi ben integrati nel tessuto della storia, e finalmente si comincia a intravedere qualche approfondimento nel rapporto fra i protagonisti.
Lo schema narrativo (cambio di stagione a parte) è praticamente identico agli altri due libri, però in questo caso alcuni affascinanti elementi hanno contribuito a ridare vitalità alla storia, soprattutto l'entrata in scena di Artemide e delle sue Cacciatrici (il personaggio di Talia, che prometteva assai bene, non mi sembra sia stato invece sfruttato fino in fondo). Miti antichi ben integrati nel tessuto della storia, e finalmente si comincia a intravedere qualche approfondimento nel rapporto fra i protagonisti.
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