Aldo Calò Gabrieli
Falvision Editore
★★★★★
Disegni di Aldo Calò Gabrieli
Musiche di Riccardo Rinaldi, Claudio Ciaccioli, Andrea Casale
“Ciò che resta” è
intreccio di parole, immagini e musica. Sette sezioni scritte tra il
2008 e il 2010, disegni in bianco e nero (a colori nella versione
multimediale) realizzati dall'autore stesso e intitolati ed un cd con
sette tracce musicali, appositamente composte, con influenze jazz ed
elettroniche. Un modo nuovo per accompagnare la poesia alla musica e
lasciarci entrare in un universo impregnato di amore, il principio
della vita stessa.
Del resto cosa sarebbe la vita se tale
principio non ci fosse? E' l'amore stesso, ci insegna l'autore, ad
avvicinare l'essere umano sempre più all'inattuabile
perfezione.
Una ricerca continua, essenziale per
l'uomo, essenziale per vivere.
Una raccolta impeccabile, ricca di
versi trasudanti di emozioni nei quali è impossibile non
rivedersi.
In queste sette sezioni che ci
accompagnano nella lettura, l'amore è dolore, perdita,
ritorno, ritrovo, struggimento, consapevolezza. E' una battaglia
continua in cui si vince e poi si perde, è una prigionia dolce
e amara. E' impossibilità di scegliere, è un'agonia.
Aldo Calò Gabrieli ci guida in
ogni stato d'animo, in ogni dubbio, in ogni speranza che l'amore
scatena in noi stessi. E' un poeta del cuore che rincorre la sua
donzella così lontana, così perduta. Si strugge nel
ricordo, nell'immobilità, sporca il foglio, sporca il bianco,
sporca il nero, la rende versi, la trasforma. Ma Lei è sempre
lì, a lasciare quel vuoto che sembra scavare un solco
irreparabile.
E' un tormento, è un sogno
ricorrente.
“Come posso tornare alla mia vita
se lei era la mia vita?”: questa raccolta è l'essenza
dell'altro lato dell'amore, quello vero, quello sentito, quello che
resta sempre.
“L'amore, quello vero, è
ciò che resta
quando tutto finisce,
quando il fuoco della passione
e l'estasi dell'innamoramento
si sono spenti e fioriti.
Quando l'infatuazione, la voglia
di restare, il desiderio
denso dell'altro
non sono che passati, affiliati
dal dolore, aguzza selce di una
vita.
[..]E' ciò che rimane al
volgere
di un nuovo inizio,
al rattoppare delle vesti,
allo sfogliare delle prime pagine.”
Aldo Calò
Gabrieli ci dà immagine di come l'amore vive la quotidianità,
come il dolore affronta lo scorrere dei giorni, del tempo
inesorabile, perché nessuno è pronto per la vita. E'
cercare una traccia di felicità per allontanare quel peso che
ci grava sul petto: la noia, la consapevolezza del finito, della
morte, di una lotta che finisce.
L'amore è
motore delle emozioni, è ossessione in grado di darci la
spinta e farci saltare nel flusso della vita.
L'autore analizza
le sue fasi, i dubbi, i sentimenti che lascia e porta con sé.
L'amore ci costa dolore, lacrime e disincanto, è sconforto,
caduta, è nascondersi.
C'è la
pioggia e poi dopo la tempesta, la sconfitta e la battaglia
interiore, arriva il refrigerio.
“Quando finisce un qualcosa,
qualunque cosa,
non ci rimane altro che noi stessi
con i nostri pensieri, i nostri
ricordi, i nostri rimpianti
a cui aggrapparci per non desistere,
ma resta anche la nostra intimità,
il nostro corpo,
risvolto della nostra fragilità,
dal quale prendere nuova forza
per superare il finito, ricordare
quel che è rimasto
e aprirsi sempre più al
mistero del nuovo.”
Perché le
vere risposte sono nel nostro Io e accanto al buio, c'è sempre
una piccola luce.
“E' la dura la legge del cuore
l'andare e il venire delle onde, ma non lasciare che sulla memoria il
ticchettio abbia la meglio.”
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